Energia vegetale per i vostri obiettivi di fitness
Dopo decenni di ricerche che ne sostegno il ruolo come spuntino dai molteplici benefici,
nuovi studi evidenziano le potenzialità delle mandorle nelle strategie di nutrizione sportiva
Milano, 7 marzo – Sebbene lo stereotipo del “palestrato” che mangia solo pollo alla griglia e riso bollito sia duro a morire, c’è un movimento crescente nella nutrizione sportiva che guarda agli alimenti naturali e integrali per migliorare le prestazioni, la fase di recupero e la qualità generale della dieta. Non mancano poi campioni di alto livello, come Lionel Messi, Novak Djokovic, le sorelle Williams e Lewis Hamilton, che hanno persino adottato una dieta a base vegetale.
In questo scenario, e in un anno ricco di eventi sportivi che i tifosi di tutto il mondo attendono con trepidazione, un nuovo interessante studio allarga l’orizzonte sul ruolo che le mandorle possono avere nel sostenere gli atleti, gli sportivi ma anche i principianti nel raggiungere i propri obiettivi di fitness.
Questo nuovo studio[i], pubblicato su Frontiers in Nutrition e finanziato dall’Almond Board of California, ha rilevato che il consumo di mandorle ha ridotto alcune sensazioni di indolenzimento muscolare durante il recupero dall’esercizio fisico, e che ciò si è tradotto in un miglioramento delle prestazioni muscolari durante test di salto verticale.
I partecipanti allo studio, che hanno mangiato 57g di mandorle crude intere al giorno per otto settimane prima dei test, hanno registrato una riduzione di quasi il 25% dell’indolenzimento muscolare durante l’esecuzione di un esercizio di potenza esplosiva nel periodo di recupero cumulativo di 72 ore.
Questi risultati si aggiungono a ricerche precedenti[ii], sostenute dall’Almond Board of California, che hanno dimostrato che uno spuntino a base di mandorle riduceva la sensazione di fatica e tensione, aumentava la forza delle gambe e della schiena durante il recupero e diminuiva i danni muscolari durante il primo giorno di recupero.
David C. Nieman, DrPH, FACSM, Professore e Principal Investigator, Human Performance Laboratory, Appalachian State University, e il suo team volevano verificare se uno spuntino a base di mandorle, rispetto a uno spuntino a base di barrette di cereali ad alto contenuto di carboidrati, avrebbe ridotto l’infiammazione e migliorato il recupero in adulti impegnati in sessioni di 90 minuti di esercizio. Lo studio ha utilizzato un disegno randomizzato a gruppi paralleli, in cui i partecipanti al trattamento hanno mangiato 57g di mandorle al giorno, suddivise tra mattina e pomeriggio, per 4 settimane. I partecipanti al ramo di controllo hanno consumato una barretta di cereali con lo stesso apporto calorico, anch’essa in dosi frazionate.
Al termine delle 4 settimane, i ricercatori hanno valutato le variazioni delle ossilipine plasmatiche, lipidi ossidati bioattivi coinvolti nella risposta infiammatoria post-esercizio, e dei fenoli (antiossidanti vegetali) urinari derivati dall’intestino crasso, delle citochine plasmatiche, dei biomarcatori di danno muscolare, degli stati dell’umore e delle prestazioni di esercizio. I consumatori di mandorle hanno fatto riscontrare, tra l’altro, livelli più bassi di creatina chinasi nel siero, un marcatore del danno muscolare, e livelli più elevati di ossilipine 12,13-DiHOME – che aiuta il muscolo a bruciare più grasso come combustibile durante l’esercizio – e livelli più bassi di ossilipine 9,10-DiHOME – che riduce la funzione muscolare.
“Sebbene lo studio condotto da Nieman abbia coinvolto adulti che non praticano regolarmente esercizio fisico e che dovevano sottoporsi a esercizi di contro resistenza, che causano una maggiore infiammazione a livello muscolare, il consumo di 57g di mandorle ha portato a un miglioramento del recupero post-allenamento, evidenziato non solo in laboratorio – l’effetto antinfiammatorio del consumo di mandorle è stato attribuito alla produzione di ossilipine – ma anche dalla compilazione di un questionario da parte dei partecipanti“, ha commentato il prof. Michelangelo Giampietro, specialista in Medicina dello Sport e in Scienza dell’Alimentazione e professore a contratto della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico dell’Università “Sapienza” di Roma. “Lo studio Witard prende in esame una popolazione ancora meno sportiva e in sovrappeso. Anche in questo caso, il consumo di 57g di mandorle ha determinato una migliore risposta metabolica antinfiammatoria rispetto al gruppo di controllo. Nell’ambito di una dieta bilanciata, è quindi consigliabile a chi pratica attività fisica di acquisire la sana abitudine di consumare mandorle, anche alla luce dei nutrienti, le vitamine, le fibre e i grassi buoni che esse forniscono”.
“Raggiungere i propri obiettivi richiede costanza, dedizione, perseveranza e molta energia per affrontare le sfide quotidiane. Il recupero dall’esercizio fisico è importante e uno spuntino sano come le mandorle può aiutare a raggiungere tutti questi obiettivi, come evidenziato da recenti studi. Grazie alle proteine vegetali, ai grassi sani, alle vitamine del gruppo B, alla vitamina E antiossidante e alle proantocianidine, le mandorle sono il carburante ideale per le nostre sfide sportive e di vita“, ha aggiunto Daniele Garozzo, schermidore olimpionico e medico specializzando in medicina dello sport.
Una porzione da 30g di mandorle fornisce 4g di fibre e 15 nutrienti essenziali, tra cui 81mg di magnesio, 220mg di potassio e 7,7mg di vitamina E, oltre a riboflavina (B2), niacina (B3) e tiamina (B1), che contribuiscono al metabolismo energetico, rendendole uno spuntino energetico ricco di benefici, ideale per promuovere la forma fisica.
Per maggiori informazioni sulle mandorle, ricette e tendenze per fare uno snack salutare: Almonds.it
In allegato il comunicato stampa completo, mentre a questo link alcune immagini.
Restiamo a disposizione per eventuali informazioni.
Grazie mille e buon lavoro,
Marta
Marta Casella
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[i] Witard O, Siegel L, Rooney J, Marjoram L, Mason L, Bowles E, Valente T, Keulen V, Helander C, Rayo V, Hong, MY, Liu C, Hooshmand S, Kern M. Chronic almond nut snacking alleviates perceived muscle soreness following downhill running but does not improve indices of cardiometabolic health in mildly overweight, middle-aged, adults. Frontiers in Nutrition. 2024 January 8: doi: https://doi.org/10.3389/fnut.2023.1298868.
[ii] Nieman, D. C., Omar, A. M., Kay, C. D., Kasote, D. M., Sakaguchi, C. A., Lkhagva, A., Weldermariam, M. M., & Zhang, Q. (2023). Almond intake alters the acute plasma dihydroxy-octadecenoic acid (DiHOME) response to eccentric exercise. Frontiers in Nutrition. DOI: 10.3389/fnut.2022.1042719
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