Agenzia nr. 2061 – I lavori della V Commissione del presidente Campo

 
ANNO XX
Numero 2061
13/11/2023
Pubblicato in Bari

Direttore Responsabile: Laura Sutto
Redazione: Via Capruzzi, 204 – 70124 Bari – Tel 080.540.23.66 – Fax 080.541.40.64
Posta Elettronica: ufficiostampa@consiglio.puglia.it – Sito Web: http://www.consiglio.puglia.it

Iscritto al Registro Pubblico della Stampa del Tribunale di Bari in data 25/02/2003


I lavori della V Commissione del presidente Campo

La Regione Puglia, come è noto, si è dotata nel 2020, di una legge per la promozione della mobilità condivisa e sostenibile nei Comuni pugliesi. Il presidente della V Commissione, Paolo Campo ha calendarizzato una audizione per fare il punto della situazione sull’ applicazione della suddetta legge, con particolare riferimento alla mobilità condivisa (car sharing) e sullo stato di adeguamento da parte dei Comuni, degli strumenti urbanistici e di programmazione.

Il dato che emerge non è molto confortante. Il livello di reattività dei Comuni è piuttosto basso soprattutto per quello che riguarda gli interventi per la mobilità condivisa.

Non esistono dati forniti direttamente dalle società che gestiscono il car sharing e solo 12 sono i Comuni che hanno risposto alle sollecitazioni della Regione, ma nessuno di fatto ha attivato interventi in questa direzione, soprattutto nel campo della mobilità elettrica.

La transizione ecologica fa fatica a decollare e l’obiettivo del 2035 sembra lontano e complesso da realizzare.

Campo ha sottolineato che la Regione, nel settore della mobilità, con questa legge si pone importanti obiettivi,  quali:  ridurre le emissioni nocive in atmosfera;  diversificare le fonti di approvvigionamento energetico;  contrastare il riscaldamento globale prodotto dall’uso di combustibili fossili;  promuovere forme innovative, flessibili e sostenibili di mobilità alternative all’auto privata.

I comuni con popolazione superiore a 30 mila abitanti, in sede di formazione degli strumenti urbanistici generali e di programmazione territoriale o di revisione di quelli vigenti, dovrebbero prevedere che almeno il 3 per cento dell’intera superficie delle aree a parcheggio pubblico sia destinata all’installazione di impianti di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica ad uso collettivo (car sharing elettrico), da dislocarsi preferibilmente nelle aree a parcheggio pubblico situate in prossimità di attività commerciali, terziarie, produttive, turistiche e interessate dalla presenza di punti di scambio intermodale.

Un obiettivo al momento ancora lontano da realizzare.

Su richiesta del consigliere Fabiano Amati la V Commissione ha affrontato il tema del depuratore di Locorotondo e del programma di recapito finale a Fasano.

Per Amati si tratta di una ottima idea però a due condizioni ecologiche: “la prima, irrinunciabile, la previsione di una centrale idroelettrica al salto di Laureto per alimentare gratuitamente la pubblica illuminazione di Fasano e la seconda, il transito di reflui affinati per distribuirli lungo il percorso e ridurre l’uso di acqua potabile. Su quest’ultima condizione emerge, ovviamente, la decisione di non eliminare il depuratore di Carovigno e ottenere dal programma il risultato – già di per sé straordinario – della dismissione del recapito nel sottosuolo”.

Questo progetto riguarda la connessione del sistema fognario-depurativo di Locorotondo al sistema di depurazione, riuso e potabilizzazione di Fasano, che ha nel lago Forcatella – invaso artificiale di 5 milioni di litri, al servizio di una rete d’irrigazione allo stato di 30 chilometri – il suo approdo di straordinaria avanguardia.

Le ipotesi messe in campo dal presidente Amati saranno oggetto di valutazione da parte di Aqp e AIp presenti in audizione nella V Commissione di Campo.

Un cambiamento più green, che se realizzato a condizioni favorevoli sia per Locorotondo che per il Comune di Fasano, “porterà non solo un miglioramento da un punto di vista olfattivo agli abitanti di Locorotondo (l’attuale depuratore, da tempo, è una spina nel fianco per gli abitanti a causa degli odori insopportabili, soprattutto nel periodo estivo), ma anche su due segmenti tecnologici, come spiega Amati, con ”la realizzazione di una centrale idroelettrica sul notevole salto geologico di Laureto, per non buttare energia e per alimentare gratuitamente – in tutto o in parte – la pubblica illuminazione di Fasano e la possibilità di far partire i reflui di Locorotondo nella condizione affinata, così da poterli utilizzare lungo il percorso – penso per esempio allo Zoosafari di Fasano – e porre in essere la buona pratica del riuso”.

ARTICOLI RECENTI
Video