Buongiorno,
di seguito e in allegato inviamo la Chart of the Week a cura dell’Economic Team di Payden & Rygel, che analizza il rapporto tra mercato del lavoro e politica monetaria.
Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni.
Un caro saluto,
Laura Morreale
La scorsa settimana la Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha sorpreso i mercati con un primo taglio dei tassi, accendendo così il dibattito su quale potrebbe essere la prossima Banca Centrale a seguirne le mosse. Sebbene alcuni puntino sulla BCE, occorre considerare che la decisione della BNS è stata presa a seguito di un’inflazione core al di sotto dell’obiettivo del 2% nel corso degli ultimi dieci mesi (in area euro il dato non ha ancora raggiunto il target). Inoltre, secondo la Presidente della BCE Lagarde, i policymaker “durante la riunione di giugno avranno molti altri dati a disposizione” per poter prendere una decisione. Fattori decisivi saranno “l’eventuale inizio della moderazione sul fronte salariale” e “il fatto che i profitti delle imprese riescano ad assorbire e attutire l’effetto degli aumenti salariali”. Il mercato del lavoro in Eurozona è rigido, con un tasso di disoccupazione del 2,7% nel quarto trimestre del 2023. Sebbene questo sia calato rispetto al picco del 3,2% toccato nel giugno 2022, un elevato tasso di disoccupati indica una crescita salariale più rapida e un rischio di inflazione al rialzo. Dunque, è difficile dire se la BCE sarà la prossima a tagliare i tassi, specialmente se ci si basa sull’andamento del mercato del lavoro.