– Newsletter Febbraio 2023 –
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Ciao,
in questa Newsletter troverai:
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LA PAROLA ALL’AGRONOMO:
ROBERTO ABATE
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LA PAROLA ALL’ENOLOGO:
NINO FALCONE
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LA PAROLA AL RISTORATORE:
VOGLIA DI VINO RISTORANTE IN ALBA
VIA PERTINACE 7A
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IN MONTALBERA LO START
AI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE
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LACCENTO RECENSITO DA FRANCO MARIA RICCI SU “IL MESSAGGERO”
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MONTALBERA PRESENTE
SULLA TESTATA “LE VIE DELLA SETA”
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La parola all’Agronomo:
Roberto Abate
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I venti di tramontata sferzano i vigneti mentre il sole pomeridiano fa salire sensibilmente le temperature diurne; In vigneto stanno terminando le potature e nelle giornate più umide i capi a frutto vengono sapientemente piegati sul filo che dovrà sostenere, più avanti nella stagione, il peso dei grappoli. I lavori invernali termineranno con la piegatura e ogni pianta sarà pronta ad affrontare una nuova stagione. La ripresa vegetativa sarà determinata dal sopraggiungere della primavera ma non dobbiamo avere fretta; la natura ha i suoi tempi ed i suoi ritmi.
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La parola all’enologo:
Nino Falcone
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I lavori della cantina procedono speditamente. Le nuove annate scalpitano, Calypsos Viognier, Calypsos Rosè e Grignolino Grignè sono in lavorazione per andare presto in bottiglia. Dopo il consueto affinamento sulle fecce fini per aumentare il volume in bocca, i vini 2022 si stanno stabilizzando col freddo di questi giorni. Durante questo periodo, all’interno della vasca di stoccaggio, si formano dei cristalli di bitartrato di potassio, fenomeno spontaneo che riguarda tutti i vini. La stabilizzazione a freddo consente di evitare che questi cristalli si formino all’interno delle bottiglie creando un po’ di scompiglio in chi acquista il vino. Una volta raggiunta la stabilità tartarica questi i cristalli vengono allontanati con una filtrazione e il vino illimpidito è pronto per essere imbottigliato.
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La parola al Ristoratore
Voglia di Vino Ristorante in Alba Via Pertinace 7A Un piccolo sogno di eccellenza nel cuore albese
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Luca, Daniela che con passione nel cuore di Alba quasi da un decennio vivono per soddisfare i palati più esigenti internazionali con le grandi delizie della cucina piemontese rivisitata in chiave internazionale dalle grandi sapienti capacità dello chèf Marco D’Orfeo. Al tutto si completa una carta dei vini unica ed eccezionale. In questo mondo di qualità” di “fantasia” di “creazione” spunta anche il Nostro Ruchè DOCG LACCENTO.
Luca, Daniela, da quanto tempo lavorate con l’azienda Montalbera ? Nella terra del Barolo e del Barbaresco come si comporta il Ruchè Laccento?
“Nella fase iniziale sicuramente il Ruchè è stato inserito in carta per l’amicizia con Franco Morando. La miglior descrizione di questo vino è – buono ma non lo conoscevo – ecco il primo commento che solitamente mi viene fatto. Alla degustazione porta grande interesse, esula dalla tipicità dei vini piemontesi, setosità, eleganza e grandi profumi leggermente affievoliti dalla sovramaturazione della versione LACCENTO fanno il resto. Bel successo, bella alternativa in una terra in cui vengono privilegiati vini di grandi strutture e potenze, tante volte l’eleganza emerge e viene privilegiata su tutto ed ecco che in questo caso il Ruchè fa la differenza. Che bella scoperta che continueremo a proporre con piacevolezza e felicità. Il miglior abbinamento ? Il classico Agnolotto del Plin al sugo d’arrosto”.
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Nonostante l’inverno anomalo, a causa del perdurare della siccità, in Montalbera si procede con la legatura delle viti, facendo attenzione a non spezzare i tralci del rinnovo. Con il cambiamento climatico in atto questo processo, che veniva solitamente eseguito nel corso del mese di Marzo al cosiddetto “risveglio vegetativo”, viene ora anticipato temporalmente alla fine di Febbraio e i primi giorni di Marzo. In Montalbera si sta ultimando la fase di potatura delle viti, un insieme di tagli sul legno che hanno lo scopo di creare le condizioni per avere uve di buona qualità equilibrando l’attività vegetativa della pianta, e procedendo con la legatura delle stesse. Questo con il fine ultimo di garantire un durevole equilibrio vegetativo-produttivo dell’impianto e favorire gli obiettivi di qualità delle uve.
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In Montalbera lo start
ai lavori di ristrutturazione
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Gli investimenti in Montalbera continuano con il recupero del sottotetto della cantina sita a Castagnole Monferrato e con la riconversione degli spazi in uffici destinati all’attività amministrativo-commerciale e ai meeting aziendali.
200 nuovi mq sono stati destinati alla riorganizzazione degli uffici in atto che vedranno, a lavori ultimati, il coinvolgimento in loco di nuovo personale. L’ampliamento di tali edifici e la riorganizzazione degli spazi fanno parte del piano strategico di investimenti che la famiglia Morando ha previsto per la sede di Castagnole Monferrato.
Vi sveliamo in anteprima i teaser in cui gli spazi sono stati sapientemente progettati dall’Architetto Giuseppe Chiodin in family feeling Montalbera. Rigore ed eleganza seguendo il concetto di “spazio, luci e ordine” alla base delle Luxury Wine Suite Montalbera, con arredi di design ma integrati nel contesto naturalistico che li ospita.
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Laccento recensito da Franco Maria Ricci su “Il Messaggero”
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Montalbera presente sulla testata nazionale “Il Messaggero” con una presentazione dell’azienda in prefazione e una recensione di Franco Maria Ricci sul Ruchè di Castagnole Monferrato Laccento 2021. Con il 60% delle proprie produzioni dedicate al Ruchè Montalbera si riconferma essere ambasciatrice di questo importante vitigno autoctono del Monferrato in forte ascesa.
“E’ rubino acceso il ruchè Laccento da uve raccolte in leggera sovramaturazione. Quadro olfattivo giocato sui profumi di rosa canina, iris, anice stellato, cumino e paprica affumicata.Bocca pimpante ma bilanciata tra nerbo tannico, freschezza e abbraccio alcolico”
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Montalbera presente sulla testata
“Le vie della Seta”
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La testata internazionale “Le vie della Seta” presenta l’azienda Montalbera al mercato asiatico come punto di riferimento e player nel contesto vitivinicolo del Monferrato, in particolare per la produzione dell’autoctono Ruchè di Castagnole Monferrato. Presentando la storia dell’azienda e della famiglia Morando che interpreta con passione da tre generazioni il frutto delle proprie vigne tra Monferrato e Langhe, hanno raccontato a questo mercato del vino, in attuale costate crescita, le denominazioni prodotte dall’azienda presentando così uno spaccato vitivinicolo del Monferrato.
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