La procura di Bologna chiede l’archiviazione per l’aiuto dato a Paola

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Disobbedienza civile Bologna

Era il 9 febbraio quando Felicetta Maltese, Virginia Fiume e Marco Cappato si sono recati alla stazione dei Carabinieri di Bologna per autodenunciarsi per l’aiuto fornito a Paola, una signora di 89 anni con Parkinson, morta il giorno precedente in Svizzera tramite il cosiddetto “suicidio assistito”.

In pochi giorni un’importante novità. Il Pubblico Ministero ha chiesto l’archiviazione del procedimento, motivando la richiesta con un’interpretazione estensiva del parametro, stabilito dalla Corte costituzionale, della presenza di trattamenti di sostegno vitale per la non punibilità di chi aiuta altri – maggiorenni, pienamente capaci di intendere e volere e con patologie irreversibili portatrici di gravi sofferenze fisiche o psichiche – ad ottenere la propria morte volontaria medicalmente assistita.

Nelle parole di Marco Cappato, rappresentante legale dell’associazione Soccorso Civile e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, “se la linea delle Procura fosse accolta, si creerebbe un precedente importante per il diritto alla libertà di scelta di quelle persone che non sono strettamente ‘tenute in vita da trattamenti di sostegno vitale’ ma che sarebbe discriminatorio escludere dal diritto di essere aiutati alla morte volontaria in presenza di patologie irreversibili e sofferenze insopportabili”.

Mentre le disobbedienze civili proseguono, Felicetta Maltese annuncia un nuovo accompagnamento in Svizzera per fine febbraio. Intanto continuano ad aumentare le informazioni fornite a chi intende avviare le procedure di verifica delle condizioni per l’accesso al suicido assistito in Italia e a chi, non avendo i requisiti previsti dalla Consulta, intende rivolgersi all’estero: +111% di informazioni fornite confronto ai 12 mesi precedenti.

Video Testamento biologico

Il Testamento biologico compie 5 anni

A 5 anni dalla entrata in vigore della legge 219 del 2017 sulle DAT, l’Associazione lancia una campagna informativa attraverso i propri canali. Nonno, tu pensi di morire?: con questa domanda una bambina, a partire dell’esperienza della morte del proprio gatto, coinvolge il nonno sul tema del biotestamento, e gli spiega in modo leggero e delicato l’importanza di poter esprimere anticipatamente le proprie scelte sui trattamenti sanitari, per evitare che siano altri, tipo lei, a dover decidere per lui. Un video semplice e chiaro per spiegare ai cittadini cos’è, come si fa e dove si può depositare il testamento biologico.

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Liberi subito

Suicidio assistito: in Veneto è partita la raccolta firme per la legge regionale

La proposta di legge popolare mira a dare tempi certi a chi intende avviare le procedure per accedere al suicidio medicalmente assistito. Una legislazione di questo tipo eviterebbe il ripetersi di situazioni come quella vissuta da Federico Carboni nelle Marche che ha dovuto attendere 2 anni prima di poter usufruire dell’aiuto alla morte volontaria attraverso il Sistema Sanitario Nazionale. Presto le raccolte firme inizieranno anche in altre regioni.
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