Milano, 4 novembre 2022 – Si è tenuta oggi in Triennale a Milano l’assemblea annuale di Assomac, l’Associazione dei costruttori di tecnologie per calzature, pelletteria e conceria, in coincidenza con il 40° anniversario della sua fondazione. Una ricorrenza importante che vuole ribadire quanto ancora sia determinante la caparbia volontà di Assomac di sapere innovare ed evolvere. Obiettivo prioritario di Assomac è l’elaborazione di una politica di settore, capace di aggregare e valorizzare quel patrimonio di competenze, professionalità e storicità proprie del nostro Paese, che rendono il “Made with Italian Technology” garanzia di elevati standard qualitativi e attenzione alle istanze del sistema manifatturiero.
L’Assemblea è stata l’occasione per affrontare tematiche strategiche per l’industria, a partire dallo sviluppo e dall’evoluzione del settore nell’ottica di un giusto bilanciamento tra produttività, gestione dei prodotti e sostenibilità ambientale e sociale. Il tutto soffermandosi sugli aspetti di ripresa legati al settore, come evidenziano i numeri emersi dal rapporto curato da Assomac. A fronte di una produzione di €572 milioni, con un aumento del 30% su base annua e un saldo commerciale pari a € 348,21 milioni raggiungi nel 2021, gli addetti del settore rimangono stabili a quasi 4.000 unità, a conferma della vivacità del comparto anche in chiave occupazionale.
“Negli ultimi due anni abbiamo vissuto eventi globali di portata storica, con la rottura della supply chain, la crisi delle materie prime e ora la guerra – ha dichiarato Maria Vittoria Brustia, presidente di Assomac, che ha aperto i lavori dell’Assemblea. –Nonostante questa situazione di incertezza guardiamo in positivo: l’ultima Assemblea di Federmacchine indica una situazione di salute del settore macchine e beni strumentali con diverse aree di possibili espansioni competitive, soprattutto nell’export.”
La Presidente ha voluto anche ricordare e celebrare i 40 anni dell’Associazione riassunti in 3 punti chiave- Esperienza, Tecnologia e Sostenibilità- e ha anticipato l’appuntamento con UITIC 2023, il convegno mondiale sulla tecnologia calzaturiera che farà ritorno il prossimo anno in Italia in concomitanza con la manifestazione fieristica SIMAC TANNIG TECH.
“Da più parti si lancia l’allarme per la fine della globalizzazione e l’inizio di una nuova era caratterizzata da frammentazione e alta conflittualità – ha affermato Paolo Magri, Vice Presidente Esecutivo di ISPI (Istituto per gli studi di Politica Internazionale). – Non possiamo fare previsioni sul futuro della globalizzazione ma ci sono diversi motivi per essere ragionevolmente ottimisti prestando attenzione a tutte quelle crepe che possono minare il delicato equilibrio mondiale. Solo in questo modo sarà possibile vedere il sereno dopo la tempesta”.
Nel suo saluto iniziale, Francesco Buzzella, Presidente di Confindustria Lombardia, ha dichiarato: “Le recenti crisi, quella sanitaria e quella ucraina, hanno portato alla luce un punto critico per il sistema industriale globale: l’eccessiva lunghezza delle catene del valore è un limite nel momento in cui si verificano eventi dirompenti di portata globale. Come sistema industriale dobbiamo lavorare affinché le filiere diventino più brevi, cosa che, per il nostro manifatturiero, significherebbe avere l’opportunità di diventare i principali fornitori europei. Bisogna però innanzitutto mettere in sicurezza la manifattura, l’asset principale del nostro Paese”.