Seduta di audizioni in Commissione sanità presieduta da Mauro Vizzino.
Audizioni pdl psicologo di base
Primo punto fra quelli iscritti all’ordine dei lavori, l’audizione richiesta dal consigliere Antonio Gabellone e dal presidente dell’Associazione ‘Progetto Psicologia – Società – Identità e Professione’ sulla proposta di legge, di cui è prima firmataria la presidente del Consiglio Loredana Capone, in materia di istituzione del servizio di psicologia di base. Nel corso degli interventi sono stati forniti dei contributi che costituiscono contributi per eventuali modifiche ed integrazioni da apportare al testo in sede di approvazione definitiva da parte dell’Assemblea regionale.
Assistenza protesica
Altro punto oggetto di audizione ha riguardato lo stato dell’arte dell’assistenza protesica nell’ambito del servizio sanitario regionale pugliese, su richiesta della delegazione FIOTO Puglia. L’associazione ha voluto portare all’attenzione della Commissione alcuni disappunti emersi a seguito del cambio di passo da parte del Dipartimento salute, rispetto alla politica sanitaria promossa dalla Regione Puglia, avviata nel 2010, attenta al processo di riordino dell’assistenza protesica e rispettosa dei principi di universalità ed equità su cui dovrebbero basarsi i Livelli essenziali di assistenza. Successivamente il cambio di rotta nelle politiche sanitarie regionali, ha portato alla graduale interruzione del dialogo con le rappresentanze di categoria fino alla totale estromissione delle stesse dai tavoli istituzionali di riferimento. Inoltre, è stato rappresentato che il trasferimento di tali competenze al soggetto aggregatore sottintende da parte del Dipartimento un erroneo accostamento delle prestazioni protesiche alla categoria dei beni di consumo.
Infine, la conclusione a cui è giunta l’Associazione è che la visione prodotto-centrica adottata dall’Assessorato alla sanità, sta riportando le lancette dell’assistenza protesica indietro di un secolo, cancellando trent’anni anni di riforme.
Ospedale Copertino (LE)
Un focus dettagliato sulla situazione in cui versa la struttura ospedaliera di Copertino (LE) è stato fatto dal consigliere Paolo Pagliaro, verificata a seguito di una visita ispettiva, da cui è emersa una situazione di particolare criticità nel Pronto soccorso, ma anche una generale carenza di risorse umane e strumentali che compromette l’erogazione delle prestazioni diagnostiche, specialistiche e chirurgiche.
Nel merito sono intervenuti il direttore sanitario del nosocomio di Copertino Carlo Leo ed il direttore amministrativo dell’Asl Le Yanko Tedeschi, i quali hanno assicurato che si sta provvedendo con l’incremento delle unità di OSS e che prossimi investimenti riguarderanno l’acquisto di 6 barelle e 2 apparecchi per la ventilazione non invasiva da destinare al Pronto soccorso; altri strumenti diagnostici sono stati già acquistati su Consip con le risorse del PNRR per un importo pari a 860 mila euro; per la terapia intensiva è stato approvato il progetto esecutivo; finanziati i lavori anche per il reparto di ortopedia; i lavori strutturali del Pronto soccorso dovrebbero terminare a settembre dopo la risoluzione dei problemi avuti con il subappaltatore.
L’auspicio del consigliere Pagliaro è che quanto prima si possa trovare una soluzione alle annose questioni ancora irrisolte e che l’ospedale di Copertino possa essere un punto di riferimento all’interno della rete sanitaria provinciale, soprattutto in virtù del suo ampio bacino di utenza e dell’aumento esponenziale degli accessi nella stagione turistica.
Cardiochirurgia pediatrica Giovanni XXIII
Su richiesta del consigliere Michele Picaro si è svolta l’audizione sulle prospettive, futuro e criticità della cardiochirurgia pediatrica dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bari. In particolare il consigliere ha evidenziato quanto la struttura sia un’antica istituzione, che si occupa del trattamento di pazienti con patologie cardiache congenite o acquisite in età pediatrica, eppure nel corso degli ultimi anni, ha manifestato un progressivo calo di performance in termini di mortalità/morbilità, associato ad un ridottissimo numero di interventi chirurgici, condizioni non registrate fino al 2016. Questo, quindi, ha comportato una crescente migrazione sanitaria per cardiopatie congenite che necessitano di intervento chirurgico. Da qui la necessità di assicurare le cure sul territorio, senza dover costringere i piccoli pazienti e le loro famiglie a trasferte complicate ed onerose dal punto di vista umano e sociale.
Nello specifico, sono intervenuti il direttore sanitario del Policlinico di Bari Rosa Porfido ed il direttore sanitario del Giovanni XXIII Livio Melpignano, i quali hanno ammesso che si è registrata una riduzione dell’attività, passando da 70 interventi a 4 effettuati l’anno scorso, ma che purtroppo i decessi riportati nelle cronache regionali, rientrano nella normalità, perché si tratta di interventi a cuore aperto con una tempistica lunga. I controlli del Nirs hanno evidenziato che all’interno dell’ospedale ci sono strutture che garantiscono la sicurezza. Un dato certo è che ci sono grosse difficoltà a reclutare specialisti per la fascia pediatrica.
Ospedale di Casarano
La sfida della medicina territoriale rispetto all’ospedale ‘Ferrari’ di Casarano, è stato l’ultimo tema affrontato in Commissione sanità, portato all’attenzione dal consigliere Antonio Gabellone.
Sono stati numerosi gli intervenuti che hanno lamentato il rischio di depauperamento dei servizi del presidio ospedaliero in questione, chiedendo un immediato intervento dell’assessore alla sanità, in virtù delle numerose criticità.
Pertanto, sono intervenuti: il sindaco di Casarano Ottavio De Nuzzo, il presidente de Comitato “Pro Ferrari” Claudio Casciaro, il rappresentate della Cisl Lecce Orazio Bellanti,il direttore amministrativo dell’Asl LE Yanko Tedeschi, il direttore medico del P.O. di Casarano Gabriella Cretì, il direttore del distretto di Casarano Antonio De Giorgi e l’assessore regionale alla sanità Rocco Palese, il quale ha rilevato che non c’è nessuna intenzione da parte della Regione di prescindere dai dati oggettivi delle esigenze del fabbisogno e delle prestazioni sanitarie, relative alle necessità del territorio e rispetto alle esigenze fatte emergere dall’Asl, assicurando nel tempo stesso tutta l’attenzione e l’impegno affinchè venga fatto tutto ciò che è consentito nella possibilità della Regione.