Agenzia nr. 758 – II Commissione: l’audizione sui contratti a tempo determinato di ASSET

La situazione dei lavoratori a tempo determinato dell’Agenzia ASSET all’attenzione della seconda Commissione. 
Alla seduta coordinata dal neo eletto presidente Enzo Di Gregorio, sono stati convocati in audizione il Commissario straordinario dell’Agenzia regionale e le organizzazioni sindacali regionali della funzione pubblica.

I rappresentanti della Cisl e Cgil hanno evidenziato la necessità di mettere l’Agenzia regionale nelle condizioni di procedere con la stabilizzazione dei dipendenti che hanno un contratto a tempo determinato e che hanno maturato il diritto, avendone superato i 36 mesi senza alcuna interruzione. Da parte loro è stato inoltre rilevato che nel PIAO 2024-2026 approvato, non c’è traccia delle 15 unità altamente professionali, che ne avrebbero acquisito il diritto. 

Il Commissario straordinario di ASSET Salvatore Refolo, ha esplicitamente chiarito che è stata già data la disponibilità della proroga per i tempi determinati. Inoltre, nel PIAO del triennio prossimo non è stata riportata alcuna indicazione in termini di disponibilità assunzionali per evitare di indicare zero. Sono stati però presi in considerazione i piani assunzionali precedenti da cui sono state prelevate le unità mancanti e si è proceduto all’assunzione a tempo indeterminato. Sarebbero 13 dunque le assunzioni in discussione. 
In riferimento al 2023 c’è il piano assunzionale e ci sarebbe anche la possibilità di assumere, ma manca l’approvazione da parte dell’autorità vigilante ossia la Regione, che a sua volta deve necessariamente acquisire un parere della Funzione Pubblica. 
C’è tutta la disponibilità ad assumere le 13 unità ma nello stesso tempo c’è bisogno di un quadro normativo più chiaro per arrivare al punto dirimente e completare il PIAO 2024-2026 con le indicazione delle unità da assumere. 

Il presidente Di Gregorio per conto di tutta la Commissione, ha assunto l’impegno di seguire l’evoluzione del quesito posto dalla Presidenza della Regione al Dipartimento della funzione pubblica, e nel frattempo cercare di capire come poter trovare lo spazio nell’ambito dei margini normativi per la proroga da 36 a 48 mesi dei contratti in essere.