TLC
Adiconsum:
Le Reti sono un asset fondamentale per la sicurezza dei cittadini
e lo sviluppo industriale e sociale del Paese.
Occorre andare oltre la NetCo,
realizzando una Rete Unica Nazionale delle TLC
e traguardare un Polo Nazionale delle Reti a controllo pubblico.
Il ruolo dello Stato e di CDP
31 agosto 2023 – È di questi giorni l’approvazione da parte del Governo di un decreto-legge su misure urgenti di finanziamento di investimenti di carattere strategico e sull’ingresso del MEF nell’operazione “NetCo”.
Per Adiconsum, si tratta di una scelta fondamentale, perché si decide di affrontare uno dei dossier più importanti e strategici per il Paese e cioè il futuro della rete nazionale di telecomunicazioni, fiaccata da liberalizzazioni non propriamente governate e da privatizzazioni spinte che hanno determinato da un lato la disgregazione del nostro campione nazionale delle telecomunicazioni (Telecom), dall’altro una massiccia penetrazione estera che ha prodotto una profonda crisi del settore, per cui, come Associazione Consumatori, abbiamo dovuto affrontare una serie di criticità che hanno coinvolto direttamente i cittadini-consumatori, a partire dalla sicurezza di sistema, alla tutela dei dati, oltre che ad un aumento esponenziale dei reclami.
Siamo, pertanto, favorevoli al ripristino di un asset, così strategico, come quello della Rete di telecomunicazioni sotto il controllo pubblico, una infrastruttura indispensabile agli investimenti, finalizzati allo sviluppo industriale e sociale del Paese, volano per l’occupazione, l’innovazione, la digitalizzazione, l’omogeneità del servizio per tutte le aree geografiche.
È evidente che la decisione del Governo rappresenta un primo passo, perché, ad avviso di Adiconsum, bisogna andare oltre la NetCo, per pervenire alla realizzazione di una Rete Unica Nazionale delle TLC, anche con l’aggregazione di OpenFiber.
Inoltre, per il futuro, avendo già il contenitore CDP Reti, a nostro parere, dovremmo traguardare un POLO NAZIONALE RETI A CONTROLLO PUBBLICO, un vero e proprio colosso, che contempli anche le Reti Gas ed Energia, già sotto il controllo di CDP.
Dal punto di vista finanziario, questa operazione dovrebbe vedere il Governo nel ruolo di regista e di controllore, per il tramite della Golden Share, mentre la gestione dovrebbe essere in capo a Cassa Depositi e Prestiti, supportata anche dal c.d. “capitale paziente”, quale fondi pensione dei lavoratori e delle casse previdenziali (attuando la partecipazione), oltreché da un azionariato pubblico, da parte dei cittadini-consumatori, attraverso il rilevante risparmio esistente presso Banche e Poste italiane.
La nuova società, così strutturata, a controllo pubblico e operante in un mercato protetto, riporterebbe da un lato lo Stato imprenditore nell’economia reale e dall’altro diventerebbe attrattiva per gli investimenti a lungo termine, in quanto trattasi di un business sicuro e regolato.
Adiconsum ritiene che la realizzazione di questo ambizioso progetto possa rappresentare la soluzione ideale per riappropriarsi delle Reti, riferite ai servizi pubblici essenziali, riconquistare un’autonomia nazionale, proteggere i dati sensibili dei cittadini-consumatori, ridimensionare la presenza dei competitor esteri, creare un player consistente, indirizzato al rilancio degli investimenti infrastrutturali e dell’occupazione, che potrebbe ambire anche a diventare un operatore importante per traguardi internazionali.