CS_Meteo e agricoltura: innovare per mitigare gli effetti del cambiamento climatico

METEO E AGRICOLTURA: INNOVARE PER MITIGARE GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO

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Al Festivalmeteorologia di Rovereto, un focus su come impattano gli effetti climatici sul settore agricolo e sulle innovazioni tecnologiche adottate dal comparto primario per ovviarne gli effetti. A Trentino Sviluppo il convegno promosso da Agriduemila Hub Innovation, Co.Di.Pr.A. Trento – Consorzio Difesa Produttori Agricoli, in collaborazione con Condifesa di Bolzano, Asnacodi Italia e il supporto di Trentino Sviluppo.

ROVERETO (TN), 18 novembre 2023 – È uno dei settori economici che più dipendono dal meteo e dove, inevitabilmente, più impattano, in modo diretto e indiretto, i cambiamenti climatici. Da qui l’importanza di individuare e adottare azioni per aumentare la resilienza, la capacità di adattamento e mitigazione dei sistemi agricoli. Se n’è dibattuto questa mattina a Rovereto, in provincia di Trento, al Polo Tecnologico di Trentino Sviluppo, durante il convegno promosso da Agriduemila Hub Innovation, Co.Di.Pr.A. Trento – Consorzio Difesa Produttori Agricoli, in collaborazione con Condifesa di Bolzano, Asnacodi Italia e il supporto di Trentino Sviluppo. La cornice è quella dell’edizione 2023 del Festivalmeteorologia che dal 16 novembre 2023 ha portato l’attenzione su un tema che è centrale per l’economia e la vita quotidiana di ognuno di noi.

L’agricoltura ,si diceva, come altri settori economici, risente degli effetti dei fenomeni atmosferici, dell’andamento meteorologico e della variabilità climatica. Un impatto che pesa per decine di milioni di euro ogni anno sulle produzioni agricole. “Non è più una questione di danni saltuari, come accadeva 15 o 20 anni fa – evidenzia infatti Lorenzo Belcapo, responsabile nazionale dell’Area Tecnica di Coldiretti –. Il settore agricolo si sta preparando, e sta investendo in nuove tecnologie. Solo l’adozione di nuovi sistemi anche di monitoraggio del territorio ci permetterà di combattere quello che è ormai un fenomeno che, ogni anno e in tutte le stagioni, incide pesantemente su tutte le nostre produzioni. Bisogna, quindi, fare in modo che le aziende possano investire, anche con aiuti e politiche mirate da parte della pubblica amministrazione, per adottare nuovi strumenti”.

Innovazioni tecnologiche che possono contribuire a mettere in campo azioni proattive in molti ambiti del cambiamento climatico, dall’uso delle risorse idriche alla prevenzione di temperature critiche. “Per riuscire ad aumentare la resilienza e la sostenibilità delle imprese – aggiunge infatti Andrea Berti, direttore di Asnacodi Italia e amministratore delegato di Agriduemila Hub Innovation – è necessario innanzitutto conoscere: conoscere serve a sviluppare tutti quei sistemi tecnologici, di lettura satellitare, lettura radar, analisi del dato che sappiano dare un valore economico, un valore di consulenza di quel dato alfine di impostare una strategia”. Una strategia, evidenzia Berti, che nasce da un mix di azioni in risposta a problemi complessi perché, sottolinea ancora, “non esiste una soluzione unica e semplice”. “L’impresa deve sicuramente utilizzare la tecnologia per sviluppare sistemi di difesa attiva quali sistemi di risparmio d’acqua e di irrigazione intelligente, promuovere scelte varietali che siano resistenti al clima e investigare sulla vocazionalità territoriale – conclude Berti -. È necessario avere un approccio aperto, intelligente e di sfida”.

Un atteggiamento questo che il Gruppo B.F. spa ha fatto proprio. Nata intorno a Bonifiche Ferraresi spa, la società agricola, con i suoi 7.750 ettari, è la più grande azienda agricola italiana per Superficie Agricola Utilizzata (SAU). Una realtà che oggi gestisce produzioni aziendali orientate al consumatore presidiando tutta la filiera agricola, industriale e distributiva e che ha come obiettivo ambizioso di rinnovare e valorizzare l’agricoltura dal seme allo scaffale. “Sviluppiamo diverse attività – illustra Francesco Pugliese, responsabile ricerca e sviluppo di B.F. Spa – grazie alle varie società del gruppo per quanto riguarda modelli che proviamo a mettere a terra dal punto divista dell’individuazione dei rischi climatici oppure delle previsioni di resa delle colture in modo tale da essere un supporto sia per il mondo agricolo, quindi per le aziende agricole, sia per le istituzioni ma anche, per esempio per le banche e le assicurazioni. Accompagniamo tutte le fasi dei cicli produttivi a partire dalla terra e quindi dalla capacità di produrre nel suolo”. Il gruppo, ad esempio, sta portando avanti importanti investimenti per quanto riguarda il settore dei data science. “Ci siamo molto concentrati in questi ultimi anni a utilizzare i dati satellitari, ma anche i dati prossimali e il data fusion. Ciò ci permette di dare degli output di supporto sia alle pratiche agricole e agli altri mondi che sono portatori di interesse del settore primario agricolo ma anche poi di trasformazione e distribuzione anche in termini di tracciabilità e di capacità di monitorare lo stato delle colture in tutta il loro ciclo vita”.

Nemmeno il settore agricolo trentino sta a guardare, ma si sta attrezzando per affrontare in modo efficiente gli effetti del cambiamento climatico: gli investimenti programmati riguardano da un lato l’utilizzo e la gestione della risorsa idrica e dall’altro azioni finalizzate ad accrescere la sostenibilità. “L’acqua è evidentemente un elemento importantissimo sia nell’ambito della coltivazione ma anche nell’ambito della protezione dal rischio gelata – afferma Marica Sartori, direttrice di Co.Di.Pr.A Trento -. Quindi, ogni investimento che riguardi la risorsa idrica per noi è fondamentale anche in un’ottica di sostenibilità dei nostri strumenti. Già nel 2017 Co.Di.Pr.A. aveva avviato, insieme a tanti altri partner, un Pei, un partenariato europeo per l’innovazione che aveva proprio come oggetto la multidisciplinarità dell’acqua partendo proprio dal presupposto che l’acqua è una risorsa fondamentale che va gestita in maniera efficiente. La tecnologia sappiamo che oggi ha fatto passi da gigante e ci può consentire, con un utilizzo efficiente dell’acqua, di avere coltivazioni anche di miglior qualità”. La parola d’ordine rimane quindi sostenibilità. “Dobbiamo creare modelli sostenibili – conclude Sartori – e su questo Co.Di.Pr.A. punta in maniera forte. La ricerca, l’innovazione, l’utilizzo spinto dei dati ci può consentire di effettuare verifiche sulla vocazionalità dei terreni per capire quali siano le produzioni migliori rispetto a un determinato sito o una determinata situazione. Oggi abbiamo la possibilità di efficientare e di avere quindi modelli che ci dicano quali sono le produzioni che resistono meglio in quei determinati territori. Ciò crea sostenibilità anche sui nostri strumenti assicurativi e di gestione del rischio”.

Il programma della mattinata del Festival si è aperto con un tour al Palazzetto dello Sport alla scoperta delle più recenti novità dedicate al mondo dell’agro-meteorologia. L’evento si è poi sdoppiato. Al Palazzetto, un’intera sessione ha proposto una panoramica su tutte le opportunità formative e i percorsi di Laurea in ambito meteorologico offerti dalle Università italiane, mentre al Polo Tecnologico di Trentino Sviluppo si è tenuto il convegno che ha indagato le rivoluzioni che stanno coinvolgendo il settore assicurativo e della gestione del rischio in ambito agricolo, le opportunità offerte dal PNRR per l’innovazione tecnologica e le prospettive di evoluzione sul tema della sostenibilità.

Nel pomeriggio al Palazzetto dello Sport, infine, si è affrontata l’ultima sessione del Festival dal titolo “La meteorologia e i cittadini: comunicazione, partecipazione e sinergie”. I temi sono stati la rete meteo-climatica Meteonetwork, i migranti climatici nella metromontagna padana, il progetto europeo I-CHANGE e come i cittadini diventano protagonisti dell’adattamento e della mitigazione al cambiamento climatico

FOTO METEO E AGRICOLTURA  18 NOVEMBRE 2023

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VIDEO METEO E AGRICOLTURA 18 NOVEMBRE 2023

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