Biodiversità, ambiente, ecologia: sono solo alcuni dei numerosi termini legati al mondo naturale che oggi fanno parte a pieno titolo del linguaggio di uso comune. Con il volume “Bestiario. Piccolo dizionario di grandi bioequivoci”, in libreria dal 9 agosto per Kellermann Editore, la scienziata e ricercatrice Paola Peresin fa chiarezza su alcune parole entrate ormai nel gergo quotidiano, ma troppo spesso ancora confuse nei loro significati originari.
Il contenuto di questo libro è un bestiario anomalo, perché inserito in un piccolo dizionario di autentici e assai diffusi bioequivoci. Metà dei lemmi sono dedicati a specie zoologiche e a ordinari fraintendimenti che le riguardano (dall’ape alla vongola, passando da un microrganismo come il Toxoplasma gondii a grandi mammiferi come il lupo, l’orso e non ultimo l’homo sapiens), l’altra metà a tutte quelle parole che ormai fanno parte del nostro lessico ordinario e che riecheggiano in contesti diversi, ma uniti dalla volontà di esprimere la propria preoccupazione per le due grandi crisi che stiamo affrontando: la crisi climatica e la perdita di biodiversità – termine, quest’ultimo, conosciuto e ampiamente condiviso, ma il cui significato non sempre risulta essere pienamente compreso.
Più le questioni scientifiche sono complesse e più sono soggette a diverse interpretazioni. Le relazioni tra scienza, politica e società sono profondamente articolate e oggi più che mai è necessario affrontarle anche da un punto di vista culturale.
“Bestiario. Piccolo dizionario di grandi bioequivoci” fa parte della collana Umano/troppo/umano, dedicata al rapporto tra uomo, ambiente e pensiero.
Paola Peresin, biologa della conservazione, esperta di fauna selvatica, ha fondato il Master in gestione della fauna – Masterfauna dell’Università di Ca’ Foscari di Venezia.