da Pictet AM – L’importanza del Quality Value nei mercati finanziari di oggi – a cura di Gabriele Susinno

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inviamo di seguito e in allegato il commento “Navigare tra correnti mutevoli: l’importanza del Quality Value nei mercati finanziari di oggi” a cura di Gabriele Susinno, Senior Client Portfolio Manager QUEST Global Equities di Pictet Asset Management (+ foto).  

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Lucrezia Pisani

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Navigare tra correnti mutevoli: l’importanza del Quality Value nei mercati finanziari di oggi

 

A cura di Gabriele Susinno, Senior Client Portfolio Manager QUEST Global Equities di Pictet Asset Management

 

02.08.2023

 

  • L’attuale mercato azionario statunitense mostra una delle leadership più ristrette dagli anni ’80, che ricorda in parte l’era della bolla delle dot-com. Negli ultimi 6 mesi solo il 24% delle aziende dell’S&P500 ha battuto l’indice. La predominanza di società guidate dall’intelligenza artificiale e di grandi nomi della tecnologia ha contribuito, insieme agli esiti dell’inflazione, a questo fenomeno.
  • Sebbene il mercato statunitense abbia registrato un certo allargamento dall’inizio di giugno, si prevede che questa tendenza continuerà per tutto l’anno. Questo ampliamento della performance di mercato suggerisce un approccio ben bilanciato, che combini difensivi core e titoli value.
  • Il Quality Value rappresenta il posizionamento più adatto per gli investitori istituzionali, soprattutto in presenza di una leadership ristretta e di potenziali venti contrari nel settore tecnologico, dove il passaggio a titoli value e core defensive può aiutare a navigare un panorama finanziario in evoluzione, come quello presente.

Mentre i mercati finanziari sperimentano un’insolita concentrazione di leadership con un potenziale rallentamento, gli investitori istituzionali si trovano a riflettere su quale sia la migliore strategia per affrontare un panorama così mutevole. L’attuale mercato azionario statunitense mostra una delle leadership più ristrette dagli anni ’80, che ricorda in parte l’era della bolla delle dot-com. Negli ultimi 6 mesi solo il 24% delle aziende dell’S&P500 ha battuto l’indice.  La predominanza di società guidate dall’intelligenza artificiale e di grandi nomi della tecnologia ha contribuito, insieme agli esiti dell’inflazione, a questo fenomeno. Riteniamo essenziale, pertanto, approfondire le implicazioni di una leadership ristretta e i potenziali rischi del settore tecnologico, convinti che il Quality Value rappresenti oggi, nelle attuali condizioni di mercato, il posizionamento più adatto per il portafoglio di un investitore istituzionale.

La presenza di leadership ristrette sui mercati nel tempo

La leadership ristretta descrive uno scenario di mercato in cui solo alcuni settori o titoli selezionati dominano la performance, mentre il mercato più ampio è in ritardo. Ne è un esempio l’attuale mercato azionario statunitense, con i “magnifici 7” che vantano guadagni significativi rispetto alla crescita moderata del mercato complessivo. Sebbene la predominanza di questi titoli non sia ancora indicativa di una bolla, una leadership così concentrata può rendere il mercato vulnerabile ai cambiamenti di sentiment e agli shock esterni. In passato, eventi come il “lunedì nero”, LTCM, la GFC e il crollo delle dot-com hanno visto una leadership ristretta precedere correzioni significative del mercato.

Figura 1

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Il rimbalzo incombente del settore tecnologico

Una valutazione della “propensione al rischio” delle azioni statunitensi rivela che negli ultimi sei mesi gli investitori hanno premiato la volatilità, segnalando uno stato di “euforia”. Il settore tecnologico, uno dei principali driver della performance del mercato, appare “sovra-esteso” in termini di valutazioni e si avvicina a livelli di ipercomprato. Lo slancio dei prezzi ha già scontato un’ulteriore accelerazione del sentiment sugli utili, sollevando preoccupazioni su un potenziale pullback. Per giustificare il recente rally del settore tecnologico è necessario un ciclo di miglioramento degli utili sostenuto per più trimestri. Tuttavia, sebbene gli analisti prevedano una crescita degli utili per il segmento “Growth” del mercato nel medio termine, quest’ultimo è ancora ben al di sotto dei livelli esuberanti visti durante l’impennata tecnologica.

Figura 2

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Opportunità in vista

Sebbene il mercato statunitense abbia registrato un certo allargamento dall’inizio di giugno, si prevede che questa tendenza continuerà per tutto l’anno. Settori come le banche, i difensivi core, i REIT, l’energia e i materiali hanno registrato una flessione rispetto all’anno precedente. Questo ampliamento della performance di mercato suggerisce la scelta verso un approccio ben bilanciato, che combini difensivi core e titoli value. Da un lato, infatti, i settori ciclici hanno già scontato una robusta ripresa della crescita, mentre dall’altro i settori difensivi core rimangono relativamente stabili e i titoli value mostrano un potenziale di sovraperformance.

Puntare a una crescita organica attraverso il Quality Value

Le attuali condizioni di mercato richiedono un approccio ponderato e riteniamo che il Quality Value rappresenti il posizionamento più adatto per gli investitori istituzionali. In un contesto di mercato caratterizzato da un’accentuata incertezza macroeconomica è ragionevole che gli investitori si rivolgano alle proprietà difensive delle società di qualità che operano a valutazioni interessanti. Riteniamo importante concentrarsi sui fondamentali consolidati identificando aziende di alta qualità in grado di generare rendimenti stabili e offrendo, al contempo, una relativa protezione dai ribassi. Si tratta, infatti, di un approccio difensivo più efficiente che sovraperforma quando il mercato generale è in difficoltà ma, al contempo, capace di partecipare a fasi di crescita normale. L’aggiunta di una strategia difensiva in portafoglio con caratteristiche Quality e Value offre agli investitori l’opportunità di assicurarsi un eccesso di rendimento azionario con proprietà complementari e con approcci orientati al “Growth”. In Pictet, attraverso le nostre strategie QUEST Equities, offriamo agli investitori istituzionali la possibilità di posizionarsi sui mercati azionari in modo da trarre vantaggio dalla performance più ampia del mercato, mitigando al contempo i potenziali rischi e/o svantaggi.

 

Il Gruppo Pictet

Fondato a Ginevra nel 1805, il Gruppo Pictet è uno dei principali gestori patrimoniali e del risparmio indipendenti in Europa. Con un patrimonio gestito e amministrato che ammonta a circa 637 miliardi di euro al 31 marzo 2023, il Gruppo è controllato e gestito da otto soci e mantiene gli stessi principi di titolarità e successione in essere fin dalla fondazione. Il Gruppo Pictet, con oltre 5.300 dipendenti, ha il suo quartier generale a Ginevra e altre sedi nei seguenti centri finanziari: Amsterdam, Barcellona, Basilea, Bruxelles, Dubai, Francoforte, Hong Kong, Londra, Losanna, Lussemburgo, Madrid, Milano, Montreal, Monaco di Baviera, Nassau, New York, Osaka, Parigi, Principato di Monaco, Roma, Shanghai, Singapore, Stoccarda, Taipei, Tel Aviv, Tokyo, Torino, Verona e Zurigo. Pictet Asset Management (“Pictet AM”) comprende tutte le controllate e le divisioni del Gruppo Pictet che svolgono attività di asset management e gestione fondi istituzionali. Fra i principali clienti si annoverano alcuni dei maggiori fondi pensione, fondi sovrani e istituti finanziari a livello mondiale.

 

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