La riforma proposta per la governance economica dell’UE va nella giusta direzione?

Da vari anni ormai la Corte dei conti europea segnala le varie carenze dell’attuale quadro di governance economica dell’UE. Nell’aprile 2023 la Commissione europea ha presentato un pacchetto di proposte legislative per riformare tale quadro. Il pacchetto comprende due proposte di regolamento, che rivedono le norme sul braccio preventivo e sul braccio correttivo del patto di stabilità e crescita, e una proposta di direttiva, che rivede i requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri. Per altri aspetti del quadro di governance economica, come la procedura per gli squilibri macroeconomici o la sorveglianza post-programma, la Commissione europea ha proposto orientamenti di sviluppo che non richiedono modifiche legislative.

Poiché la clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita dovrebbe disattivarsi a fine 2023, i paesi dell’UE e la Commissione devono raggiungere un consenso sulla riforma del quadro di governance economica prima delle prossime procedure di bilancio degli Stati membri. In caso contrario, tali processi saranno soggetti alla legislazione in vigore.

Nell’analisi, la Corte passa in rassegna le principali questioni sollevate in passato, raggruppate in sei aree tematiche: il quadro di bilancio dell’UE, i quadri di bilancio nazionali, la titolarità nazionale, la trasparenza e la discrezionalità, il rispetto della normativa, la complessità e le sovrapposizioni.

L’analisi, che non è una relazione di audit, esamina le sfide e i rischi principali delle proposte, con l’obiettivo di contribuire al dibattito per un quadro di governance economica più solido per l’UE.

Il Membro della Corte responsabile per questa analisi è François-Roger Cazala.

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