Jacob Allen è un cantautore, produttore e poeta meglio conosciuto come Puma Blue. La morte si annida come una dolce creatura nel cuore di “Holy Waters”, l’attesissimo seguito di In “Praise of Shadows” del 2021, in uscita in autunno via Blue Flowers. Un salto sostanziale nell’arte di Jacob; straordinarie moltitudini di dolore e sollievo sono percorse nella sua scrittura, navigando negli spazi tra dolore ed euforia, e nelle strane sembianze tra solitudine e collettività.
La sua voce è un tessuto vaporoso che si diletta nel linguaggio più brillante, mentre ripercorre ogni sentiero percorso negli anni più duri della sua vita con una sincerità sorprendente, guardando negli occhi iniettati di sangue ogni volto del dolore.
Ispirato ancora da luminari come Jeff Buckley e Björk, per “Holy Waters” è stato più importante l’inspiegabile connubio tra band e produzione dal vivo dei Portishead e il lavoro di improvvisazione di Can e Hendrix. Con Harvey Grant al sassofono, alle tastiere e alla co-produzione, Cameron Dawson al basso, Ellis Dupuy alla batteria e Luke Bower alla chitarra, è ironico che un album che fa i conti con una solitudine totalizzante sia stato costruito su basi di amicizia così solide.