Nota del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Michele Picaro. “In questi giorni si fa tanto parlare di spoil system del Governo Meloni come se fosse una novità, come se i governi precedenti o il centrosinistra che governa da oltre 17 anni la Puglia non adotti lo stesso metodo. Come se il presidente Michele Emiliano o il sindaco di Bari Antonio Decaro, in modo particolare, non si siano circondati di fedelissimi o non abbiano nominato persone a loro vicine. E’ evidente e persino ‘normale’ che chi vince le elezioni, ed è chiamato a governare, voglia essere supportato da persone di fiducia che condividono programmi e linee politiche. Così come è giusto che quando ‘cambia l’aria’ e gli elettori eleggono altri politici, i ‘nominati’ tornino ‘a casa’ anche loro, anche per non dar adito a pensare che si è attaccati alla poltrona. Il centrodestra ha dimostrato di non esserlo: esponenti autorevoli si sono dimessi dalla Fondazione Teatro Petruzzelli quando in Puglia vinse il centrosinistra: solo dopo pochi giorni dalla vittoria di Nichi Vendola, il 16 aprile del 2005 Mario Carrieri, rappresentante espresso dalla Regione guidata da Raffaele Fitto, si dimise per permettere al nuovo governo regionale di esprimere uno proprio di fiducia. Qualche mese dopo la sovrintendente Angiola Filipponio lasci? di fronte a un cambio di rotta del Comune di Bari e della Regione Puglia. Due modelli di comportamento e stile: di un centrodestra non attaccato alle poltrone. Per questo condivido, come consigliere regionale e comunale, l’invito dei colleghi del Comune di Bari, Antonio Ciaula, Pino Monaco e Giuseppe Viggiano, che invitano i due componenti del CdA, Sara Allegretta e Matteo Pertosa, nominati dall’allora ministro Dario Franceschini (Governo Conte) a rassegnare le dimissioni. Chiaramente in questo contesto non entriamo nel merito del lavoro fatto ma è evidente che l’allora Governo aveva individuato due persone che meglio rappresentavano e attuavano la volontà e le decisioni politiche nella Fondazione. Ma ora alla guida del Governo c’è Giorgia Meloni e il ministro è Gennaro Sangiuliano: Allegretta e Pertosa condividono la sua visione politica e culturale? Francamente non credo e quindi perché dovrebbero restare? Quale Governo rappresentano?”/comunicato
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