Ecco il programma. DEDECO 2022
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Articolata in tre sessioni (una per ciascun tema individuato: identità, reti, innovazione), la Conference prevede l’alternarsi di speech individuali, confronti, tavole rotonde e testimonianze da parte di esperti, professionisti e addetti ai lavori, volti a stimolare il pensiero critico e a fornire spunti pratici.
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Ognuna delle tre sessioni previste nei due giorni è organizzata secondo questo schema:
- Keynote speech (30’). Il tema è inquadrato in una sua prospettiva “alternativa” attraverso uno speech tenuto da una figura non appartenente al mondo del turismo e dello sviluppo territoriale.
- Il confronto (45’). Se nel keynote ci si è addentrati nella profondità del tema, attraverso il Confronto si vogliono porre i confini del tema scelto, ponendo due o più punti di vista diversi (ma non necessariamente opposti).
- Esperienze dei territori (45’). Il terzo panel di ciascuna sessione sarà dedicato alla presentazione di esperienze di sviluppo turistico-territoriale che siano emblematiche rispetto al tema trattato. I casi pratici saranno trattati allo scopo di comprendere il “come”, ovvero la chiave di innesco e il modello di funzionamento che li ha generati.
- So What? (60’). Nel corso dell’ultimo panel si metteranno a confronto alcuni dei relatori intervenuti nel corso della sessione con esperti e professionisti del settore turistico. L’obiettivo della tavola rotonda è definire quali siano le reali e concrete applicazioni del tema in ambito turistico anche e soprattutto con uno sguardo a ciò che il mercato richiede.
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Spiegoncino contestuale. (Ep. 5) Liguria. Benchmark ideale.
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Montagne e pendii che si gettano nel mare e tra cui si insinuano frazioni, paesi, borghi e piccole città. La Liguria è una rappresentazione plastica di fragilità e bellezza, tanto dal punto di vista ambientale quanto sociale e turistico/economico. Un territorio impervio, spigoloso, ma tuttavia (o forse proprio per questo) armonico. A sud il mare, a nord le montagne. E nel mezzo (ma anche a valle e a monte) un paesaggio che conserva la storia e la sapienza di chi abita questa piccola, bella e fragile terra. La Liguria è una macro-destinazione che sta affrontando una fase di ripensamento e riposizionamento: la vocazione turistica che immediatamente le viene attribuita, quella balneare, è da tempo giunta ad uno stadio di maturità e non può più continuare ad essere la principale (e, talvolta, la sola) proposta di valore sul mercato. Le altre naturali potenzialità turistiche (paesaggistiche, culturali, enogastronomiche, sportive) trovano concreta espressione solo in parte (e solo in alcune parti della regione). Uscendo dalle logiche turistiche, la Liguria al pari di tutti i territori così detti marginali, soffre i fenomeni dell’isolamento, dello spopolamento, dell’invecchiamento della popolazione, della perdita di attrattività, dell’erosione del suolo. Insomma: la Liguria è una piattaforma ideale da cui partire per ragionare di destination design applicato ai territori marginali. E per capire come il turismo possa contribuire allo sviluppo virtuoso dei territori. La Liguria è “piccola”, bella e fragile. Anche Lei, soprattutto Lei, va “maneggiata con cura”.
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Destination design conference.
Due giornate di lavoro congressuale con esperti del turismo sul panorama nazionale (giornalisti, accademici, destination manager, direttori creativi, tour operator e decision makers dei territori italiani), accompagnate da momenti collaterali di networking. Un reale momento di crescita e confronto per il territorio ospitante, per i suoi decision makers pubblici e privati, per gli stakeholder e gli operatori della filiera turistica. La conference si svolge in modalità phygital, sia in presenza sia attraverso la diretta streaming.
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