Agenzia nr. 1693 – I lavori della III Commissione Sanità – Primo lancio

 
ANNO XX
Numero 1693
02/10/2023
Pubblicato in Bari

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I lavori della III Commissione Sanità – Primo lancio

Si è riunita stamane la III commissione, presieduta da Mauro Vizzino.

Dopo la consueta approvazione dei verbali delle sedute precedenti si è passati all’esame della proposta di legge “Misure per il contenimento della spesa dei dispositivi medici”, presentata dal consigliere di Azione, Fabiano Amati, con Ruggero Mennea e Sergio Clemente (sempre Azione)

La proposta di legge intende introdurre nell’ordinamento regionale alcune disposizioni finalizzate al rispetto dei tetti di spesa. In particolare viene proposto che si applichi anche alla spesa per protesi e altri presidi medici la stessa misura introdotta per la spesa farmaceutica, collegando il mancato raggiungimento degli obiettivi alla decadenza per dettato di legge dall’incarico di direttore generale delle Asl e Aziende ospedaliere.

Amati ha illustrato la proposta partendo dall’analisi dell’andamento della spesa sia farmaceutica  (nel triennio 2020/2022 uno scostamento complessivo di circa 700 milioni), sia della protesica, che nel triennio 2019/2021 ha avuto uno scostamento di circa 500 milioni. Sommati portano ad uno scostamento di un miliardo e 200 milioni, che su una spesa sanitaria complessivo di circa 7 miliardi pesa per il 20 per cento.

Per Amati si tratta quindi di un atto di continuità rispetto alla legge 7 del 2022, votata all’unanimità dal consiglio regionale, oltre che rispetto ad alcune delibere di giunta che.

La discussione non ha fatto registrare l’unanimità sull’approvazione della proposta di legge ma ha evidenziato la richiesta diffusa di ulteriori approfondimenti.

Per il consigliere del Pd Pierluigi Lopalco sarebbe necessario un approccio diverso al contenimento della spesa, sia farmaceutica sia per i dispositivi medici: “Non si può procedere per tagli lineari: ci vuole un’analisti economico-qualitativa perché alcuni incrementi attuali della spesa potrebbero avere come conseguenza risparmi maggiori a medio lungo termine”.

Il consigliere Antonio Gabellone (FdI) pur condividendo l’impostazione della legge ha chiesto un approfondimento sugli aspetti settoriali della spesa e sulle possibilità di correzione. Un lavoro che Amati ha riferito essere già stato svolto nella I commissione da lui presieduta ma che si è detto disposto a riesaminare in una seduta congiunta, come richiesto dallo stesso Gabellone.

A margine dell’esame della proposta è emerso che una importante voce di spesa nel settore farmaceutico potrebbe essere ridotta riducendo i magazzini per la distribuzione dei farmaci, attualmente 82 in tutta la regione. In proposito è stato già effettuato uno studio dell’Ares che ha proposto la riduzione a soli tre hub logistici: a nord, al centro e al sud, che, ha riferito sempre Amati, “porterebbero ad un risparmio annuo di circa 53 milioni in un arco di 9 anni”.

Marco Galante, consigliere del Movimento 5 stelle, si è detto teoricamente favorevole alla proposta di legge e interessato ad approfondire la questione dei magazzini e dunque ad un esame di tutto il tema in seduta congiunta.

Sulla pdl e sulla soluzione Ares per la distribuzione logistica dei farmaci della assistenza diretta si è però registrata la perplessità dell’assessore alla Sanità, Rocco Palese, convinto che il meccanismo sanzionatorio non porterebbe alcun vantaggio in termini di risparmi effettivi: “Cambierebbero i direttori generali ma la spesa continuerà a volare”. Così come ha ridimensionato la soluzione ipotizzata da Ares per i magazzini, affermando che la questione è allo studio della Giunta e che se ne sta occupando il Capo di Gabinetto, pertanto ha chiesto che prima di votare una legge in sostanza pleonastica, sarebbe il caso di ascoltare i soggetti convolti: Ares, capo di gabinetto della Giunta e direttore della spesa farmaceutica.

Amati ha accolto, sebbene contrariato dalle dilazioni, le richieste e convocherà una seduta congiunta I e III commissione ma ha chiarito: in ogni caso lunedì in III commissione bisognerà votare. E a tal fine ha annunciato che oggi stesso avrebbe emendato la proposta di legge specificando la richiesta di decadenza dei direttori generali delle Asl che non rispettino i tetti al posto del rinvio alla Legge regionale 24 marzo 2022, n. 7.

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