Agenzia nr. 61 – II e V Commissione consiliare in seduta congiunta. Riparte con le audizioni il cammino della PdL Amati e altri sulla gestione dell’acqua pubblica

 
ANNO XXI
Numero 61
10/01/2024
Pubblicato in Bari

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II e V Commissione consiliare in seduta congiunta. Riparte con le audizioni il cammino della PdL Amati e altri sulla gestione dell’acqua pubblica

Ha preso il via, con le audizioni dei vertici di AQP, AIP e del Segretario Generale della Presidenza della Giunta, a cui si è aggiunta l’organizzazione sindacale che ne aveva fatto richiesta (USB), la seduta congiunta delle Commissioni consiliari II e V, chiamate ad esaminare, in sede referente, la Proposta di Legge di cui è primo firmatario il Consigliere Amati, concernente la costituzione del Comitato per il controllo di Acquedotto Pugliese S.p.A. (AQP) e la gestione in house del servizio idrico integrato. I lavori sono stati coordinati dal presidente della II Commissione, Antonio Tutolo.

Il primo firmatario della pdl, Fabiano Amati, ha subito posto la questione delle tempistiche di approvazione della legge che, procedendo in maniera rigorosa e con tempi stretti, riuscirebbero a scongiurare il rischio di una gestione privata entro il 1 gennaio 2026: “Una calendarizzazione precisa – ha detto Amati –  consentirebbe la promulgazione della legge entro il 29 febbraio, e permetterebbe un iter sereno, con i 60 giorni per le eventuali osservazioni che giungessero dal Governo nazionale, lasciandoci un margine per le modifiche possibili”.

“L’AIP deve scegliere tra le tre forme possibili di affidamento – ha spiegato l’AD dell’AIP, Cosimo Ingrosso, – ed ha iniziato a fare le proprie valutazioni. Nella seduta del 22 dicembre scorso, è stata approvata un’analisi di contesto da parte del Direttivo, in cui si è evidenziato il risultato che nel 50 % +1 dei casi di servizio integrato, in Italia, gli affidamenti sono stati fatti a società in house. A giugno, saremo in grado di prendere una decisione”.

“Già con la Delibera di Giunta 607 del maggio 2023 –  ha chiarito Roberto Venneri, segretario generale della Giunta, intervenuto per conto del Governo regionale – la Regione ha palesato l’indirizzo di una soluzione in house, scorporando, ad esempio, il servizio del compostaggio ed introducendo multi-utility che alleggeriscano alcuni costi. Un provvedimento normativo rafforzerebbe quindi le modalità di esercizio e di controllo dell’acqua pubblica, com’è intento del Governo regionale”.

“Entro giugno prossimo – gli ha fatto eco il presidente di AQP, Domenico Laforgia – l’Autorità Idrica Pugliese potrà essere nelle condizioni di scegliere la forma di affidamento di un servizio, il cui volume ammonta a circa 20 miliardi di euro, per trent’anni di durata. Sarebbe auspicabile che ci fosse un’azione di incoraggiamento nei confronti dei Comuni per la partecipazione alla gestione dell’acqua pubblica. Ci va benissimo una legge che invogli (e non costringa) i Comuni a partecipare all’azionariato di AQP e sarebbe bene che la maggioranza dei comuni si pronunci entro il 30 giugno. La Regione potrà sicuramente cedere le sue quote gratuitamente, perché esiste un precedente, verificatosi in Sardegna con la società Abbanoa”.

A seguito dell’intervento dell’ex rettore di Unisalento, Amati ha evidenziato la facoltà di cessione gratuita delle quote ai comuni, come chiarito da Laforgia: “Sono persuaso sulla necessità di un intervento normativo perché, in una gara del genere, con interessi giganteschi, è molto più semplice impugnare l’atto amministrativo da chi ne avrebbe da ridire. Rafforzare è assoggettare eventuali rimostranze ad un processo abbastanza più complesso che, dopo l’approvazione di una legge, richiederebbe, per la sua disarticolazione, il giudice di merito della Corte Costituzionale. Siccome abbiamo intenzione di proteggere l’affidamento in house, la norma è assolutamente indispensabile”.

Al termine della seduta, il presidente Tutolo ha rinviato i lavori alla settimana successiva, nella giornata di mercoledì 17 gennaio.

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