da Pictet WM – Eurozona: PIL in leggera contrazione e inflazione al ribasso nel 3° trimestre

Buon pomeriggio,

 

inviamo di seguito la flash note “Eurozona: PIL in leggera contrazione e inflazione al ribasso nel 3° trimestre” a cura di Nadia Gharbi, Senior Economist di Pictet Wealth Management.

 

Restiamo a disposizione.

Un caro saluto,

Carla Parisi

+39 3395796751

 

 

PIL dell’Eurozona in leggera contrazione nel 3° trimestre

  • Secondo le stime preliminari di Eurostat, il PIL dell’Eurozona è sceso dello 0,1% q-oq nel 3° trimestre, mentre il dato del 2° trimestre è stato rivisto al rialzo a +0,2% q-oq (da +0,1%). Il dato del 3° trimestre è stato leggermente inferiore alle nostre aspettative (0,0%), ma vale la pena notare che escludendo l’Irlanda, che ha subito una forte contrazione nel 3° trimestre (-1,8% q-oq), la stampa dell’area euro è stata piatta sul trimestre. Poiché alcuni Paesi, come i Paesi Bassi, non hanno ancora pubblicato le stime per il 3° trimestre, il dato preliminare dell’Eurozona potrebbe essere rivisto nei prossimi comunicati di metà novembre e inizio dicembre.
  • A livello nazionale, si sono registrate sorprese negative in Italia e Portogallo, mentre i tassi di crescita in Spagna, Francia e Germania sono stati sostanzialmente in linea con le aspettative.
  • La ripartizione del PIL del terzo trimestre dell’area euro sarà pubblicata solo il 7 dicembre. Ma abbiamo già una visione delle dinamiche in atto nei singoli Paesi. I fattori trainanti appaiono molto diversi. In Francia e Spagna la domanda interna è stata forte, in particolare i consumi delle famiglie. In Germania, i consumi delle famiglie sono stati inferiori, mentre gli investimenti in attrezzature hanno contribuito positivamente. In Italia, la debolezza dell’attività è dovuta alla domanda interna, mentre le esportazioni nette hanno contribuito positivamente.
  • Nel complesso, i dati del terzo trimestre confermano la nostra opinione che le indagini, in particolare gli indici dei responsabili degli acquisti (PMI), abbiano esagerato la debolezza dell’attività economica nell’Eurozona. Ciononostante, si prevede che nei prossimi due trimestri l’attività rimarrà debole. Pertanto, manteniamo le nostre previsioni di crescita del PIL dell’Eurozona pari a +0,5% complessivamente nel 2023, con rischi inclinati verso il basso.

 

Nell’Eurozona l’inflazione complessiva sorprende al ribasso

  • La stima flash di Eurostat sull’inflazione complessiva dell’Eurozona è scesa al 2,9% a/a in ottobre dal 4,3% del mese precedente, mentre l’inflazione core è scesa al 4,2% a/a dal 4,5%.
  • I dettagli hanno rivelato che l’inflazione dei servizi è scesa leggermente al 4,6% su base annua questo mese, dal 4,7% di settembre. Nel frattempo, l’inflazione dei beni di base è scesa di 0,6 punti percentuali al 3,5% su base annua in ottobre, riflettendo l’affievolirsi delle pressioni dovute ai problemi delle catene di approvvigionamento e ai prezzi dell’energia. A parte i prezzi di base, l’inflazione alimentare ed energetica si è ridotta ad ottobre.
  • Nel complesso, la debolezza della domanda e gli effetti base stanno attualmente spingendo al ribasso le metriche dell’inflazione. Tuttavia, i prezzi dell’energia sono destinati a contribuire nuovamente in modo positivo all’inflazione complessiva nell’area euro, che potrebbe salire ancora leggermente da qui a fine anno. Prevediamo tuttavia che l’inflazione di fondo continuerà a diminuire nei prossimi mesi, anche se a un ritmo più lento. I dati odierni sull’inflazione confermano la nostra aspettativa che la BCE manterrà i tassi di interesse fermi nel prossimo futuro.

 

 

ENGLISH VERSION

 

Euro area GDP: slight GDP contraction in Q3

  • According to Eurostat’s preliminary estimate, euro area GDP fell by 0.1% q-o-q in Q3, while the Q2 figure was revised up to +0.2% q-o-q (from +0.1%). The Q3 number was a bit lower than our expectations (0.0%) but worth noting that excluding Ireland, which contracted sharply in Q3 (-1.8% q-o-q), the euro area print was flat on the quarter. As a number of countries like the Netherlands have not published their Q3 estimates yet, euro area preliminary figure could be revised in the next releases (mid-November and early December).
  • Country wise, there were downside surprises in Italy and Portugal, while growth rates in Spain, France and Germany were broadly in line with expectations.
  • A breakdown of euro area Q3 GDP will only be published on 7 December. But we already have some insight into the dynamics at work in individual countries. The drivers appear quite different. In France and Spain, domestic demand was strong, in particular households’ consumption. In Germany, households’ consumption was lower, while investment in equipment contributed positively. In Italy, weakness in activity was due to domestic demand, while net exports contributed positively.
  • Overall, Q3 figures confirm our view that surveys, in particular purchasing manager indexes (PMIs), have been overexaggerating weakness in euro area activity. Nonetheless, momentum is expected to remain sluggish over the next two quarters. Thus, we are sticking with our euro area GDP growth forecasts of +0.5% in 2023 as a whole, with risks tilted to the downside.

 

Euro area HICP inflation: headline inflation surprised to the downside

  • Eurostat’s flash estimate of euro area headline inflation eased to 2.9% y-o-y in October from 4.3% the previous month, while core inflation moderated to 4.2% y-o-y from 4.5%.
  • The details revealed that services inflation eased slightly to 4.6% this month y-o-y from 4.7% in September. Meanwhile, core goods inflation fell by 0.6pp to 3.5% y-o-y in October, reflecting fading pressure from supply-chain issues and energy prices. Aside from core prices, food and energy inflation moderated in October.
  • All in all, weak demand and base effects are currently pushing down inflation metrics. However, energy prices are set to contribute positively again to headline inflation in the euro area, which could move slightly higher again at the end of the year. But we expect core inflation to continue to ease over the coming months, although at a slower pace. Today’s inflation data support our expectations that the ECB will keep interest rates on hold for the foreseeable future.

 

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