da Pictet WM – Indice dei prezzi al consumo USA: una perdita al ribasso sostiene il mantenimento dei tassi di riferimento

Buongiorno,

Inviamo di seguito il commento “Indice dei prezzi al consumo USA: una perdita al ribasso sostiene il mantenimento dei tassi di riferimento”, a cura di Xiao Cui, Senior Economist di Pictet Wealth Management, sull’indice dei prezzi al consumo USA.

 

Restiamo a disposizione.

Un caro saluto,

Lucrezia Pisani

+ 39 347 673 2479

 

Indice dei prezzi al consumo USA: una perdita al ribasso sostiene il mantenimento dei tassi di riferimento 

L’indice dei prezzi al consumo (IPC) core è risultato più debole rispetto alle aspettative del consenso, con un aumento dello 0,227% al mese (consenso: 0,3%), un passo indietro rispetto allo 0,32% del mese scorso; la lettura a/a è scesa ulteriormente al 4,0% dal 4,1%. L’inflazione core è nella giusta direzione, poiché il tasso di crescita annualizzato a 3 mesi è ancora più basso, al 3,4%.

 

Il rapporto di ieri è un altro passo nella giusta direzione nella lotta all’inflazione della Fed e dovrebbe essere una notizia positiva per il FOMC. Prima della riunione di dicembre ci sarà un altro rapporto sull’IPC e sull’occupazione, ma la sorpresa al ribasso di ieri dovrebbe ridurre ulteriormente la probabilità di un altro rialzo a breve termine.

 

L’orientamento di policy rimane inclinato verso il lato dei falchi, dato che la crescita si dimostra resistente e l’inflazione si mantiene al di sopra dell’obiettivo, ma un altro paio di notizie come quella di ieri, combinate con un mercato del lavoro in rallentamento, sposterebbero rapidamente la narrazione da quanto tempo mantenere i tassi a quanto presto tagliarli. Con la moderazione dell’aumento dei posti di lavoro e i prossimi venti contrari nell’economia continuiamo a prevedere che il rialzo dei tassi di luglio sia l’ultimo di questo ciclo di restringimento. È probabile che i tassi rimangano elevati per un po’ prima che la Fed inizi a tagliare verso la metà del 2024.

 

Guardando ai dettagli, l’attuale disinflazione continua a essere guidata principalmente dai beni e dagli alloggi, ma anche l’inflazione dei servizi supercore ha rallentato. I prezzi dei beni core sono scesi dello 0,1% al mese, poiché i prezzi dei veicoli usati hanno continuato a diminuire (anche se a un ritmo più lento). L’inflazione degli alloggi ha subito una brusca decelerazione dopo l’inaspettata impennata del mese scorso, con un rallentamento della crescita sia dei canoni di locazione che degli affitti equivalenti dei proprietari.

 

L’inflazione dei servizi supercore (servizi core escluse le abitazioni), l’indicatore preferito dalla Fed per misurare le pressioni inflazionistiche sottostanti, è rallentata allo 0,2% dopo essere salita ai massimi di un anno il mese scorso. Il calo dei prezzi nelle categorie dei viaggi (hotel, biglietti aerei, noleggio auto, ecc.) ha contribuito alla decelerazione. Anche gli altri servizi personali ad alta intensità di lavoro hanno subito un rallentamento. D’altro canto, grazie alle modifiche apportate alla misurazione dei prezzi delle assicurazioni, l’assicurazione sanitaria è passata da un freno a un piccolo impulso all’IPC e dovrebbe rimanere positiva per i prossimi sei mesi.  

 

Anche l’inflazione complessiva è risultata più debole del previsto, con un aumento dello 0,045% a marzo (consenso: 0,1%), mentre la lettura a/a è scesa al 3,2% dal 3,7%. I prezzi dell’energia sono diminuiti a causa della benzina. L’inflazione alimentare è aumentata dello 0,3% e la lettura a/a continua a scendere.

 

ENGLISH VERSION

US CPI – Downside miss supports policy rate on hold 

Core CPI came in weaker than consensus expectation, increasing 0.227% MoM (consensus: 0.3%). This is a step down from its 0.32% MoM print last month. The YoY reading fell further to 4.0% from 4.1%. Core inflation is headed in the right direction, as the 3m annualized growth rate is even lower at 3.4%.

 

Yesterday’s report is another step in the right direction in the Fed’s inflation fight, and should be welcome news for the FOMC. There will be another CPI and employment report before the December FOMC meeting, but yesterday’s downside surprise should further reduce the probability of another hike near term.

 

Policy bias remains tilted to the hawkish side as growth proves resilient and inflation stays above target, but a couple more prints like today’s, combined with a slowing labor market, would quickly shift the narrative from how long to hold to how soon to cut. With moderating job gains and upcoming headwinds in the economy, we continue to expect the July rate hike marked the last one this tightening cycle. Rates are likely to stay elevated for a while before the Fed starts cutting towards the middle of 2024.

 

Looking at the details, current disinflation continues to be driven primarily by goods and housing, but supercore services inflation slowed as well. Core goods prices fell 0.1%MoM as used vehicle prices continued to decline (albeit at a slower rate). Shelter inflation decelerated sharply after an unexpected bump last month, with both rent and owners’ equivalent rent growth decelerating.

 

Supercore services inflation (core services ex housing), the Fed’s preferred gauge of underlying inflation pressures, slowed to 0.2% after rising to a one-year high last month. Price decline across travel categories (hotels, airfare, car rental, etc.) helped drive the deceleration. There was also a slowdown in other labor-intensive personal services. On the other hand, due to changes in measuring insurance prices health insurance swung from a drag to a small boost to CPI, and should remain positive for the next six months.  

 

Headline inflation also came in weaker than expected, rising 0.045% MoM (consensus: 0.1%) and the YoY reading fell to 3.2% from 3.7%. Energy prices declined due to gasoline. Food inflation rose 0.3% and the YoY reading continues to fall.

 

 

Chart 1: Both headline and core CPI continued their downtrend

 

 

 

Chart 2: Core CPI inflation breakdown

 

 

Chart 3: Core CPI inflation breakdown, YoY%

 

 

Chart 4: Core goods prices stabilizing outside of used vehicles

 

 

 

Chart 5: Shelter inflation breakdown – further slowdown

 

 

Chart 6: Health insurance went from a drag to a boost, and is likely to stay positive in the next six months

 

 

Chart 7: Food and energy CPI inflation

 

 

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