La Corte dei conti europea invita a non abbassare la guardia sui rischi finanziari insiti nel sistema di risoluzione bancaria dell’UE

Comunicato stampa

Lussemburgo, 30 novembre 2022

La Corte dei conti europea invita a non abbassare la guardia sui rischi finanziari insiti nel sistema di risoluzione bancaria dell’UE

Nel 2021 sono diminuiti i rischi che comporta il sistema europeo per gestire la liquidazione ordinata delle banche in dissesto nell’unione bancaria. Non per questo si può lasciare che l’UE abbassi il livello di vigilanza, avvisa la Corte in una relazione pubblicata oggi.

La Corte dei conti europea è tenuta a riferire ogni anno sugli eventuali rischi finanziari connessi al meccanismo di risoluzione unico (Single Resolution Mechanism – SRM), il sistema dell’UE per gestire la liquidazione ordinata delle banche in dissesto nell’unione bancaria. Per l’esercizio finanziario 2021 la Commissione e il Consiglio non hanno indicato alcuna passività potenziale, mentre il Comitato di risoluzione unico (Single Resolution Board – SRB) ne ha indicate alcune in relazione a contenziosi pendenti sui contributi delle banche al Fondo di risoluzione unico (Single Resolution Fund – SRF), un fondo che può essere utilizzato per sostenere le risoluzioni bancarie. La Corte ritiene che l’informativa sia adeguata, ma raccomanda di migliorare il monitoraggio del rischio finanziario e il metodo per calcolare eventuali rimborsi di spese legali.

“La Corte di giustizia dell’UE ora si è pronunciata su cinque cause chiave intentate contro la prima decisione di risoluzione dell’SRB, quella del Banco Popular Español”, ha affermato Rimantas Šadžius, che ha diretto l’audit nel corso del suo mandato di Membro della Corte dei conti europea. “Nella relazione appena pubblicata, osserviamo che la certezza giuridica così ottenuta ha abbassato il livello di rischio finanziario per l’unione bancaria. Forniamo una rassegna dettagliata dei rischi ancora presenti e raccomandiamo di migliorare ulteriormente il monitoraggio e il calcolo delle possibili ricadute finanziarie”.

A partire dalla risoluzione del Banco Popular Español nel 2017, sono state intentate svariate azioni legali a livello nazionale e dell’UE. Quest’anno la Corte di giustizia dell’UE ha respinto cinque cause chiave presentate contro la decisione di risoluzione. Sebbene in passato l’SRB avesse valutato come remota la probabilità di perderle, il loro rigetto ha ulteriormente ridotto i rischi finanziari per tale Comitato. Per l’esercizio finanziario 2021 l’SRB non ha indicato alcuna passività potenziale connessa a cause a livello dell’UE. La Corte dei conti europea non ha riscontrato alcun elemento probatorio che contraddica questa valutazione. Quanto ai procedimenti a livello nazionale, l’SRB si basa sulle informazioni comunicate dall’autorità nazionale di risoluzione spagnola. Queste, tuttavia, sono pervenute dopo la chiusura dei conti da parte dell’SRB. Per i conti del 2022, detto tipo di informazioni andrebbe raccolto prima e inglobato nel processo – raccomanda la Corte.

Quanto al contenzioso sul calcolo dei contributi delle banche all’SRF, la Corte osserva che, a seguito della raccomandazione che aveva formulato nella relazione di audit dello scorso anno, l’SRB ha rivalutato le passività potenziali connesse e ha indicato un importo decisamente inferiore a quello del 2020. Per il 2021, l’SRB ha indicato passività potenziali per 5,5 milioni di euro in relazione a 63 azioni legali a livello di UE e nessuna in relazione ai procedimenti nazionali, in linea con una sentenza della Corte di giustizia che ha statuito che i giudici nazionali non hanno la facoltà di annullare tali decisioni. Nei conti è stato indicato un importo di 2,55 milioni di euro per l’eventuale indennizzo di spese legali. Il metodo applicato per quantificare questi costi andrebbe affinato, secondo la Corte dei conti europea, per tener conto in particolare delle specificità delle singole cause. Inoltre, l’SRB dovrebbe migliorare l’informativa sulle passività potenziali riconducibili alle cause in cui il rischio di esborso dal Fondo di risoluzione unico è considerato “possibile”, anche se l’esposizione finanziaria non può essere stimata in modo attendibile.

Informazioni sul contesto

A livello nazionale sono pendenti più di 900 procedimenti amministrativi e giudiziari connessi alla risoluzione del Banco Popular Español. A livello dell’UE, il Tribunale ha respinto due azioni per ottenere l’annullamento delle decisioni dell’SRB di non procedere a risoluzione per la ABLV Bank. Quanto al contenzioso relativo alla decisione di non procedere a risoluzione per la PNB Banka, il Tribunale ha deciso di attendere che giungano allo stadio deliberativo definitivo le cause connesse intentate contro la dichiarazione di “dissesto o rischio di dissesto” formulata dalla Banca centrale europea (BCE).

Sono state inoltre presentate alcune nuove azioni le cui potenziali ricadute finanziarie saranno prese in considerazione soltanto nei conti del prossimo esercizio. Le tensioni geopolitiche hanno provocato il deterioramento della situazione di liquidità della Sberbank Europe AG (di proprietà della Sberbank russa, la cui quota di maggioranza è detenuta dalla Federazione russa) e delle sue controllate in Croazia e Slovenia, che la BCE ha giudicato “in dissesto o a rischio di dissesto”. L’SRB ha pertanto deciso di adottare programmi di risoluzione. La Sberbank Europe e la Sberbank russa hanno chiesto l’annullamento di tali decisioni citando in giudizio l’SRB, la Commissione e il Consiglio.

La presente relazione tratta esclusivamente delle passività potenziali derivanti dallo svolgimento da parte dell’SRB, della Commissione europea e del Consiglio dei compiti loro attribuiti dal regolamento SRM per l’esercizio finanziario 2021. Il documento è disponibile sul sito Internet della Corte dei conti europea.

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