Agenzia nr. 1316 – I lavori della Commissione bilancio e programmazione

 
ANNO XX
Numero 1316
26/06/2023
Pubblicato in Bari

Direttore Responsabile: Laura Sutto
Redazione: Via Capruzzi, 204 – 70124 Bari – Tel 080.540.23.66 – Fax 080.541.40.64
Posta Elettronica: ufficiostampa@consiglio.puglia.it – Sito Web: http://www.consiglio.puglia.it

Iscritto al Registro Pubblico della Stampa del Tribunale di Bari in data 25/02/2003


I lavori della Commissione bilancio e programmazione

La Commissione bilancio e programmazione, presieduta da Fabiano Amati, ha approvato a maggioranza il disegno di legge che con un maxiemendamento ha assorbito altri sette provvedimenti contenenti il riconoscimento dei debiti fuori bilancio per un totale di 3 milioni 353 mila euro.
Parere favorevole a maggioranza è stato espresso in merito alle norme finanziarie contenute nella proposta di legge a firma Amati, Mennea e Clemente “Colon al sicuro. Progetto di ricerca per la diagnosi precoce del tumore al colon attraverso l’esame del sangue” e in quella di Paolo Pagliaro “Disposizioni per la tutela e valorizzazione del legno pregiato d’ulivo derivante da espianti a causa del batterio xylella e delle creazioni artigianali di prodotti a contrassegno Albero d’Ulivo Secolare della Puglia”. 

Attività sequenziamento dell’esoma 
I lavori sono proseguiti con l’audizione del direttore della U.O.C, di Genetica Medica della ASL di Bari, dott. Mattia Gentile, sullo stato di attuazione dell’attività di sequenziamento dell’esoma di cui alla legge regionale n. 28 del 2021.
Il dott. Gentile ha relazionato sullo stato dell’attività svolta nell’avanzato laboratorio di genetica medica dell’ospedale Di Venere di Bari, evidenziando che nei primi cinque mesi di quest’anno sono stati analizzati 230 casi con sequenziamento esomico, di cui 15 provenienti da fuori regione, e tra questi sono state trovate 85 patologie. Questo è un dato da ritenere di notevole importanza perché ci troviamo dinanzi ad una mutazione causativa del quadro analizzato, che nella nostra casistica siamo al 36%.  
Il dott. Gentile ha specificato che i pazienti vengono selezionati e che c’è una serie di quadri in epoca prenatale, quelli malformativi o plurimalformativi, ed inoltre la grossa parte sono i pazienti con disturbi del neuro-sviluppo e quadri sindromici. A questi si sono aggiunte ovviamente due grosse aree di interesse del sequenziamento esomico: la cardiologia e le patologie neurologiche.
Le notizie sono buone sulla qualità, ma non ancora a livello della quantità prevista dal progetto che è intorno ai 1500 casi l’anno. Quindi, salvo incidenti di percorso, si potrà chiudere l’hanno con 700/800 pazienti esaminati. Inoltre, il vero problema non è tanto fare le analisi ma dare una interpretazione al dato.
Per il dott. Gentile questa esperienza è molto difficile e complessa ma anche molto entusiasmante, perché si risolvono quadri clinici e si correggono anche identificazioni di quadri clinici. 
La ricaduta non è solo in termini di costi, visto che ad oggi sono stati spesi quasi 150 mila euro a fronte di 230 esomi. Poco se si considera che attualmente quando viene mandato in esterno un esame con 15 analisi di sequenziamento, significa che il costo si aggira intorno a 2.500 euro a paziente e che moltiplicato per i 230 casi eseguiti, raggiungerebbe una cifra di 600/700 mila euro. Quindi non c’è solo un risparmio economico rilevante ma c’è soprattutto la soddisfazione che alcuni di questi pazienti seguiti a volte per mesi o per anni da strutture anche prestigiose del territorio nazionale, venendo a Bari riescono ad avere la diagnosi della patologia. E questo deve essere considerato come un ritorno di immagine sia a livello personale ma soprattutto della struttura che vi opera e della Regione. 
Dunque, in conclusione il dott. Gentile ha rilevato che creando ovviamente questi percorsi diagnostici si creano i presupposti per poter poi sviluppare queste attività. L’auspicio è che nel contesto generale ci sia la possibilità di avere più forse in termini di figure professionali ed impedire che queste debbano puoi andare fuori per trovare lavoro. Bisogna ovviamente stabilizzare e dare una continuità a queste figure per consentire per il prossimo anno di andare a regime, raggiungendo i 1.500 casi del target previsto.

Spesa farmaceutica
L’altro argomento oggetto di audizione ha riguardato le misure di contenimento della spesa farmaceutica di cui alla legge regionale 7 del marzo 2022: dati consolidati e non consolidati relativi alle spese sostenute nel 2023.
Nello specifico ha relazionato il dirigente della Sezione farmaci, dispositivi medici ed assistenza integrativa, il quale ha illustrato i dati acquisiti sulla base delle indicazioni dettate da due delibere della Giunta regionale relative alla farmaceutica convenzionata e all’acquisto diretto di farmaci.  
Secondo il monitoraggio AIFA l’andamento dei tetti della spesa per l’assistenza farmaceutica per il primo trimestre 2023 è del 15,15%, mentre in Puglia nel primo quadrimestre 2023 si registra un aumento della spesa convenzionata per a circa 4,4 milioni di euro, con un trend in aumento nei primi tre mesi e in diminuzione nel mese di aprile con un incremento in percentuale sull’anno precedente di 2,40% in totale. Passando alla suddivisione dei dati per singola Azienda sanitaria locale tutte le ASL registrano una diminuzione complessivamente pari a – 4,7% rispetto all’anno precedente, ma rispetto alla media nazionale del +3% la Puglia registra un trend di crescita del +4,5%. 
Per ciò che attiene la spesa per acquisti diretti, nel primo quadrimestre 2023, la Puglia registra un aumento della spesa pari a circa 14,8 milioni di euro, con un trend in aumento nei primi tre mesi e in diminuzione in aprile. Infatti, nel mese di aprile 2023 la maggior parte delle ASL fanno registrare una diminuzione di spesa per acquisti diretti rispetto allo stesso mese dell’anno precedente per una riduzione complessiva di circa 2 milioni di euro. 
In ordine alla verifica degli adempimenti previsti dalla legge regionale, sul rispetto della quota parte del tetto della spesa farmaceutica convenzionata e degli acquisti diretti da parte delle singole ASL, è emerso che nessuna delle ASL pugliesi è adempiente.