CPI USA sopra le attese: un duro colpo per gli investitori che prevedono un taglio dei tassi già in primavera
A cura di Michele Morra, Portfolio Manager di Moneyfarm
Milano, 13 febbraio 2024 – A gennaio, l’indice dei prezzi al consumo core negli Stati Uniti ha registrato un incremento del 3,9% su base annua, contro il 3,7% previsto, mentre l’inflazione complessiva è scesa dal 3,4% di dicembre al 3,1% di gennaio, contro il 2,9% del consensus. I dati pubblicati oggi sollevano diversi problemi per la Fed, soprattutto se si considera che il CPI core ha messo a segno l’aumento su base mensile più consistente mai registrato dallo scorso maggio (+0,4%).
Ci aspettiamo che la Fed mantenga un atteggiamento prudente, monitorando attentamente i dati per determinare tempistiche ed entità delle future mosse di politica monetaria. La sfida sarà trovare il giusto equilibrio tra la necessità di fronteggiare le pressioni deflazionistiche e quella di fare in modo che le decisioni di politica monetaria siano in linea con il duplice mandato della Fed, che tende alla massima occupazione e alla stabilità dei prezzi.