Pubblicità Esselunga, MOIGE: “Lo spot non banalizza la situazione, ma esprime il desiderio di tanti figli di separati”
Il popolo del web si sta dividendo in merito all’ultimo spot di Esselunga, un cortometraggio di due minuti che vede protagonista la figlia di una coppia separata. La bambina al supermercato con la mamma sceglie con cura una pesca da acquistare, che poi donerà al papà, dicendogli che si tratta di un dono dalla mamma, sapendo quanto a lui piaccia.
C’è chi si è commosso guardando il gesto di una bambina che vorrebbe far tornare l’amore tra i genitori, e chi accusa la compagnia di banalizzare la situazione, speculando sulla sofferenza delle famiglie separate e, in qualche modo, colpevolizzando i bambini che provano a far tornare insieme i genitori.
“Questo spot non criminalizza né banalizza la sofferenza di chi ha avuto una separazione, ma esprime quello che con ogni probabilità è il desiderio della maggior parte dei figli di coppie separate: vedere mamma e papà tornare insieme e ritrovare amore ed armonia. – Commenta Elisabetta Scala, Vicepresidente del MOIGE, Movimento Italiano Genitori, e Responsabile dell’Osservatorio Media del MOIGE, che ogni anno pubblica una guida online in cui analizza e valuta i prodotti tv e web in ottica family friendly – Questa pubblicità rappresenta i sentimenti di una parte significativa di minori coinvolti in una separazione. Brava Esselunga che ha voluto rappresentare un sentimento concreto di tanti minori. Non trovo nulla di offensivo in questo linguaggio creativo nei confronti di chi vive una separazione. Senza demonizzare le coppie che affrontano il delicato momento della separazione, lo spot offre una lettura, un desiderio di ricomposizione, che certo non esprime interamente ogni sfaccettatura di un momento così delicato e controverso. I sentimenti non si censurano, ben vengano tutte le espressioni libere che possano esserci da parte dei minori verso i loro genitori, che possono anche aiutare i genitori a comprendere e ad accogliere il vissuto emotivo dei figli per guidarli ed aiutarli in questo passaggio difficile dal punto di vista psicologico e affettivo”.