Associazione Archeosofica
Prima sezione di Siena – Via Ricasoli, 24 – Siena
Sabato 11 febbraio prosegue il ciclo di appuntamenti a ingresso libero proposti dall’Associazione Archeosofica
L’alchimia del Duomo di Siena
Sarà dedicata ad un’insolita lettura del meraviglioso “pavimento alchemico” della Cattedrale il prossimo incontro del ciclo “Meraviglie di Siena”
“L’alchimia del Duomo di Siena” è il tema dell’incontro con cui sabato 11 febbraio prosegue il ciclo di appuntamenti dedicato alle “Meraviglie di Siena”, che l’Associazione Archeosofica propone alla città nella nuova sede di via Ricasoli 24 (ingresso libero).
Sarà un vero e proprio viaggio dedicato agli aspetti più segreti del meraviglioso “pavimento alchemico” della Cattedrale, quello offerto durante la conferenza. Ideato da Alberto Aringhieri e realizzato mediante raffinate 15 tarsie marmoree che impiegano marmi policromi di straordinaria bellezza, il pavimento del Duomo di Siena rimane un’imponente opera d’arte molto complessa e per molti aspetti di difficile lettura. Basti infatti pensare che la prima tarsia che accoglie il visitatore presenta Ermete Trismegisto (Thoth per i sapienti dell’antico Egitto), considerato il padre dell’ermetismo e dell’alchimia, figura cardine da cui origina un complesso impianto iconografico che presenta i colori della grande opera alchemica: nero, bianco, rosso e oro.
Il ciclo di incontri “Meraviglie di Siena” proseguirà poi sabato 18 febbraio con una conferenza dal titolo “Siena città templare?”. Sarà invece dedicato ai messaggi più profondi che Ambrogio Lorenzetti ha lasciato in eredità alla storia attraverso l’analisi di alcune delle sue opere più significative l’appuntamento conclusivo di sabato 25 febbraio.
Gli incontri avranno inizio alle ore 18.30 e si terranno nella nuova sede di via Ricasoli 24.
Per informazioni: 3388940319 oppure 3386876968
Il calendario:
sabato 11 febbraio ore 18.30 “L’alchimia del Duomo di Siena”
sabato 18 febbraio ore 18.30 “Siena città templare?”
sabato 25 febbraio ore 18.30 “Ambrogio Lorenzetti, l’artista filosofo”