Unione Naz. Consumatori: le città con luce, gas e cibo più care d’Italia

COMUNICATO STAMPA DELL’UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI DEL 20-11-22

 

Prezzi: Unc, le città dove cibo, luce e gas, sono più cari

 

Luce e gas più cari a Perugia (+163,8%), Terni (+160,7%) e Teramo (+152,2%)

 

Il cibo più caro a Macerata e Cosenza (+16,9%), Catania (+16,7%) e Ravenna (+16,4%)

 

L’Unione Nazionale Consumatori ha condotto uno studio stilando la classifica completa delle città con i maggiori rincari annui per quanto riguarda 2 voci del paniere, cibo e bevande, luce e gas, elaborando i dati Istat resi noti in settimana e relativi al mese di ottobre.

 

Per Energia elettrica, gas e altri combustibili, voce che include gas, luce (mercato libero e tutelato), gasolio per riscaldamento e combustibili solidi, se in Italia il rialzo in ottobre è stato pari al 135%, con una stangata a famiglia pari in media a 1820 euro in più su base annua, in alcune città delle 80 monitorate si è superato addirittura il 160 per cento.

A vincere questa spiacevole classifica dei cittadini più bastonati (tabella n. 1) è Perugia, dove le spese per luce e gas volano del 163,8% su ottobre 2021, medaglia d’argento a Terni, +160,7%. Sul gradino più basso del podio Teramo (+152,2%).

Appena fuori dal podio Bologna (+151,7%), poi Lodi (+151,2%), al sesto posto Alessandria (+151%), poi Massa Carrara (+150,3%), Vercelli (+148,5%) e Biella (+148,3%). Chiude la top ten Imperia con +148,1%.

Le città meno tartassate sono Potenza, al 1° posto con +96,1%, Aosta in seconda posizione con +98,3%, uniche città a non aver raddoppiato i prezzi. Sul gradino più basso del podio Napoli con +108,3%.

Seguono Benevento (4°, +109,4%), Caserta (5°, +110,2%), al 6° posto Catanzaro (+115,6%), poi Reggio Calabria (+115,8%), Gorizia (+116,4%) e Avellino (+116,8%). Chiude la top ten delle virtuose Cosenza (+118,9%).

Si segnala il netto miglioramento di Bolzano, che dopo aver vinto per ben due volte la classifica delle città “cattive”, ora, pur collocandosi sopra la media italiana, è “solo” in 37° posizione con +139,3%.

 

Per i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche, saliti in Italia del 13,5%, equivalenti ad una scoppola pari in media a 761 euro in più su base annua, batosta che sale a 1038 euro per una coppia con 2 figli, 937 euro per una coppia con 1 figlio, 1240 euro per una coppia con 3 figli, in molte città è andata ben peggio rispetto alla media nazionale.

A guidare la classifica (Tabella n. 2) dei rincari è ancora una volta Cosenza, che aveva già vinto nelle ultime due rilevazioni, raggiunta però questa volta da Macerata, che la eguaglia con un’inflazione del 16,9% rispetto a ottobre 2021. In termini di aumento del costo della vita si tratta di una stangata pari a 1092 euro per una famiglia media di Cosenza e 920 a Macerata.

“Cifre che dimostrano come il taglio teorico dell’Iva per pane, pasta e latte, pari ad appena a 21 euro e 56 cent all’anno a famiglia sia una burla, per non dire una pagliacciata. Senza contare che questa mancetta non andrebbe a vantaggio delle famiglie ma dei commercianti” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Al 2° posto Catania, con un incremento dei prezzi del 16,7% e una mazzata in euro pari a 968 euro a famiglia, al terzo Ravenna dove mangiare e bere costa il +16,4% in più, pari a 877 euro.

Al 4° posto Imperia, Grosseto e Viterbo (+16,2% per tutte e 3), poi Terni (+15,9%), al sesto posto Olbia-Tempio (+15,7%), poi Udine (+15,6%), Verona (+15,5%), al 9° posto Padova e Pistoia (ambedue +15,4%). Chiude la top ten Teramo con +15,3%.

Sull’altro versante, la città più risparmiosa per mangiare e bere è Bergamo, dove i prezzi crescono “solo” del 10%, pari a 572 euro. Medaglia d’argento per Como (+10,2%), di bronzo per Biella (+10,5%).

Al 4° posto Parma (+10,7%), poi Caltanissetta e Cuneo (ambedue +11%), Siracusa e Catanzaro (+11,2% per tutte e due), al 7° posto Lucca (+11,3%), poi Aosta (+11,5%), in nona posizione Milano e Brescia (+11,8%). Chiude la top delle “brave” città Campobasso (+12%).

 

Tabella n. 1: Classifica delle città con inflazione più alta per Energia elettrica, gas e altri combustibili – mese di ottobre (dati tendenziali)

N

Città

Inflazione annua di ottobre

(luce e gas)

1

  Perugia

163,8

2

  Terni

160,7

3

  Teramo

152,2

4

  Bologna

151,7

5

  Lodi

151,2

6

  Alessandria

151

7

  Massa-Carrara

150,3

8

  Vercelli

148,5

9

  Biella

148,3

10

  Imperia

148,1

11

  Pescara

147,9

12

  Genova

147,8

12

  La Spezia

147,8

13

  Milano

147,7

14

  Siena

147,6

15

  Pistoia

147,2

16

  Campobasso

146,9

17

  Lecco

146,8

17

  Lucca

146,8

18

  Firenze

146,7

19

  Cuneo

146,6

20

  Arezzo

146,5

21

  Novara

146,4

21

  Varese

146,4

22

  Rimini

145,9

22

  Grosseto

145,9

23

  Pisa

145,7

24

  Brescia

145,6

24

  Livorno

145,6

25

  Torino

145,5

25

  Modena

145,5

26

  Pavia

145,3

27

  Bergamo

145,2

27

  Cremona

145,2

28

  Mantova

144,7

29

  Como

144,3

30

  Ravenna

143,2

31

  Piacenza

143

32

  Forlì-Cesena

142,9

33

  Catania

141,7

34

  Ferrara

141,6

35

  Parma

141,3

36

  Reggio Emilia

141,2

37

  Bolzano

139,3

38

  Messina

139

39

  Trapani

138,9

40

  Trento

137,2

41

  Macerata

137

42

  Ascoli Piceno

135,9

43

  Siracusa

135,6

44

  Ancona

135,2

44

  Palermo

135,2

 

ITALIA

135

45

  Caltanissetta

134,3

46

  Brindisi

133,2

47

  Bari

132

48

  Vicenza

129,1

49

  Olbia-Tempio

127,7

50

  Padova

125,3

50

  Viterbo

123,3

51

  Treviso

123,1

52

  Roma

122,9

53

  Belluno

122,6

54

  Cagliari

122,3

55

  Trieste

122,2

56

  Venezia

122,1

57

  Rovigo

122

57

  Udine

122

58

  Verona

121,9

59

  Pordenone

121,4

60

  Sassari

120,4

61

  Cosenza

118,9

62

  Avellino

116,8

63

  Gorizia

116,4

64

  Reggio Calabria

115,8

65

  Catanzaro

115,6

66

  Caserta

110,2

67

  Benevento

109,4

68

  Napoli

108,3

69

  Aosta

98,3

70

  Potenza

96,1

 

 

Tabella n. 2: Classifica delle città con inflazione più alta per prodotti alimentari e bevande analcoliche– mese di ottobre (dati tendenziali)

N

Città

Inflazione annua di ottobre

(cibo e bevande)

1

  Macerata

16,9

1

  Cosenza

16,9

2

  Catania

16,7

3

  Ravenna

16,4

4

  Imperia

16,2

4

  Grosseto

16,2

4

  Viterbo

16,2

5

  Terni

15,9

6

  Olbia-Tempio

15,7

7

  Udine

15,6

8

  Verona

15,5

9

  Padova

15,4

9

  Pistoia

15,4

10

  Teramo

15,3

11

  Mantova

15,1

12

  Reggio Emilia

15

12

  Arezzo

15

13

  Perugia

14,9

14

  Pordenone

14,8

14

  Ferrara

14,8

14

  Sassari

14,8

15

  Palermo

14,7

16

  Gorizia

14,6

16

  Roma

14,6

17

  Firenze

14,5

17

  Ascoli Piceno

14,5

18

  Rovigo

14,3

19

  Vercelli

14,2

19

  Vicenza

14,2

19

  Massa-Carrara

14,2

20

  Treviso

14,1

20

  Ancona

14,1

20

  Benevento

14,1

21

  Bologna

14

21

  Potenza

14

22

  Forlì-Cesena

13,9

23

  Trieste

13,8

23

  Cagliari

13,8

24

  Siena

13,7

25

  La Spezia

13,6

25

  Venezia

13,6

25

  Napoli

13,6

26

  Lodi

13,5

 

ITALIA

13,5

27

  Genova

13,3

27

  Pavia

13,3

28

  Bolzano

13,2

28

  Trento

13,2

28

  Rimini

13,2

28

  Messina

13,2

29

  Livorno

13,1

30

  Modena

13

30

  Avellino

13

30

  Brindisi

13

31

  Piacenza

12,9

31

  Bari

12,9

32

  Novara

12,8

32

  Pescara

12,8

32

  Caserta

12,8

33

  Varese

12,7

34

  Torino

12,6

34

  Cremona

12,6

34

  Belluno

12,6

34

  Pisa

12,6

34

  Reggio Calabria

12,6

35

  Lecco

12,5

36

  Alessandria

12,4

37

  Trapani

12,3

38

  Campobasso

12

39

  Milano

11,8

39

  Brescia

11,8

40

  Aosta

11,5

41

  Lucca

11,3

42

  Catanzaro

11,2

42

  Siracusa

11,2

43

  Cuneo

11

43

  Caltanissetta

11

44

  Parma

10,7

45

  Biella

10,5

46

  Como

10,2

47

  Bergamo

10

 

Ufficio stampa e ufficio studi: 338/4031534 (Mauro Antonelli)

 

ARTICOLI RECENTI
Video