Agenzia nr. 2797 – I lavori della Commissione bilancio e programmazione

 
ANNO XIX
Numero 2797
05/12/2022
Pubblicato in Bari

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I lavori della Commissione bilancio e programmazione

La Commissione bilancio e programmazione presieduta da Fabiano Amati, ha approvato a maggioranza il disegno di legge, che con maxiemendamento ha assorbito altri sette provvedimenti contenenti il riconoscimento dei debiti fuori bilancio per un totale di 952.287,51 euro. 

I lavori sono proseguiti con l’audizione dell’assessore alla sanità Rocco Palese, in merito alla verifica dell’andamento dei progetti di cui al Documento di indirizzo economico funzionale (DIEF), finanziati con risorse del Fondo Sanitario Regionale (Allegato “L” delibera di Giunta regionale n. 1346 del 4 agosto 2021). In particolare, il contenuto dell’allegato L riguarda risorse destinate alle Aziende sanitarie per progetti e programmi di innovazione e ricerca per un budget assegnato, pari a 45 milioni di euro all’anno, per il triennio 20-22, di cui non si ha alcuna notizia.  
L’assessore Palese ha chiaramente riferito alla Commissione che i progetti obiettivo oggetto dell’allegato in questione, sono stati attivati per la nostra Regione sulla scorta dei progetti obiettivo nazionali. Sono in tutto 88 i progetti, di cui 76 più 12 speciali. Di questi, è disponibile solo il rendiconto per l’anno 2020, ma non si ha la consapevolezza del tipo di progetto.
Si tratta però di un’esperienza chiusa, visto che il Dipartimento alle politiche della salute, finora ha potuto verificare ed ottenere solamente il riscontro contabile. Ulteriori informazioni non sono in possesso dell’Assessorato, né potranno pervenire nei prossimi mesi a causa della mancanza di personale. Pertanto, tutto è condizionato alla disponibilità delle risorse umane e non potendo effettuare le dovute verifiche, non si è neanche nelle condizioni di assicurare una corretta e ordinaria amministrazione. 
Da qui, l’invito del presidente Amati a raggruppare i progetti speciali per singola Azienda e chiedere ad ognuna gli obiettivi raggiunti e su quali stanno rinunciando. L’assessore dovrà sollecitare le Aziende a fornire il rendiconto al fine di sapere quali sono le risorse non utilizzate. 
Il punto sarà oggetto di ulteriori audizioni.

Altro argomento su cui la Commissione ha aggiornato i lavori alla seduta odierna, ha riguardato lo screening neonatale super esteso alle immunodeficienze congenite severe e alle malattie da accumulo lisosomiale, in attuazione alla legge regionale n. 17 dell’agosto 2022. Nel merito sono intervenuti il direttore del presidio dell’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII e la dott.ssa Simonetta Simonetti, i quali hanno comunicato che le attrezzature sono le stesse sia per lo screening esteso che per quello super esteso e che quindi le due gare per l’acquisizione delle nuove tecnologie sono connesse.  Però, mentre la gara per le attrezzature utili allo screening esteso è stata chiusa ed il primo contratto sarà sottoscritto il 18 dicembre, quella relativa all’acquisto di due nuovi spettrometri di massa tandem è stata bandita e bisognerà aspettare il 19 dicembre per l’apertura delle buste contenenti le offerte. Prevedendo quindi un tempo massimo di tre mesi, si pensa di poter avviare il servizio di screening completo entro la metà di marzo.   

Su richiesta del consigliere regionale Renato Perrini (FdI) è stato ascoltato il direttore generale dell’Agenzia regionale ASSET, per la verifica della provvista finanziaria relativa ai Giochi del Mediterraneo, che si svolgeranno nella provincia di Taranto nel 2026. 
Il direttore Sannicandro ha ammesso che si è accumulato un ritardo che però non è da attribuire ad Asset, visto che le progettazioni e la programmazione in capo all’Agenzia sono state espletate. Il ritardo invece è scaturito dal reperimento delle risorse utili alla realizzazione di ciò che è contenuto nel Masterplan, che prevede la realizzazione ex novo della piscina olimpionica di 50 metri ed il centro nautico per vela, canoa e canottaggio, dove sarà ubicato anche il centro multimediale digitale e l’adeguamento e recupero degli impianti sportivi esistenti, allargando lo sguardo alla provincia coinvolgendo anche Brindisi e Lecce. Tutti gli impianti sono esistenti e vanno riqualificati. Sono stati stanziati i primi 150 milioni di euro per il triennio 22, 23 e 24 a favore dei Giochi, è seguita un’interlocuzione con il Ministero per la coesione territoriale per definire l’elenco degli interventi per gli impianti sportivi. Si tratta di 32 interventi per un totale di 150 milioni, 12 interventi sono previsti su Taranto e gli altri 20 su altri Comuni per recupero impianti esistenti, una decina di Comuni già si sono attivati per redigere i progetti sulla base di schede molto dettagliate fornite da Asset. 
Sannicandro ha invitato la Commissione a sollecitare anche il governo regionale per un finanziamento in bilancio, vista la necessità di recuperare ulteriori 120 milioni di euro. 
L’auspicio è di recuperare le altre risorse necessarie tramite i fondi FSC regionali e sollecitare con voce unanime il Governo centrale ad accelerare i tempi per la firma del Decreto. 
Su invito del direttore di Asset, la Commissione si aggiornerà nei prossimi giorni, con la convocazione in audizione dell’assessore al bilancio e dei Sindaci del Comune di Taranto e degli altri comuni interessati.   

L’assessore alla sanità e i dirigenti dell’Asl BT sono stati riconvocati in audizione per fare il punto 
sullo stato di attivazione del finanziamento della spesa dell’Ospedale del Nord Barese.
L’Asl BT ha riferito sull’esito dell’incontro con la Commissione ministeriale svoltasi nei giorni passati, in cui si è discusso sullo studio di fattibilità. Si attende ora la formalizzazione.   
L’assessore si è impegnato a recuperare il tempo perduto, evitando di fare delle stime sui tempi. 
È stata presa in considerazione la possibilità di utilizzare il 5 per cento dell’anticipazione dell’accordo stralcio per procedere con il progetto esecutivo, o di stanziare nel bilancio del 2023 la somma necessaria. 
Aggiornata l’audizione a lunedì prossimo.  
   

Per la verifica della spesa relativa alla fruibilità del patrimonio carsico, a valere di fondi stanziati in bilancio regionale, sono stati convocati i sindaci dei Comuni di Martina Franca e Fasano. 
In una precedente seduta è stata ascoltata la Sezione regionale alle autorizzazioni ambientali, la quale aveva informato la Commissione che per ciò che atteneva la proposta avanzata dal Comune di Fasano, si era in attesa di una rimodulazione, mentre per quella del Comune di Martina Franca, oggetto già di integrazioni e rimodulazioni, ci si apprestava alla realizzazione del disciplinare.    
In questa sede, il Sindaco di Martina Franca ha comunicato che per i primi tre lotti finanziati si è in attesa del disciplinare per iniziare i lavori per il recupero strutturale, messa in sicurezza e accessibilità della grotta, per i quali però è emerso il bisogno di ulteriori 100 mila euro e di altri 150 mila euro per lavori di didattica e ricerca. Da qui la richiesta di ulteriori tre lotti per un totale di 250 mila euro. E’ stato chiesto quindi di proseguire con il supporto finanziario per un progetto di rilevanza regionale, per dare seguito ad un piano di gestione su scala triennale.
Il Comune di Fasano invece registra un ritardo nel cronoprogramma, infatti lo scorso 7 novembre è stata inserita l’opera nel piano triennale, di cui è necessaria un’integrazione. Per brevità di tempi utili al reperimento di risorse, in vista dell’approvazione del prossimo bilancio, il punto è stato aggiornato a lunedì prossimo.
  

L’ultimo punto all’ordine dei lavori, ha riguardato la verifica dell’andamento della spesa sul dragaggio del Porto di Ostuni e l’eventuale programmazione finanziaria per la messa in sicurezza dell’infrastruttura limitandola alle opere idrauliche.
Dall’audizione è emerso che l’Amministrazione comunale di Ostuni sta recuperato il tempo perduto per il dragaggio, avendo avviato la classificazione dei sedimenti marini da cui è emersa la presenza di inquinanti di tipo C e D. Su 53 mila cubi previsti da dragare dovranno essere trattati con tecnologiche abbastanza onerose. Quindi è stata prevista una fase intermedia per il trattamento dei sedimenti. Il costo è salito a 3 milioni e 350 mila euro. Inizialmente era previsto un milione 750 mila euro dei fondi POR e 439 mila euro a carico del Comune. Con una variazione di bilancio, il Comune farà fronte alla differenza, ricorrendo ad un muto con la Cassa depositi e prestiti. Il progetto è pronto e si sta avviando la procedura di gara, sperando che la fine lavori del dragaggio avvenga per dicembre del 2023. 
Nel caso in cui si dovesse recuperare una somma di 3 milioni e 200 mila euro si è certi di avere l’assistenza di un progetto di fattibilità approvato e corredato. 
Alla Sezione regionale autorizzazione ambientale sarà inviata richiesta nei prossimi giorni, al fine di poter ottenere il rilascio delle autorizzazioni amministrative. Il punto è stato aggiornato all’ultimo lunedì di gennaio.  
     

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