Gentili amici e colleghi,
Nel sottoporvi un tema delicato come l'alopecia che colpisce anche le donne, vi riallego la cartella stampa e invio le immagini con le interviste realizzate con i Prof su alcuni temi “caldi” della dermatologia.
Questo il link per scaricare le interviste ai Prof. Argenziano, Lembo, Scalvenzi, Fargnoli e Peris: – https://we.tl/t-h6tVoZ0y8p
Come sempre restiamo a vostra disposizione per qualunque approfondimento.
Un caro saluto e buon lavoro a tutti
Simonetta de Chiara Ruffo.
COMUNICATO STAMPA N. 3 DEL 14 GIUGNO 2023
ALOPECIA AREATA ANDROGENETICA E DA CHEMIOTERAPIA
DERMATOLOGI IN PRIMA LINEA CONTRO LE PATOLOGIE DEL CUOIO CAPELLUTO
CHE METTONO IN CRISI ANCHE LE DONNE
Terapie innovative e novità nella cura delle varie forme di alopecia – areata e androgenetica – molto diffuse anche tra le donne. Sono queste alcune delle principali tematiche del 97esimo congresso della Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST). Centrale la figura del Dermatologo che da sempre svolge un ruolo chiave nella gestione delle patologie degli annessi, vale a dire unghie e capelli
Napoli, 14 giugno 2023. Farmaci biologici per l’alopecia areata, una delle più comuni malattie autoimmuni che, nelle forme gravi, porta alla completa perdita dei capelli e interessa il 2% della popolazione generale, vale a dire 1 paziente su 85, in particolare giovani entro i 30 anni. E poi terapie innovative di medicina rigenerativa per il follicolo pilifero – indicate soprattutto per l’alopecia androgenetica, che colpisce circa 4 milioni di donne italiane – e per la caduta di capelli stagionale o legata a fattori scatenanti: tra questi il parto, le diete, gli interventi chirurgici e le infezioni come il Covid.
Questi sono solo alcuni dei temi sotto i riflettori del 97esimo Congresso della Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST) in corso a Napoli. Un’occasione per ribadire il ruolo chiave del Dermatologo nella gestione delle patologie degli annessi, vale a dire unghie e capelli: “È un settore esistente da sempre in Medicina che però oggi ha bisogno di essere consolidato e associato alla figura dello Specialista in Dermatologia, soprattutto in onore delle tantissime novità terapeutiche” spiega Giuseppe Argenziano, Presidente SIDeMaST.
Le nuove tecniche diagnostiche non invasive per lo studio delle patologie del cuoio capelluto sono infatti al centro della kermesse napoletana: grazie alla videodermatoscopia e alla microscopia confocale oggi è possibile offrire una diagnosi specifica ai pazienti per garantire loro terapie personalizzate. Ma il Congresso dedica focus anche alle tossicità dermatologiche legate alle oncoterapie, per approfondire e aggiornare le cure contro l’alopecia dei pazienti oncologici. Grande attenzione è dedicata infine alla medicina rigenerativa per il trattamento della calvizie e del telogen effluvium di varia natura e post-Covid. Tali tecniche sono l’ultima frontiera della dermatologia: stimolano infatti, a seconda del procedimento, il follicolo favorendo un aumento della densità e del numero dei capelli e riducendone in modo significativo la caduta.
L’Alopecia areata colpisce circa il 2% della popolazione, 147 milioni di persone nel mondo. Considerata ancora un tabù, crea gravi disagi a chi ne è affetto. Può presentarsi in varie forme e diversi livelli di gravità, da una a più chiazze completamente prive di capelli fino alla caduta di tutti i capelli e dei peli del corpo: “L’alopecia areata è una malattia autoimmune che interessa potenzialmente tutti i follicoli piliferi presenti sul tegumento cutaneo, esitando così in alopecia totale ed universale, che consistono nella perdita di tutti i capelli ed i peli del soma, con grave disagio psicologico. Pertanto in tale patologia si associano sia alterazioni immunitarie sia, nel 75% dei pazienti, dei gravi disturbi psicologici” sottolinea Prof.ssa Bianca Maria Piraccini, Professoressa ordinaria e Direttrice dell’Unità Complessa Dermatologia – Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e responsabile scientifico del Corso SIDeMaST “Terapie innovative in tricologia”.
“I circuiti alla base dell’alopecia areata sono le vie di trasduzione JAK/STAT, in particolare JAK 1 e JAK 2 – spiega il Prof Alfredo Rossi, Professore Associato – U.O.C. di Dermatologia Centro per lo studio sulla fisiopatologia degli Annessi Cutanei Sapienza Università di Roma e membro della SIDeMaST – questo nuovo dato patogenetico ha dato il via ad approcci terapeutici dedicati a questa malattia come il Baricitinib, un inibitore orale di Janus Chinasi (JAK), approvato dall’Ema per l’alopecia areata nel luglio del 2022. Questa conquista terapeutica metterà il clinico nella condizione di poter guarire un maggior numero di pazienti e soprattutto disporre di un farmaco prescrivibile per tale malattia”.
Inoltre, aggiunge la Dott.ssa Mariateresa Cantelli, membro della SIDeMaST e Ricercatrice dell’Università Federico II di Napoli dove è responsabile dell’ambulatorio di Tricologia insieme alla Dott.ssa Paola Nappa (Dirigente medico dell’Università Federico II di Napoli e membro della SIDeMaST): “I primi mesi di trattamento con Baricitinib ci hanno dato grande speranza, grazie ad un buon profilo di tollerabilità e ad una buona risposta clinica del farmaco”.
Le patologie del cuoio capelluto mettono in crisi anche le donne. L’alopecia androgenetica, cioè la progressiva perdita dei capelli, generalmente collegata nell’immaginario collettivo al sesso maschile, oggi è infatti molto diffusa anche tra il sesso femminile. Le italiane che ne soffrono – con pesantissime ripercussioni psicologiche – sono circa 4 milioni, circa il 13% della popolazione femminile. La sua comparsa è dovuta a una ipersensibilità dei follicoli piliferi agli ormoni androgeni o a disturbi dell’equilibrio ormonale, in particolare alla variazione del livello degli estrogeni e degli androgeni. Per questo si manifesta soprattutto in menopausa – quando si abbassa il livello degli estrogeni – ma può fare il suo esordio anche in altre fasce di età: “L’alopecia androgenetica può spaventare, soprattutto una donna – spiega la dott.ssa Cantelli – e può avere un impatto psicologico anche molto importante. Nella donna può essere curata e contrastata con una terapia ad hoc. Esistono poi diverse tecniche innovative che possono stimolare i capelli in accompagnamento alle terapie sistemiche e supportare l’attivazione del follicolo pilo-sebaceo e la ricrescita dei capelli”.
COMUNICATO STAMPA N. 4 DEL 15 GIUGNO 2023
È BOOM DEI TRATTAMENTI DI DERMATOLOGIA ESTETICA:
AUMENTO DELLE RICHIESTE DEL 130 PER CENTO RISPETTO AL 2020
I dermatologi SIDeMaST: affidatevi agli esperti
Sempre più richiesti i trattamenti di esfoliazione profonda della cute, anti-aging, autotrapianto dei bulbi piliferi e filler. I vertici della Società mettono in guardia contro figure improvvisate o non autorizzate. Nella valutazione dell’idoneità del paziente alle cure, da non trascurare l’aspetto psicologico soprattutto dei teenagers ossessionati dai social. Le più richieste sono la cura degli esiti dell’acne, la rimozione dei peli superflui o delle smagliature, interventi anti-cellulite, quelli per rimpolpare le labbra e i rinofiller.
EMBARGO 15 GIUGNO ORE 9
Napoli, 15 giugno 2023. Negli ultimi anni assistiamo ad un vero boom dei trattamenti di medicina e chirurgia estetica nel nostro Paese e la richiesta è in continuo aumento; ma non essendoci una regolamentazione precisa in materia, il rischio è quello di imbattersi in figure professionali improvvisate o addirittura non autorizzate.
Un “Far West” che tra “abusivi”, e persino “fai da te”, può avere serie conseguenze per il paziente.
Per questo motivo, la Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST) – riunita in occasione del 97° Congresso Nazionale, in corso a Napoli fino al 16 giugno – punta sulla formazione di dermatologi e medici. L’obiettivo è dotare gli esperti di tutti gli strumenti per assicurare il benessere del paziente. Ma non solo, per la SIDeMaST occorre prestare particolare attenzione anche alla valutazione psicologica dei candidati al trattamento estetico, soprattutto quando si tratta di ragazzi e donne, sempre più ossessionati dai canoni di bellezza imposti dai social.
Secondo le stime ufficiali attualmente a disposizione i trattamenti di medicina e chirurgia estetica sono aumentati almeno del 20% nell’ultimo anno; inoltre si stima che le richieste siano cresciute del 67% rispetto al 2019 e addirittura del 130% rispetto al 2020 (dati SICPRE). Condizioni di vita meno confortevoli, l’avvento dello smart working e la maggior sedentarietà hanno portato molte persone a riflettere sulla propria attuale condizione fisica e a far ricorso a delle “tecniche migliorative”. I trattamenti più gettonati vanno dalla esfoliazione profonda della cute all’autotrapianto dei bulbi piliferi, fino ai richiestissimi filler di acido ialuronico, alla tossina botulinica, ai peeling chimici e ai fili di trazione.
“Formare dermatologi e medici preparati e coscienziosi, fornendo loro nozioni e occasioni di approfondimento deve essere missione imprescindibile di SIDeMaST – spiega la dott.ssa Maria Carmela Annunziata, Dirigente Medico presso la UOC di Dermatologia Clinica della Federico II di Napoli e Membro della SIDeMaST. La medicina estetica è finalizzata al raggiungimento e al mantenimento della salute intesa come benessere psicologico e fisico; nella società contemporanea l’immagine costituisce un elemento fondamentale per rapportarsi agli altri e pertanto necessita di cure e cura. È evidente che soltanto un approccio clinico può garantire non solo l’efficacia, ma soprattutto l’adeguatezza dei diversi interventi nel rispetto e salvaguardia del paziente”.
La valutazione dell’aspetto psicologico e psicopatologico è una tappa fondamentale e vincolante all’inizio del percorso dermocorrettivo in quanto disturbi psicologici quali ad esempio i dismorfismi corporei sono sempre più frequenti nell’era dei social.Accertare l’idoneità del paziente ai trattamenti risulta quindi di importanza vitale per il conseguimento del suo benessere psicofisico. Questo aspetto va approfondito in particolare nei pazienti più giovani: uno studio* rivela che in Italia il 73% delle adolescenti italiane ha ammesso di aver fatto ricorso a qualche forma di trattamento estetico. Tra i più richiesti quelli per le cicatrici da acne, la rimozione dei peli superflui o delle smagliature; ancora i trattamenti anti-cellulite, quelli per rimpolpare le labbra e i rinofiller. “I trattamenti estetici non sono certamente una novità – spiega la dott.ssa Maria Pia De Padova, coordinatrice del Gruppo SIDeMaST di Dermatologia estetica – ma se prima rappresentavano una risorsa per la popolazione più adulta che voleva migliorarsi e apparire sempre al meglio e per quanti volevano correggere i propri difetti fisici, a volte condizionanti, oggi sempre più giovani e in particolar modo i giovanissimi vogliono sentirsi al passo con i look ‘social’, omologandosi ai propri coetanei e a un ideale estetico standardizzato dai social media”.
È fondamentale dunque da un lato saper correttamente indirizzare i pazienti verso i trattamenti più idonei a valorizzare le loro caratteristiche ed eventualmente a correggere le loro imperfezioni e dall’altro lato formare, aggiornare e perfezionare i medici, in particolare i dermatologi, sulle tecniche più all’avanguardia e che possano appieno soddisfare le aspettative dei pazienti. “A questo – conclude la dottoressa De Padova – si unisce, in particolare per i più giovani, l'idealizzazione della bellezza e la convinzione diffusa che il successo nella vita sia in qualche modo intrecciato con gli attributi fisici. Diventa dunque fondamentale valutare come adeguate le procedure di interventi estetici eseguiti nell’interesse della salute e dell’equilibrio psicologico del paziente. Non sono ad esempio incoraggiabili tutte le procedure volte al raggiungimento della bellezza ideale, all’alterazione dei propri tratti etnici che possono successivamente causare vere e proprie crisi di identità”.
*Ethics and/or aesthetics? Reflections on Cosmetic Surgery for Adolescents (2018) Montanari, Vergallo et all.
Ufficio Stampa SICS
Simonetta de Chiara Ruffo – 3343195127
Stefano Milani – 3386658301
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