Buongiorno,
inviamo di seguito e in allegato la flash note “La corsa sulle montagne russe dei bond potrebbe non essere ancora finita” a cura di Lauréline Renaud-Chatelain, Fixed Income Strategist di Pictet Wealth Management con una view sui bond sovrani.
Restiamo a disposizione.
Una buona giornata,
Federica Guerrini
+39 3407500862
La corsa sulle montagne russe dei bond potrebbe non essere ancora finita
- A marzo la volatilità del mercato obbligazionario è tornata a farsi sentire. Gli operatori di mercato hanno rivisto al ribasso le previsioni sui tassi di riferimento delle banche centrali, mentre i fallimenti delle banche regionali statunitensi hanno evidenziato le fragilità causate dal rapido aumento dei tassi nell’ultimo anno. Il rendimento del Treasury statunitense a due anni è passato da un picco del 5,06% l’8 marzo a un minimo del 3,76% il 5 aprile.
- Queste brusche oscillazioni dei rendimenti sono un segnale di inquietudine del mercato sullo stato dell’economia statunitense. Sebbene le famiglie statunitensi abbiano finora resistito, settori specifici come quello immobiliare (e le banche regionali) devono affrontare sfide reali. Anche se i rendimenti dei Treasury USA e di altri titoli sovrani core (che rimangono strettamente correlati) potrebbero rimbalzare nelle prossime settimane grazie alla stabilizzazione del settore bancario, la nostra previsione di fine anno del 3,5% per il rendimento del Treasury USA a 10 anni e del 2,5% per la sua controparte tedesca è ancora esposta a rischi di ribasso.
- Alla luce delle incerte prospettive economiche degli Stati Uniti, abbiamo esteso la duration alle scadenze comprese nell’intervallo 7-10 anni nell’ambito della nostra sovraponderazione dei Treasury USA in generale. Tuttavia, l’inflazione core dell’area euro, più rigida, ci fa rimanere neutrali sulle obbligazioni sovrane core euro. Tuttavia, ci aspettiamo che i rendimenti core a lunga scadenza scendano nel caso di una recessione statunitense più grave del previsto che impatti sul risk sentiment.
English version
Bonds’ rollercoaster ride may not be over yet
- Bond market volatility returned with a bang in March. Market participants repriced forecasts for the path of central banks’ policy rates sharply lower as failures among US regional banks brought home the fragilities caused by the rapid increase in rates over the past year. The two-year US Treasury yield fell from a peak of 5.06% on 8 March to a low of 3.76% on 5 April.
- These sharp whipsaws in yields are signs of market uneasiness about the state of the US economy. Although US households have been holding up so far, specific sectors like real estate (as well as regional banks) face real challenges. Even if US Treasury and other core sovereign bond yields (they remain tightly correlated) could rebound in the coming weeks due to stabilisation in the banking sector, our year-end forecast of 3.5% for the US 10-year US Treasury yield and 2.5% for its German counterpart still faces downside risk.
- In view of the US’s uncertain economic prospects, we have been extending duration to maturities in the 7-10 year range within our overweighting of US Treasuries in general. However, stickier core inflation in the euro area means we remain neutral on core euro sovereign bonds. Nevertheless, we would expect core long-dated yields to fall in the event of a more severe-than-expected US recession that hurts risk sentiment.