Non possiamo prevenire o governare tanti aspetti dolorosi del futuro. I nostri comportamenti, però, possono mitigarne gli effetti.
Sostenere la popolazione ucraina (18 milioni € di beni sanitari donati da marzo 2022) e combattere il Covid (2 milioni € di farmaci e DPI distribuiti) ci hanno insegnato alcune cose:
- gli eventi avversi (guerre, epidemie o calamità) continueranno, purtroppo, a far parte del mondo
- tutto ciò ci riguarda. L’immedesimazione in chi subisce del male e la partecipazione all’altrui sofferenza sono condizioni della nostra umanità. Forse, persino, ne determinano il livello
- se è possibile intervenire, è un dovere intervenire
Pertanto, abbiamo istituito il Fondo per le Emergenze Farmaceutiche: per avere una riserva di medicinali mobilitabili in 24/48 ore, da usare in caso di nuove urgenze, nazionali o internazionali.
🆘 C’è bisogno del vostro aiuto perché la nuova iniziativa vada a regime.
➡ Scrivete a emergenze@bancofarmaceutico.org, per segnalarci la vostra disponibilità a sostenerci.
Ci rivolgiamo soprattutto (ma non solo) a chi lavora nelle aziende farmaceutiche: fatelo il prima possibile.
Perché non vogliamo più trovarci a dire: «Se ci fossimo mossi prima, avremmo potuto fare di più!»
C’è un’ultima cosa che abbiamo imparato: solo insieme si risponde a bisogni complessi. Operiamo in Ucraina (come in tutta Italia) grazie allo sviluppo di una vera e propria filiera del dono: aziende, farmacie, associazioni di categoria, istituzioni e realtà assistenziali. Questo metodo, che caratterizza la natura di Banco Farmaceutico, è stato applicato anche al nuovo Fondo. È stato costituito un comitato scientifico, che qui ringraziamo per l’essenziale sostegno, composto da Assosalute, Egualia, Federfarma, FOFI, Associazione della Croce Rossa Italiana, ASSORAM e Comunità di Sant’Egidio.
Aiutateci a costruire una riserva di speranza. Grazie!