Buon pomeriggio,
di seguito e in allegato inviamo la Chart of the Week a cura dell’Economic Team di Payden & Rygel, che approfondisce il rapporto tra inflazione e mercato del lavoro in Europa.
Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni.
Un caro saluto,
Giulia Franzoni
M. +39 334 3337 756
Dopo l’ultimo dato dell’inflazione USA più positivo del previsto, questa settimana anche il dato europeo si è rivelato migliore delle aspettative: l’inflazione complessiva nell’Eurozona è scesa al 5,5% su base annua, rispetto al 6,1% di maggio e al record del 10,6% dello scorso ottobre. I prezzi dell’energia in Europa sono scesi del 5,6% su base annua e sono negativi da quattro mesi consecutivi. Tuttavia, anche a costo di essere etichettati come portatori di cattive notizie, noi di Payden restiamo cauti sul fronte dell’inflazione: l’aumento del prezzo dei servizi nell’Eurozona a giugno ha raggiunto il livello più alto degli ultimi trent’anni, con un aumento del 5,4% rispetto all’estate scorsa, un problema persistente che era già emerso all’inizio dell’anno. Perché i prezzi dei servizi sono in crescita nonostante il rallentamento dei prezzi degli input? Come negli Stati Uniti, la chiave potrebbe essere il mercato del lavoro: a maggio il tasso di disoccupazione nell’area dell’euro è sceso ai minimi storici, sostenendo la domanda dei consumatori. Quindi, nonostante l’ottimismo degli investitori negli ultimi tempi, il drago dell’inflazione non è ancora stato vinto.