Buongiorno,
inviamo di seguito la flash note “È tutta una questione di prezzo” a cura di César Pérez Ruiz, Head of Investments & CIO di Pictet Wealth Management con una view settimanale sulle principali tematiche globali e sull’andamento dei mercati finanziari.
Restiamo a disposizione.
Federica Guerrini
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È tutta una questione di prezzo
Il presidente della Federal Reserve Jay Powell ha adottato un tono prudentemente restrittivo nel suo discorso a Jackson Hole venerdì scorso (25 agosto), affermando che l’inflazione statunitense rimane troppo elevata per tranquillizzare la Fed, ma che si procederà con cautela. L’inflazione determinerà il percorso di politica monetaria. Questa settimana, attendiamo l’indice Personal Consumption Expenditures, la metrica sull’inflazione preferita dalla Fed, che verrà pubblicato giovedì, e i dati sull’occupazione di agosto, in uscita venerdì. Dopo il discorso di Powell, il tasso sugli US Treasury a 2 anni, che è sensibile ai cambiamenti delle aspettative sui tassi d’interesse, è salito di 5 punti base mentre quello sui Treasury a 10 anni benchmark è rimasto invariato. Tra i nuovi segnali di debolezza dell’economia, le richieste di mutui immobiliari sono scese al loro minimo dal 1995 mentre il tasso d’interesse sui mutui statunitensi più utilizzati ha raggiunto il suo livello più alto dal dicembre 2000. Una delle imprese più in vista nel campo dell’intelligenza artificiale ha pubblicato risultati superiori alle attese ma il prezzo delle sue azioni non si è praticamente mosso il giorno successivo, a dimostrazione del fatto che il posizionamento degli investitori era già molto positivo. Al momento siamo sottopesati sulle azioni statunitensi e sovrappesati sulle obbligazioni investment grade in USD.
In Europa, la situazione economica sta peggiorando, a causa soprattutto della Germania. Ad agosto l’attività delle imprese tedesche è diminuita al ritmo più rapido da oltre tre anni, come ha dimostrato il più recente indice sui direttori degli acquisti, con il settore dei servizi che è tornato in territorio di contrazione. Il sondaggio IFO ha evidenziato che la fiducia delle imprese è peggiorata per il quarto mese consecutivo ad agosto. Inoltre, i prezzi della produzione in Germania a luglio sono scesi del 6% anno su anno, a testimonianza di una forte pressione sui margini dei produttori. In Francia, il PMI dei servizi è entrato più decisamente in territorio di contrazione ad agosto. Le notizie hanno pesato sull’euro, che è sceso sotto quota 1,08 contro il dollaro USA. Non prevediamo alcuna crescita nei prossimi due trimestri in Europa, sebbene l’occupazione rimanga molto pericolosa. Nel Regno Unito, anche i dati PMI sono stati deboli e le vendite delle piccole imprese si sono contratte di oltre il 20% rispetto allo scorso anno. La sterlina britannica ha toccato il minimo venerdì nelle ultime dieci settimane.
In Cina, la PBoC sta cercando di supportare il ciclo economico ed ha abbassato il prime rate sui prestiti a 1 anno. Tuttavia, ha sorpreso i mercati tenendo il tasso a 5 anni invariato per proteggere la redditività delle banche. I profitti delle imprese industriali cinesi sono diminuiti di un 6,7% annuale a luglio, confermando il difficile contesto del settore industriale. La PBoC ha spinto al rialzo i costi di finanziamento sul mercato offshore per difendere lo yuan. Nel fine settimana le autorità di regolamentazione cinesi hanno ridotto le imposte di bollo sulle transazioni in titoli e si sono impegnate a rallentare il ritmo delle IPO al fine di aumentare la fiducia degli investitori. In una riunione del gruppo BRICS delle principali economie emergenti, la Cina ha avuto un ruolo importante nel cercare di promuovere una moneta alternativa al dollaro USA. L’Argentina, l’Egitto, l’Etiopia, l’Iran, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti sono stati invitati a diventare membri BRICS dal 2024, confermando il cambiamento del mondo verso la multipolarizzazione. La scomparsa del leader del gruppo paramilitare Wagner in un incidente aereo potrebbe tuttavia ridurre l’influenza della Russia in Africa.
