da Columbia Threadneedle Inv.: Recessione e Inflazione in UK e USA – a cura di Steven Bell

Buongiorno,

di seguito inviamo il weekly market outlook a cura di Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments (+ foto).

 

Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni.           

Un saluto,

Lucrezia

M. +39 3476732479

 

 

Weekly market outlook a cura di Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments

 

Recessione e inflazione in UK e USA

 

  • L’economia statunitense sembra destinata a subire una lieve recessione, con il sostegno alla spesa dei consumatori da parte dei cosiddetti “salvadanai da Covid” esauriti
  • I dati sull’IPC e sull’occupazione rilasciati tra oggi e il 26 luglio, quando il FOMC si riunirà per fissare i tassi di interesse, determineranno la futura linea d’azione della Banca Centrale
  • Nel Regno Unito l’inflazione si è dimostrata ostinatamente persistente, ma con il calo dei prezzi dell’energia, degli alimenti e dei beni dovrebbe comunque dimezzarsi entro la fine dell’anno
  • La forza della crescita salariale del Regno Unito manterrà la pressione sulla Banca d’Inghilterra affinché questa aumenti ulteriormente i tassi, mentre i tassi ipotecari finiranno per influenzare la spesa dei consumatori
  • Gli asset di rischio saranno in difficoltà in caso di recessione negli Stati Uniti, ma le obbligazioni dovrebbero recuperare e il sell-off delle azioni dovrebbe essere limitato, offrendo un’opportunità di acquisto

 

L’economia statunitense sta rallentando e sembra destinata a subire una lieve recessione. Il sostegno alla spesa dei consumatori derivante da tutta la liquidità accumulata durante la pandemia – i cosiddetti “salvadanai da Covid” – si è esaurito. I dati diffusi la scorsa settimana lo hanno confermato: la spesa dei consumatori sta crescendo lentamente e il tasso di risparmio è in aumento. La ripresa dei rimborsi dei prestiti agli studenti a settembre, che valgono in media 400 dollari al mese per ogni beneficiario, rappresenterà un ulteriore colpo. Allo stesso tempo, la spinta temporanea all’edilizia abitativa derivante dalla riduzione dei tassi ipotecari all’inizio della primavera e dallo smaltimento delle scorte da parte dei costruttori di case è ormai alle spalle. Il CAPEX è in calo. I dati sull’occupazione sono attesi per venerdì e, qualunque sarà il loro valore, il quadro generale è di rallentamento. L’offerta di manodopera è aumentata, quindi anche una ragionevole crescita dell’occupazione farebbe aumentare la disoccupazione.

 

Allo stesso tempo, l’inflazione è in calo. I prezzi dei beni alimentari e dell’energia si sono ridotti e anche l’inflazione core ha subito un netto rallentamento. Il Federal Open Market Committee (FOMC) si riunirà il 26 luglio per determinare i tassi di interesse, e i dati che si avranno da qui ad allora, in particolare quelli relativi all’IPC e all’occupazione, determineranno se procedere con un ulteriore aumento. In ogni caso, pensiamo di essere vicini al picco. La questione principale è se la Federal Reserve procederà a dei tagli in modo aggressivo nel 2024. Prima del crollo della Silicon Valley Bank a marzo, il mercato prevedeva che il tasso sui Fed funds avrebbe chiuso il 2024 al 4,25%; quest’ultimo è poi sceso precipitosamente al 2,8%, ma da allora si è riportato sopra il 4%. Pensiamo che i tassi statunitensi l’anno prossimo saranno inferiori alle aspettative del mercato, e certamente più bassi di quanto la Fed ci faccia credere.

 

Intanto, nel Regno Unito l’inflazione core è andata nella direzione opposta: attualmente, infatti, è significativamente più alta delle aspettative e, per questo, abbiamo dovuto alzare le nostre previsioni sull’inflazione di fine anno: invece del 3%, ora ci aspettiamo un probabile 4%. Si tratta comunque di un calo notevole, che consentirebbe al Primo Ministro inglese di raggiungere l’obiettivo di dimezzare l’inflazione (che al momento della sua definizione era pari al 10%). I prezzi dell’energia sono già scesi ed entro ottobre le bollette delle famiglie dovrebbero registrare un calo di circa il 20% su base annua, in netto contrasto con gli aumenti di oltre il 200% registrati all’inizio dell’anno. Anche l’inflazione dei prezzi dei beni alimentari dovrebbe ridursi notevolmente, passando dal picco di quasi il 20% di marzo a una sola cifra. Sono in arrivo altre notizie migliori, con anche un calo dell’inflazione dei prezzi dei beni. Gran parte di questo andamento riflette i prezzi internazionali, ma anche la forza della sterlina sta contribuendo. Stimiamo che la debolezza della sterlina stia aggiungendo quasi due punti percentuali all’inflazione attuale; entro Natale questo effetto sarà scomparso.

 

Ma tutto ciò non rappresenta un calo sostenuto dell’inflazione, e la forza della crescita salariale del Regno Unito manterrà la pressione sulla Banca d’Inghilterra affinché aumenti ulteriormente i tassi. Il miglioramento della fiducia sta incoraggiando i consumatori britannici ad attingere ai loro salvadanai da Covid. A differenza dei cugini statunitensi, l’anno scorso i consumatori britannici non hanno speso, spaventati dalla prospettiva di bollette energetiche alle stelle durante l’inverno. Poiché la paura si è attenuata, i consumatori stanno ora spendendo di più. Tuttavia, con il tempo, l’impennata dei tassi ipotecari del Regno Unito frenerà la spesa di quest’ultimi, indebolirà il mercato del lavoro e rallenterà l’inflazione salariale. Tuttavia, riteniamo che uno scenario simile si realizzi nel 2024. Per il momento, la domanda dei consumatori manterrà in vita l’economia britannica.

 

Che cosa significa questo per i mercati? Se abbiamo ragione rispetto a una recessione negli USA, gli asset di rischio si troverebbero in difficoltà. Il dollaro spesso sale in un simile contesto, ma se i differenziali dei tassi di interesse si muoveranno a sfavore degli Stati Uniti, come ci aspettiamo, potrebbe accadere il contrario. In ogni caso, le obbligazioni dovrebbero registrare un aumento. Non prevediamo una profonda recessione negli Stati Uniti, quindi il sell off dei titoli azionari dovrebbe essere limitato e fornire un’opportunità di acquisto, sostenuta dalla prospettiva di tassi di interesse più bassi. Ma la debolezza potrebbe essere evidente prima.

 

 

Lucrezia Pisani

 

BC Communication

E. lucrezia.pisani@bc-communication.it

M. +39 347 6732 479

Corso Sempione, 8

20154 Milano

www.bc-communication.it

 

 

 

Ai sensi del D.L.196 del 30/06/2003 e Reg. UE 2016/679 si precisa che le informazioni contenute in questo messaggio sono riservate ed a uso esclusivo del destinatario. Qualora il messaggio in parola Le fosse pervenuto per errore, La preghiamo di eliminarlo senza copiarlo e di non  inoltrarlo a terzi, dandocene gentilmente comunicazione.

Il mittente non rilascia alcuna garanzia e declina qualsivoglia responsabilità relative al contenuto, all’esattezza e alla completezza del messaggio ovvero inerenti cambiamenti intervenuti dopo l’invio o altri rischi conseguenti dalla trasmissione elettronica ect. BC Communication garantisce la massima riservatezza dei dati in proprio possesso e la possibilità di richiederne la comunicazione, la cancellazione, l’aggiornamento, la rettifica e l’integrazione secondo quanto disposto dall’Art.da 15 a 22 del  Reg. EU2016/67 scrivendo a info@bc-communication.it.

 

This message, for the Law 196 dated 06/30/2003 and Reg. EU 2016/679, may contain confidential and/or privileged information. If you are not the addressee or authorized to receive this for the addressee, you must not use, copy, disclose or take any action based on this message or any information herein. If you have received this message in error, please advise the sender immediately by reply e-mail and delete this message. The sender does not give any warranty or accept liability as the content, accuracy or completeness of sent messages and accepts no responsibility for changes made after they were sent or for other risks which arise as a result of e-mail transmission etc. BC Communication ensures to respect the confidentiality of the Personal Data in its possessions and guarantees the possibility to request its access, erasure, update, rectification and integration in accordance with the provisions of the Art. from 15 to 22 of EU Regulation 2016/67, by written request to the address: info@bc-communication.it