Agenzia nr. 2370 – I lavori della Commissione bilancio e programmazione

 
ANNO XIX
Numero 2370
24/10/2022
Pubblicato in Bari

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I lavori della Commissione bilancio e programmazione

Seduta di audizioni in Commissione bilancio e programmazione, presieduta da Fabiano Amati.

Diversi gli argomenti trattati, tra cui la sostenibilità economica della chirurgia mini invasiva robotica nell’ambito della chirurgia spinale. A tal riguardo è stato convocato in audizione il direttore generale dell’Aress Giovanni Gorgoni, il quale ha chiarito che è di fondamentale importanza valutare il profilo di costi efficacia. 
Sulla scorta della robotica attivata a livello regionale per la branca di urologia, si è giunti alle conclusioni edotte da un report, in cui è emerso che è necessario considerare la convenienza economica con l’analisi del punto di pareggio. 
L’introduzione della robotica spinale ad oggi non è stata pianificata, pertanto serve tener conto degli alti costi. Il direttore di Aress ha precisato che la procedura da seguire a livello nazionale, prevede che si faccia una valutazione per studio di HTA, utile a determinare il valore di tale tecnologia sanitaria in diverse fasi del suo ciclo, dove le giornate di degenza vanno valutate come criterio comparativo, mentre il tema della mobilità viene considerato come elemento di importanza derivata. Il Policlinico di Bari, lo scorso 14 ottobre ha chiesto ad Aress di fare una valutazione di HTA, che verrà presa in carico nella prossima cabina di regia. Da Aress è stato inoltre chiarito che la convenienza viene fatta sulla base delle tariffe dei DRG.
La Commissione ha chiesto ad Aress un’informativa sullo stato dell’arte relativo alla robotica e di avviare lo studio necessario per poter anticipare l’eventuale parere della cabina di regia. 
Sul punto la Commissione si aggiornerà tra tre mesi.

Nell’ambito della verifica della spesa relativa alle Strategie Integrate di Riqualificazione dell’Aree Industriali (SIRAI) pugliesi, relativa alla vecchia programmazione delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione FSC 2014-2020, oggi è stata la volta dell’ASI di Bari, dopo quelle di Brindisi e Lecce. A tal proposito sono stati ascoltati il dirigente del Dipartimento allo sviluppo economico Giuseppe Pastore e del direttore del Consorzio ASI di Bari. È emerso che i cinque interventi di riqualificazione progettati per l’ASI di Bari, per un importo di 11 milioni di euro, ad oggi non sono stati ancora eseguiti. Di conseguenza le risorse rischiano di non essere utilizzate in mancanza della cantierabilità dei lavori, pur trattandosi di una procedura bandita nel 2018 e conclusasi nel 2019, a cui è seguita una determina che stabiliva i progetti idonei a finanziamento Sono stati sottoscritti i disciplinari ma non è stato acquisito il termine dell’obbligazione giuridicamente vincolante. Sono partiti quindi da parte della Regione gli avvisi di revoca, da cui ne deriva la possibilità di incamerare le risorse e indirizzarle verso nuovi progetti. L’intenzione della Regione è quella di rifinanziarli sui FSC 2021-2027.   

Ultimo punto all’ordine dei lavori, la conoscenza e verifica degli atti programmatori di tipo finanziario del numero unico di emergenza 112. A riguardo è intervenuto il dirigente della Sezione Protezione Civile Nicola Lopane, il quale ha confermato che le aspettative non sono state ancora realizzate, perché il servizio non è stato ancora attivato, a seguito di una proroga dei tempi ritenuta necessaria al fine di adeguare gli edifici che dovranno ospitare le tre centrali uniche operative di risposta disponibili sul territorio regionale, dislocate a Modugno nella sede regionale della Protezione Civile, a Foggia all’interno dell’aera aeroportuale del Gino Lisa e a Campi Salentina. Per i lavori di adeguamento strutturali e di impiantistica è stata impegnata una somma di 3,7 milioni di euro, di cui sono stati liquidati 2,8 milioni di euro. Ulteriori 800 mila euro invece sono stati necessari per dare seguito ai lavori extra di adeguamento sismico.
Non sono state ancora attivate le linee, ma sono state predisposte, né il personale addetto è stato ancora assunto. Quanto ai tempi di realizzazione, è opportuno considerare che si tratta di un sistema complesso da realizzare, che va di pari passo con le centrali di secondo livello come il 118, 112, 113 e 115, la cui fase di adeguamento è oggi al 70 per cento.  

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