CS Ultimi giorni in via Margutta per “Nativitag”, la Natività secondo 8 street artist italiani

Comunicato stampa n°2                  Febbraio 2024

La collettiva, che comprende 24 opere, sarà visitabile sino a lunedì 12 febbraio


Ultimi giorni in via Margutta per “Nativitag”, la Natività secondo 8 street artist italiani


Otto grandi nomi della street art italiana sono riusciti a “rieditare” la nascita più importante della Cristianità alla luce (e alle ombre) della società di oggi. Questi gli artisti in mostra: Mr Klevra, Maupal, Elettra Orlandi, Mauro Sgarbi, Darehood, Zoe, Uman e Giusy Guerriero

 

 

LA MOSTRA – Sarà visitabile sino al 12 febbraio, presso il ristorante vegetariano Il Margutta Veggy Food & Art, in via Margutta a Roma, la mostra “Nativitag”, crasi letteraria che unisce il tema della Natività al linguaggio stilistico degli artisti ospitati. L’appuntamento, ideato e organizzato da Tina Vannini e curato da Simona Micheli dell’Associazione culturale Fram!Lab, comprende 24 opere di Mr Klevra, Maupal, Elettra Orlandi, Mauro Sgarbi, Darehood, Zoe, Uman e Giusy Guerriero. Ingresso libero, tutti i giorni dalle 10 alle 23.

 

LE OPERE –  La Natività, in ogni sua forma, è l'espressione più grande della vita, una proiezione di luce nel futuro, una trasformazione del nulla in tutto.  La mostra intende proiettare lo spettatore in una dimensione nuova, poiché ogni artista ha elaborato le proprie opere interpretando questo tema attraverso il proprio pensiero e le proprie emozioni. In base a questa libertà, Mr Klevra raffigura lo sguardo essenziale di una Madonna triste e in apprensione, mentre Maupal la propone armata di bomboletta spray accanto un tag all’insegna della fluidità di genere. La Madonna di Elettra Orlandi, invece, è intenta all’allattamento del nascituro ed è avvolta da un manto blu che si scopre serpente. Poi, se Mauro Sgarbi propone una nascita cosmica, tra costellazioni e galassie, Darehood restringe il raggio d’azione e ci ricorda la guerra tra Israele e Palestina. Tra le opere in mostra, anche i pulcini stilizzati ed enigmatici di Zoe, il ritratto, intenso e quasi apocalittico, della donna con nascituro di Uman e l’attesa essenziale e spoglia di Giusy Guerriero, che ritrae contemporaneamente una donna-contenitore e il bebè-contenuto.

 

 

Ufficio Stampa: Salvo Cagnazzo – Uozzart

 

Salvo Cagnazzo

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