Schroders Capital – Outlook 2023, private asset: tre elementi per portafogli resilienti

Buongiorno,

di seguito e in allegato invio l’outlook 2023 sui private asset che, con le corrette accortezze, posso dimostrarsi resistenti alle sfide del mercato a breve termine, a cura di Nils Rode, Chief Investment Officer, Schroders Capital.

 

Con l’occasione, ricordo che Schroders, fondato nel 1804, quotato alla Borsa di Londra dal 1959 e parte dell’indice FTSE 100, è uno dei principali gruppi finanziari globali, con un patrimonio gestito e amministrato pari a €898,4 miliardi (al 30.06.2022).

 

Un caro saluto,
Diana Ferla

M +39.349.0847023

 

 

 

Outlook 2023, private asset: tre elementi per portafogli resilienti

 

A cura di Nils Rode, Chief Investment Officer, Schroders Capital

 

Nel 2023 gli investitori in private asset dovranno affrontare un complesso mix di sfide e rischi. La probabilità di una recessione prolungata è concreta, l’inflazione è elevata, i tassi di interesse sono in aumento, mentre il debito complessivo è elevato. La guerra in Ucraina continua, così come la conseguente crisi energetica. Anche se questi fattori scomparissero da un giorno all’altro, rimarrebbero problemi attuali come la disuguaglianza sociale e il populismo.

 

Ad ogni modo, i private asset sono per loro natura investimenti da valutare nel lungo termine. In particolare, ci sono trend di lungo periodo che dovrebbero fornire una spinta propulsiva: cambiamento climatico e decarbonizzazione, rivoluzione tecnologica, stili di vita sostenibili, invecchiamento della popolazione e crescita dei mercati emergenti e di frontiera.

 

Le sfide a breve termine che gli investitori si trovano ad affrontare oggi non incidono sull’urgente necessità di affrontare il cambiamento climatico e la decarbonizzazione. Nessun contesto economico, per quanto turbolento, potrà fermare la rivoluzione tecnologica e il passaggio a stili di vita più sostenibili. La popolazione mondiale, inoltre, continua a invecchiare e a crescere, modificando di conseguenza i modelli di domanda e offerta. Prevediamo che la combinazione di invecchiamento della popolazione e bassi tassi di natalità eserciterà una pressione sui tassi di interesse reali nel lungo periodo, in quanto ridurrà la forza lavoro disponibile in molti Paesi. Anche i mercati emergenti e di frontiera continueranno a crescere, e i Paesi leader di questa crescita probabilmente si evolveranno nel tempo.

 

Tuttavia, il prossimo futuro sarà indubbiamente difficile. Ecco tre elementi chiave su cui gli investitori possono concentrarsi per garantire che le allocazioni di private asset siano il più possibile resistenti alle sfide del mercato a breve termine.

 

1) Ritmo costante degli investimenti  

Mantenere un ritmo di investimento costante potrebbe essere difficile. Tuttavia, gli investitori che possono effettuare nuovi investimenti in fondi nel 2023 dovrebbero essere incentivati a farlo. Secondo la nostra analisi, gli anni di recessione tendono a essere anni particolarmente interessanti. Strutturalmente, i fondi possono beneficiare della “diversificazione temporale”, che prevede l’impiego del capitale su più anni. Ciò consente ai fondi raccolti in anni di recessione di raccogliere asset a valori depressi durante tale periodo. Gli asset possono poi essere ceduti in un secondo momento, nella fase di ripresa, quando le valutazioni sono in aumento.

 

2) Strategie meno correlate

Anche se le valutazioni dei private asset tendono a correggere in misura minore rispetto ai mercati quotati, non sono immuni da un aumento dei tassi d’interesse nominali e reali. Tuttavia, il mercato degli asset privati è cresciuto enormemente ed è diventato molto diversificato. In ogni asset class esistono strategie specializzate che dovrebbero resistere anche a una recessione prolungata e profonda.

 

Riteniamo che nel 2023 ci saranno probabilmente interessanti opportunità sul fronte dei secondari, sia per le transazioni guidate da GP (General Partner) che per i tradizionali secondari LP (Limited Partner). Le transazioni guidate da GP possono trarre vantaggio dal fatto che altre vie di uscita, come le IPO e le fusioni e acquisizioni, stanno diventando sempre più difficili. Prevediamo che nel 2023 si presenteranno interessanti opportunità di acquisizione di quote di LP da venditori in difficoltà.

 

3) Evitare l’eccesso di liquidità

Durante il ciclo boom-bust indotto dalla pandemia, la raccolta di fondi per gli asset privati ha registrato un picco. Tuttavia, l’accumulo di liquidità non è stato uniforme. Alcune strategie hanno visto la raccolta di fondi salire alle stelle, mentre per altre è rimasta più stabile. Per riportare l’accumulo di liquidità a livelli più normali possono essere necessari alcuni trimestri, se non addirittura alcuni anni.

 

Tracciare una rotta e rispettarla, soprattutto in caso di tempesta

Gli investimenti in private asset non sono immuni da situazioni di recessione e riteniamo che gli Stati Uniti, l’Europa continentale e il Regno Unito debbano affrontare un rallentamento economico prolungato in vista del 2023. Se a questo si aggiungono problemi come l’eccesso di liquidità, c’è motivo di essere cauti. Nel complesso, tuttavia, molti dati suggeriscono che gli investitori possono aspettarsi una resistenza comparativa dalle valutazioni degli asset privati. Riteniamo che, puntando su un ritmo di investimento costante e concentrandosi sulle tendenze di lungo periodo, gli investitori abbiano numerosi modi per posizionare bene i loro portafogli di private asset.

 

(Commento in allegato)

 


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