L’inflazione nell’Eurozona rimane “appiccicosa”, ma le prospettive economiche sono solide
A cura di Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm
Milano, 17 maggio 2023 – I dati sull’inflazione nell’Eurozona ad aprile si sono attestati al 7% su base annua, rispetto al 6,9% di marzo. L’inflazione core ha invece registrato il 5,6% su base annua, leggermente inferiore al 5,7% di marzo.
La preoccupazione principale per la BCE è che l’impennata iniziale dei prezzi si sia ormai radicata nell’economia e abbia portato a un aumento delle richieste salariali, uno scenario in cui si sono già trovati paesi come il Regno Unito. Ciononostante, sul lato della crescita, le aspettative per l’economia europea rimangono relativamente positive: la crescita del PIL è ora prevista all’1,1% nel 2023 e all’1,6% nel 2024, riviste al rialzo soprattutto grazie al calo dei prezzi. L’inflazione complessiva, pur avendo dimostrato di non essere temporanea, è considerata ancora gestibile e la disoccupazione rimane ai minimi storici, non suggerendo una recessione imminente. Il punto critico rimarrà appunto l’inflazione core, che continua ad aumentare la pressione sulle famiglie, e contro la quale la BCE ha ribadito la guerra in corso, con i mercati che infatti al momento prezzano ancora circa due rialzi prima della fine dell’anno.