da Pictet WM – BCE: Lagarde lascia la porta socchiusa a un possibile taglio dei tassi prima dell’estate

Buon pomeriggio,

 

inviamo di seguito il commento “BCE: Lagarde lascia la porta socchiusa a un possibile taglio dei tassi prima dell’estate”, a cura di Nadia Gharbi, Senior Economist di Pictet Wealth Management.

Restiamo a disposizione.

 

Un caro saluto,

Carla Parisi

+39 3395796751

 

BCE: Lagarde lascia la porta socchiusa a un possibile taglio dei tassi prima dell’estate   

  • Come atteso, nella riunione di politica monetaria di oggi la Banca Centrale Europea (BCE) è rimasta in attesa. La conferenza stampa della BCE non ha riservato sorprese rilevanti ma, a margine, la nostra impressione è che sia aumentata la probabilità di un taglio dei tassi prima dell’estate.
  • Oggi l’attenzione si è concentrata sulla valutazione aggiornata della BCE sulla crescita e sull’inflazione rispetto all’ultima riunione di dicembre. Durante la conferenza stampa la presidente Christine Lagarde ha sottolineato che “le informazioni in arrivo hanno ampiamente confermato la precedente valutazione della BCE sulle prospettive di inflazione a medio termine“. Nel complesso, le notizie incoraggianti sul fronte dell’inflazione superano i rischi di rialzo. Anche l’enfasi sulle “pressioni interne sui prezzi” è stata leggermente ridotta.
  • Per quanto riguarda la tempistica dei tagli dei tassi, Lagarde ha affermato che il consenso all’interno della BCE era che “fosse prematuro parlare di tagli“, ma avrebbe potuto opporsi con più forza ai prezzi di mercato (che scommettevano su più di due tagli dei tassi di 25 punti base entro giugno). Il fatto che abbia deciso di non farlo è di per sé un segnale importante.
  • Ha ribadito che la BCE è per ora in modalità di osservazione dei dati e ha sottolineato l’importanza dell’andamento dei salari per le prospettive dell’inflazione, ma non è sembrata così preoccupata per la crescita dei salari come in passato, notando che indicatori alternativi come quelli della Banca d’Irlanda o degli Indeed Wage Tracker puntavano a una stabilizzazione, se non a un leggero miglioramento del quadro, insieme al calo dei posti di lavoro vacanti.
  • Lagarde ha ricordato che la BCE sta monitorando “con molta attenzione” la situazione nel Mar Rosso e che finora l’impatto degli attacchi alle petroliere è apparso moderato.
  • Il catalizzatore finale potrebbe venire dal rapporto IAPC di gennaio, che sarà pubblicato il 1° febbraio. Un’altra sorpresa al ribasso dell’inflazione core porterebbe a revisioni significative delle proiezioni dello staff della BCE, aumentando ulteriormente la probabilità di un taglio dei tassi ad aprile o a giugno.
  • Nel frattempo, l’inasprimento della politica monetaria continua a trasmettersi “con forza” all’economia reale, come risulta dai dati sull’attività complessiva e, in particolare, sui prestiti bancari. L’indagine sui prestiti bancari di questa settimana ha evidenziato un continuo inasprimento degli standard di credito e la debolezza della domanda di prestiti, sebbene gli indicatori anticipatori siano più incoraggianti.
  • Il nostro scenario di base prevede ancora un primo taglio dei tassi di 25 punti base a giugno, ma riteniamo che la riunione dell’11 aprile sarà molto attenzionata. Ci aspettiamo un tasso di deposito al 3,0% entro la fine dell’anno.

 

ENGLISH VERSION

ECB: Lagarde leaves the door ajar on possible rate cut before summer   

  • As expected, the European Central Bank (ECB) remained on hold at its monetary policy meeting today. There was no major surprise coming from ECB press conference, but on the margins our impression is that the likelihood of a rate cut being delivered before summer has increased.
  • The focus today was on the ECB’s updated assessment of growth and inflation since its last meeting in December. In the event, ECB president Lagarde stressed at the press conference that “the incoming information broadly confirmed ECB’s previous assessment of the medium-term inflation outlook”. On balance, encouraging news on the inflation front outweigh upside risks. The emphasis on “domestic price pressures” was also reduced somewhat.
  • On the timing of rate cuts, Lagarde said that the consensus inside the ECB was that “it was premature to talk about cuts”, but she could have pushed back more strongly against market pricing (betting on more than two 25bp rate cuts by June). That she decided not to is an important signal in itself.
  • She reiterated that the ECB is firmly in data-watching mode for now and highlighted the importance of wage developments for the inflation outlook, but she did not sound as concerned about wage growth as she used to be, noting that alternative indicators such as the Bank of Ireland or Indeed wage trackers were pointing with a stabilisation, if not a slightly improving picture along with declining job vacancies.
  • Lagarde mentioned that the ECB is “very carefully” monitoring the situation in the Red Sea and that so far the impact of attacks on tankers there appeared to be moderate.
  • The final catalyst could come from the January HICP report to be released on 1st February. Another downside surprise to core inflation would lead to significant revisions to ECB staff projections, increasing further the likelihood of a rate cut in April or in June.
  • Meanwhile, tighter monetary policy continues to be transmitted “forcefully” to the real economy as reflected in overall activity data, and bank lending in particular. This week’s Bank Lending Survey showed ongoing tightening in credit standards and weakness in loan demand, although leading indicators were more encouraging.
  • Our baseline scenario still foresees a first rate cut of 25bp in June, but we believe that the 11 April meeting will be a live one. We see the deposit rate at 3.0% by the end of this year.

 

 

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