Agenzia nr. 627 – Rete laboratori accreditati, Galante: “Chiesta nuova riunione della sottocommissione con i dirigenti del Dipartimento Salute”

 
ANNO XX
Numero 627
10/03/2023
Pubblicato in Bari

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Rete laboratori accreditati, Galante: “Chiesta nuova riunione della sottocommissione con i dirigenti del Dipartimento Salute”

Il capogruppo del M5S Marco Galante ha chiesto al presidente della Commissione Sanità Mauro Vizzino di riunire con urgenza la sottocommissione sulla riorganizzazione della rete dei laboratori analisi accreditati assieme all’assessore alla Sanità Rocco Palese e ai dirigenti del Dipartimento.

“Dopo la decisione del Governo centrale – spiega Galante – di impugnare innanzi alla Corte Costituzionale l’art. 23 della legge 30/2022 con cui la Regione ha chiarito che la soglia di produttività delle 200mila prestazioni annue necessarie per mantenere l’accreditamento, debba essere riferita alla rete  complessiva e non alla singola struttura, ritengo urgente riprendere il confronto tra assessorato e consiglieri della sottocommissione. Secondo il Governo, infatti, la norma regionale contrasterebbe con i principi  di efficienza del sistema e di ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse, mentre i Giudici Amministrativi, che in più occasioni hanno affrontato il problema della riorganizzazione dei laboratori di analisi accreditati, sono stati di diverso avviso ribadendo l’autonomia delle singole Regioni, in particolare di quelle che hanno già avviato la riorganizzazione, come la Puglia, nel poter scegliere il modello più consono alle realtà territoriali. Le Regioni possono legiferare  nel rispetto dei ruoli e dell’autonomia riconosciute agli enti locali dall’art. 117 della Costituzione. Ed è paradossale che a il Governo lo neghi contraddicendo anche le sue posizioni sul ruolo di primo piano che dovrebbero assumere le Regioni grazie all’autonomia differenziata. In attesa del pronunciamento da parte della Corte Costituzionale,  dobbiamo portare avanti tutte le iniziative per rendere chiaro che la norma regionale non si discosta  dalla normativa statale e, pertanto, non sembrano configurarsi violazioni dei principi fondamentali costituzionali. Dobbiamo difendere in tutte le sedi la legge regionale e le realtà esistenti che hanno già sostenuto numerose spese per avere i requisiti per l’accreditamento e che rischierebbero di chiudere se fosse confermata l’impugnativa. Non possiamo lasciare la nostra regione in mano a poche multinazionali, in aperto contrasto proprio con l’obiettivo prefissato dalla normativa, nazionale prima e regionale dopo, laddove ha previsto che le aggregazioni in Rete debbano rimanere in limiti territoriali e  non possano detenere quote di partecipazione in altre aggregazioni presenti in tutto il territorio nazionale. In una rete di tipo B, quella voluta dal Governo, i Laboratori Hub difficilmente potranno ricollocare nelle proprie strutture tutto il personale assunto, con un impoverimento della figura professionale del biologo analista. Non possiamo permettere che i laboratori di qualità vengano chiusi nelle realtà più piccole per ridurli a semplici punti prelievo, con notevole disagio per i cittadini”./comunicato 

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