Agenzia nr. 529 – I e III Commissione congiunta: l’audizione sui dati della robotica chirurgica 

 
ANNO XX
Numero 529
21/03/2023
Pubblicato in Bari

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I e III Commissione congiunta: l’audizione sui dati della robotica chirurgica 

In seduta congiunta le Commissioni I e III presiedute da Fabiano Amati e Mauro Vizzino, si sono interessate di robotica chirurgica in ordine al volume e le modalità di erogazione delle prestazioni eseguite nei singoli anni di attività dei robot guidati per la chirurgia urologica in generale, con o senza complicanze, e per le prestazioni di prostatectomia. 
L’esigenza di approfondire i dati contenuti nel report fornito alle Commissioni dall’AOU Consorziale Policlinico di Bari, dagli OORR di Foggia, dall’ASL BAT, dall’ASL Lecce, dall’ASL Taranto e dall’Ospedale Generale Regionale “F. Miulli”, sulle prestazioni eseguite con la robotica, ha comportato la convocazione in audizione dell’assessore alla sanità, del direttore del Dipartimento salute e del direttore generale di Aress.   
Da premettere che i robot in esercizio attualmente nel territorio regionale sono 12, sei dei quali pubblici. Dei 12 totali, 3 operano all’ospedale Miulli di Acquaviva; 2 al Policlinico di Bari, 1 all’ospedale “Mater Dei” di Bari; 1 agli Ospedali Riuniti di Foggia; 1 all’ospedale “Casa sollievo della sofferenza” di San Giovanni Rotondo; 1 all’ospedale “Cardinale G. Panico2 di Tricase; 1 all’ospedale “L. Bonomo” di Andria; 1 all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce; 1 all’ospedale “SS Annunziata” di Taranto. 

Alla convocazione odierna ha risposto il direttore medico dell’area valutazione e ricerca dott. Elisabetta Graps, la quale ha evidenziato che i dati del report risultano essere parziali e non sono a disposizione della Regione. Inoltre, i robot in esercizio presso le strutture pubbliche hanno registrato un numero nettamente inferiore rispetto a quelli in dotazione dei privati. Inoltre ha stigmatizzato il forte sottoutilizzo delle macchine che non sono peraltro utilizzate al meglio, ma che a loro volta dovrebbero essere messe a regime, adottando modelli organizzativi migliori in un’ottica di condivisione delle macchine che si hanno e per un’economia degli acquisti.