Buongiorno,
di seguito e in allegato inviamo la Chart of the Week a cura dell’Economic Team di Payden & Rygel con un focus sulla politica monetaria della Fed e la lotta all’inflazione.
Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni.
Un caro saluto,
Lucrezia Pisani
+39 347 6732479
Con la pausa del ciclo di rialzi dei tassi da parte della Fed, dopo ben 500 punti base, nella riunione del FOMC di giugno, il dibattito sulla prossima mossa si sta ora scaldando. Alcuni sostengono che la Fed abbia già “fatto abbastanza” e indicano diverse permutazioni dell’indicatore dei prezzi, come “l’inflazione core, esclusi i beni, gli alimentari, l’energia e le abitazioni“, per giustificare la propria posizione. Ebbene, se si esclude un numero sufficiente di beni, si troverà certo una strada verso la disinflazione. Ma secondo gli analisti della Fed di Atlanta, esiste già una migliore raccolta di indici da seguire. “Le misure dell’inflazione sottostante sono utili per separare l’inflazione dal rumore dei prezzi relativi, e sono così buoni indicatori anticipatori dell’inflazione futura“. Quindi, lasciamo a voi la scelta del vostro indicatore di inflazione sottostante. Ma qualunque indicatore scegliate, tenete a mente che l’inflazione rimane ben al di sopra dell’obiettivo della banca centrale e che, secondo la maggior parte delle misurazioni, l’inflazione è ancora peggiore di un anno fa! Se queste metriche si avvicineranno presto al target della Fed, allora quest’ultima potrebbe aver “fatto abbastanza“. Per ora, riteniamo che sia troppo presto per cantar vittoria.