Agenzia nr. 2257 – V Commissione, le audizioni richieste da Caracciolo e Ventola. Dragaggio del Porto di Barletta ed elettrificazione Barletta, Canosa, Minervino, Spinazzola

 
ANNO XX
Numero 2257
30/11/2023
Pubblicato in Bari

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V Commissione, le audizioni richieste da Caracciolo e Ventola. Dragaggio del Porto di Barletta ed elettrificazione Barletta, Canosa, Minervino, Spinazzola

Lo stato dell’arte del progetto relativo ai lavori di dragaggio nel porto Barletta è il tema dell’audizione richiesta dal presidente del PD Filippo Caracciolo, nell’ambito dei lavori della V Commissione presieduta da Paolo Campo.

“Ancora ritardi, l’Autorità portuale ci spieghi perché”, questa la domanda che Caracciolo ha rivolto all’Autorità portuale.

 “Dopo un lungo e farraginoso iter burocratico conclusosi nello scorso gennaio – ha spiegato Caracciolo – la strada sembrava in discesa. Avevamo avuto dall’Autorità portuale garanzie circa l’avvio di un’opera finanziata dalla Regione Puglia con ben 6 milioni di euro e fondamentale per l’economia dell’intero territorio. Eppure, dopo la conclusione sia della stagione balneare (durante la quale non si possono effettuare lavori) che della fase di bonifica bellica, non si hanno notizie su quando ci sarà il via alle opere di dragaggio vero e proprio”.

“Quella del dragaggio – ha continuato il presidente del PD – è un’opera attesa da lungo tempo e indispensabile per il vero lo sviluppo del porto di Barletta che, una volta terminati i lavori, sarà in grado di ospitare imbarcazioni fino a diecimila tonnellate diventando infrastruttura vitale per l’economia cittadina, provinciale e dell’intera Puglia”. 

Il rappresentante dell’Autorità portuale ha annunciato che la prima fase può partire subito, quella per intenderci che riguarda il sedimento non contaminato. Per l’altra i tempi sono ancora un po’ incerti, soprattutto relativamente al sito. Se non andasse in porto l’ipotesi Taranto, sarà necessario un B.

Caracciolo ha ribadito le sue preoccupazioni e la speranza che si possa realizzare presto questa opera importante per il territorio.

Elettrificazione della tratta ferroviaria Barletta-Canosa-Minervino-Spinazzola

È il presidente del Gruppo Fratelli d’Italia, Francesco Ventola ad aver sollecitato una audizione in V Commissione anche alla luce della Conferenza di Servizi, del 4 agosto scorso, che ha approvato il progetto definitivo della elettrificazione e potenziamento della linea ferroviaria Barletta-Canosa di Puglia e della Nuova Fermata Ospedale.

“Un progetto, quello della elettrificazione completa di questa linea ferroviaria di vitale importanza per i territori interessati – ha spiegato Ventola – anche in funzione della valorizzazione dei sistemi produttivi locali e il completamento delle strutture collegate al Porto di Barletta”.
 

Infatti la tratta aprirebbe una via ferroviaria al mare per le aree interne ricomprese tra il territorio murgiano e la Basilicata, strappandole all’isolamento e sarebbe fondamentale per arginare lo spopolamento e rafforzare altresì l’incremento turistico anche in vista del collegamento del sito di Canne della Battaglia con le aree archeologiche di Minervino Murge e Spinazzola, con le sue suggestive Cave di Bauxite nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, ma soprattutto avere una strada ferrata per le merci.
 

Per le comunità interessate, i cui rappresentanti erano presenti in audizione, come per tutto il resto del comprensorio Nord-Barese, quello delle infrastrutture è un tema assolutamente centrale.
 

L’ingegnere Laghezza di Rfi (rete ferroviaria) ha spiegato che il progetto di elettrificazione comprende tutta una serie di altri interventi di ammodernamento e potenziamento del territorio. Un miglioramento sotto il profilo della qualità del trasporto integrato e sostenibile. Un alzamento degli standard di qualità, come per esempio la piena accessibilità con l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Un primo step è previsto per 2025 e in tal senso l’assessore ai trasporti Maurodinoia ha sottolineato che cercherà di accogliere tutte le istanze del territorio rappresentate in Commissione, “studiando soluzioni compatibili per eliminare disagi, sempre con l’occhio attento ad una mobilità moderna, sicura, che guardi alla sostenibilità ambientale”.

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