Agenzia nr. 572 – Poliambulatorio Asl Santo Spirito a Bari.Picaro: “Superare le criticità e ampliare l’offerta dei servizi”

 
ANNO XX
Numero 572
06/03/2023
Pubblicato in Bari

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Poliambulatorio Asl Santo Spirito a Bari.Picaro: “Superare le criticità e ampliare l’offerta dei servizi”


“Le criticità al Poliambulatorio Asl di Santo Spirito a Bari vanno affrontate e risolte. Problematiche che avevo già portato all’attenzione dell’Asl di Bari e all’assessorato regionale alla Sanità nel mese di gennaio, senza però ricevere risposte”. Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Michele Picaro, che annuncia la presentazione di una interrogazione sul tema. “Sono numerose le criticità segnalate dai cittadini e che ho potuto riscontrare attraverso un sopralluogo informale all’interno della struttura – prosegue Picaro che spiega – All’ufficio protesi, fermo restando la possibilità di richiederli tramite email, chiedo che si possa ripristinare il servizio di domanda cartacea, atteso che molti utenti, soprattutto anziani, non sono pratici nell’utilizzo di strumenti informatici. Inoltre, vi è la possibilità di utilizzare personale dipendente che espletava già il servizio senza alcun aggravio di costi, con la possibilità anche di poter consegnare la documentazione al Poliambulatorio. I tempi di attesa per i prelievi, che si aggirano sui 45 giorni, sono assolutamente non giustificabili, considerato che in alcune giornate si riesce a superarne 40 al giorno ed in altre, non si comprende per quali motivazioni, se ne prevedano non oltre i 30 giornalieri. Per quel che concerne il Pua (accesso malati terminali), premesso che il servizio è di competenza comunale, è quanto mai necessario interagire con il Comune di Bari al fine di ripristinare il servizio. Per quanto riguarda l’assistenza domiciliare integrata, questo non viene svolto perché pare manchino infermieri per espletarlo. Si tratta di un grave disservizio arrecato all’utenza di cui non sono note le motivazioni e per il quale bisogna trovare opportune soluzioni. Infine, circa il consultorio familiare, a seguito del ripristino delle attività presso il quartiere di San Pio, sarebbe opportuno avviare forme di pubblicità all’utenza. Infatti, le precedenti limitate due visite al giorno non possono essere giustificate se non da un ridotto impegno del personale medico e di supporto (ostetrica). Necessario provvedere al rinnovo delle attrezzature sanitarie per migliorare le prestazioni”, conclude Picaro.

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