I cento anni dalla nascita di Don Milani sono stati ricordati nell’Agorà del Consiglio regionale della Puglia con una manifestazione organizzata dalle scuole di primo e secondo grado di Bari e Foggia dell’Istituto Preziosissimo Sangue, in collaborazione con il Consiglio regionale . Ospite d’eccezione, in collegamento video , il cardinale Matteo Zuppi, presidente Cei, che ha voluto riservare un po’ del suo tempo per salutare i ragazzi intervenuti con le docenti e che hanno lavorato, durante il mese di novembre, sulla centralità della scuola nel pensiero e nella vita del sacerdote fiorentino. Una scuola fatta non di nozioni semplicemente incamerate, ma di verità quotidiane apprese , comprese e rielaborate nel percorso progressivo di una “scuola” che fa propria ogni più piccola esperienza della nostra vita. Così, il pensiero che il cardinale Zuppi ha voluto affidare ai ragazzi è stato dedicato a tutti quei loro coetanei che per necessità o per scelta si sono allontanati dalla scuola, allontanandosi così anche dalla capacità di crescere nel valore dell’istruzione condivisa. L’evento, introdotto dal Segretario Generale del Consiglio, Domenica Gattulli, che ha tra l’altro comunicato il saluto della Presidente, ha dato spazio agli elaborati prodotti in condivisione dai ragazzi, ma anche agli interventi di P. Luigi Gaetani, presidente nazionale della Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori; del prof. Nicola Grasso che si è soffermato sulle intuizioni di Don Milani che ritroviamo quali elementi fondamentali della nostra Costituzione; della prof. Francesca Palamà, dirigente scolastico della scuola secondaria di I grado Preziosissimo Sangue. Ne è emerso il Don Milani che sognava di poter dare a tutti i ragazzi la stessa linea di partenza e le stesse capacità di affrontare gli ostacoli, indipendentemente dal ceto e dal censo delle famiglie di provenienza, in quell’epoca del primissimo dopoguerra in cui dare a tutti la stessa capacità di parlare, leggere ed esprimersi, significava non accettare supinamente lo stato delle cose, ma lottare per fare degli Italiani un popolo, della comunità una nazione. Così lo Spirito di quest’uomo che contro il parere della sua famiglia di origini istraelite, aveva chiesto il battesimo ed indossato l’abito talare- combattendo ogni giorno contro il pensiero unico del tempo- si è levato nell’Agorà del Consiglio regionale della Puglia e, almeno per un po’, ha sorriso.
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