CS – Ghirri, Vaccari, Barbieri, Spranzi: a Soliera in mostra la grande fotografia italiana degli anni ’80 e ’90. Sabato visita guidata gratuita

Se non riesci a visualizzare questo messaggio clicca qui

Ghirri, Vaccari, Barbieri, Spranzi: a Soliera in mostra la grande fotografia italiana degli anni ’80 e ’90. Sabato visita guidata gratuita
Ghirri, Vaccari, Barbieri, Spranzi: a Soliera in mostra la   grande fotografia italiana degli anni '80 e '90. Sabato visita guidata gratuita
Da Luigi Ghirri a Marina Ballo Charmet, da Franco Vaccari a Paola di Bello, da Olivo Barbieri a Guido Guidi, da Gabriele Basilico ad Alessandra Spranzi, da Mario Cresci a Silvio Wolf. Sono solo alcuni degli artisti le cui opere sono raccolte nella mostra gratuita “Il linguaggio delle immagini”, a rappresentare un periodo storico carico di trasformazioni tecnologiche e formali. Fino al 7 gennaio al Castello Campori di Soliera (MO); sabato 16 dicembre visita guidata

La fotografia è un mezzo profondamente influenzato dallo sviluppo tecnologico. Il periodo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta ha impresso una forte accelerazione da un punto di vista tecnico, prima con la diffusione di computer e internet e poi del supporto digitale. Ma sono anche anni durante i quali ci si è dovuti confrontare da un lato con l’eredità culturale di Luigi Ghirri – scomparso nel 1992 – e dall’altro con esperienze di pratica e di ricerca oltre confine, iniziate già dalla fine degli anni Ottanta.
A questo periodo e agli artisti più significativi è dedicata la mostra “Il linguaggio delle immagini. Fotografia in Italia tra gli anni ’80 e ’90” a cura di Marcella Manni e promossa dal Comune di Soliera e dalla Fondazione Campori, impegnata ad indagare le forme espressive della contemporaneità. Sabato 16 dicembre alle ore 17 è in programma una visita guidata a partecipazione gratuita per l’esposizione, allestita presso il Castello Campori di Soliera (MO), fino a domenica 7 gennaio e a ingresso libero.
 
Sperimentazione, individuazione di un linguaggio personale, militanza politica e attivismo: la ricerca artistica di quegli anni conserva la spinta, mai esaurita, delle esperienze concettuali e anticipa, impiegando le evoluzioni tecnologiche, molta della ricerca attuale, soprattutto sul piano teorico. Figura umana e paesaggio restano i soggetti della rappresentazione, la nozione di oggettività lascia ora spazio a quello dell’esperienza e della distanza verso l’uso descrittivo della fotografia, per un impiego funzionale e non meramente esibito di competenze tecniche. Ogni artista interpreta in modo coerente e personale la ricerca: l’accostamento delle opere in mostra – libero da un criterio cronologico – consente di leggere questo passaggio da diversi punti di vista. 
 
“Questo progetto di mostra esplora “Il linguaggio delle immagini” con riferimento a un arco temporale preciso – spiega la curatrice Marcella Manni – e si pone l’obiettivo, certo non esaustivo quanto di prelievo, quasi di ‘carotaggio’, di raccogliere, presentare e mettere a confronto opere e autori che in quegli anni hanno affrontato con la loro ricerca, le sfide dell’avanzamento tecnologico e allo stesso tempo affinato e precisato un proprio linguaggio, estetico e formale”.
 
In mostra sono presenti gli artisti: Andrea Abati, Marina Ballo Charmet, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vanessa Beecroft, Carlo Benvenuto, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Vittore Fossati, Alberto Garutti, Piero Gemelli, Luigi Ghirri, Paolo Gioli, Guido Guidi, Marzia Migliora, Paolo Mussat Sartor, Occhiomagico, Cristina Omenetto, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Marco Signorini, Alessandra Spranzi, Alessandra Tesi, Franco Vaccari, Silvio Wolf, Michele Zaza.
Gli autori sono scelti indipendentemente dal criterio anagrafico, ma concentrando l’attenzione sulle opere; con questo stesso approccio si sono scelti autori che in quegli anni operavano con una pluralità di linguaggi.
Le opere in mostra provengono da importanti collezioni, tra cui il Museo di Fotografia di Cinisello Balsamo e la Fototeca della Biblioteca Panizzi, di Reggio Emilia, oltre a gallerie e collezioni private, così da ricercare approcci e una tendenza del collezionismo come forma non solo di conservazione, ma anche di divulgazione dell’arte contemporanea. Analizzare quali autori e quali opere si rintracciano nelle collezioni pubbliche e private contribuisce a fornire una lettura storica trasversale delle esperienze, spesso di singoli e non di scuola, delle linee di ricerca e interesse degli autori.
 
La mostra è promossa dal Comune di Soliera e dalla Fondazione Campori, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, il contributo di Le Gallerie, Banca Generali Private – Marco Ferrari Private Banker, Granarolo.
 
Sono a disposizione numerose immagini delle opere ad alta definizione a questo link: 
 

Orari:
Sabato e domenica ore 09.30-13.00 e 15.00-19.30.
24 dicembre, 31 dicembre ore 09.30-13.00.
Ingresso gratuito.
 

Ufficio stampa MediaMente

Silvia Gibellini 339.8850143

ARTICOLI RECENTI
Video