“Il taglio delle accise è da sempre un cavallo di battaglia di chiunque si trovi a recitare il ruolo di opposizione, salvo non portarlo mai a compimento quando si ritrovi poi al Governo. Infatti, al netto di un taglio emergenziale emanato dal Governo Draghi lo scorso anno, nessun Esecutivo è mai riuscito a mettere mano ad un problema annoso con cui tutti gli italiani si confrontano e che impatta negativamente sul potere d'acquisto e sull'economia reale”, così Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare, introduce la proposta elaborata dall'Associazione per arrivare ad un primo taglio delle accise sui carburanti.
“Le ridotte risorse disponibili hanno sempre impedito un approccio concreto al problema, così come hanno impedito al Governo Meloni di confermare i tagli emergenziali previsti da Draghi. L'obiettivo del nostro lavoro è stato proprio quello di trovare nuove risorse per iniziare un percorso di riduzione delle accise, con benefici sui prezzi alla pompa e ricadute positive contro l'inflazione”, aggiunge Desirò.
“Spesso si parla di flat tax a scopo elettorale, ma una flat tax sul gioco d'azzardo permetterebbe di incamerare risorse per un primo iniziale taglio strutturale delle accise sui carburanti”, così Yuri Brioschi, Esperto di Economia e Finanza di Italia Liberale e Popolare.
“Se prendiamo come esempio l'ultimo anno pre-pandemia, cioè il 2019, troviamo che le vincite totali nel nostro Paese sono state di 58 miliardi di Euro, su cui oggi gravano aliquote Iva diverse, che vanno dall'8 al 20% a seconda della tipologia di gioco considerata. Portando l'aliquota Iva sulle vincite di tutti i giochi al 25%, potremmo avere un extra gettito di 4 miliardi, da utilizzare per un primo sconto sistemico di 10 centesimi al litro sulle accise”, aggiunge Brioschi.
“Un intervento sistemico che rispetterebbe la sostenibilità di bilancio e che, considerando il trend del gioco d'azzardo in costante crescita, potrebbe portare a successivi interventi di riduzione delle famigerate accise”, conclude Brioschi.
“L'obiettivo della nostra proposta è stato quello di verificare le possibilità di interventi sistemici su un capitolo di spesa che influisce pesantemente su famiglie ed imprese italiane, portando anche ad un'equità sociale, equiparando l'Iva sulle vincite del gioco d'azzardo alle aliquote che gravano sull'acquisto dei beni di consumo, per portare benefici a tutto il sistema Paese“, conclude Desirò.