FLASH NOTE – da Payden & Rygel: Chart of the Week: correlazione tra tasso di disoccupazione e inflazione core

Buonasera,

inviamo di seguito la Chart of the Week con il commento a cura dell’Economic Team di Payden & Rygel a seguito del dato sul mercato del lavoro USA di oggi. Il grafico mostra le volte in cui il tasso di disoccupazione in USA, Canada, Germania e Gran Bretagna è salito mediamente dello 0,9% per ottenere un calo dell’1% dell’inflazione core.

 

Restiamo a disposizione.
Una buona giornata,
Giovanni Prati

+39 351 529 3362

 

 

 

Questa settimana, il Presidente della Fed Jerome Powell è stato in visita al Congresso americano per il consueto “hearing” semestrale. Le parole di Powell hanno mosso i mercati per via della sua apertura a un tasso terminale di riferimento più alto e a un’accelerazione del ritmo di rialzo dei tassi per raggiungerlo (ad esempio, un rialzo di 50 punti base a marzo invece di 25). Tuttavia, dai commenti del Presidente è emerso anche un importante “punto cieco” per i policymaker. Powell ritiene che “i pieni effetti dell’inasprimento della politica monetaria non sono ancora stati avvertiti” e che “molto probabilmente ci sarà un ammorbidimento delle condizioni del mercato del lavoro“. In effetti, la Fed punta su condizioni del mercato del lavoro più morbide come prerequisito per controllare l’inflazione. Ma, come ha dimostrato il dato sull’occupazione americana di febbraio, la crescita dei posti di lavoro rimane forte e il tasso di disoccupazione è ancora vicino al suo ciclo. La Fed ha ancora un compito arduo, dato che la maggior parte delle misure dell’inflazione core sono superiori al 5% su base annua. Storicamente, in 17 episodi disinflazionistici in USA, Canada, Germania e Gran Bretagna, il tasso di disoccupazione è aumentato mediamente dello 0,9% per ottenere un calo di un punto percentuale dell’inflazione di fondo. Questa volta sarà diverso?

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