Lobbying sui legislatori UE: quanto trasparente è?
- Punto stampa online (sotto embargo): martedì 16 aprile alle ore 11:00 (ora legale dell’Europa centrale) – RSVP
- Pubblicazione: mercoledì 17 aprile alle ore 00:01 (ora legale dell’Europa centrale)
La Corte dei conti europea ha il piacere di invitarla a un punto stampa online relativo alla prossima pubblicazione della relazione speciale sul registro per la trasparenza dell’UE, che fornisce informazioni sui soggetti che praticano attività di lobbying alla Commissione, al Parlamento e al Consiglio. La conferenza stampa si terrà in inglese e sotto embargo martedì 16 aprile alle ore 11:00 (ora legale dell’Europa centrale).
L’obiettivo è offrire l’opportunità di ricevere informazioni dettagliate sull’audit e spiegazioni sul contesto più ampio in cui si iscrivono le conclusioni e le raccomandazioni della Corte, nonché di discutere della relazione con Jorg Kristijan Petrovič, Membro della Corte dei conti europea, e con i rappresentanti dell’équipe di audit.
RSVP: chi intenda partecipare al punto stampa virtuale è pregato di comunicarcelo entro le ore 13:00 di lunedì 15 aprile; riceverà poi istruzioni precise su come connettersi.
Per consentire una discussione circostanziata, coloro che avranno confermato la propria partecipazione potranno ricevere in anticipo, su richiesta, una copia sotto embargo della relazione e del comunicato stampa corrispondente. Entrambi i documenti saranno pubblicati sul sito Internet della Corte dei conti europea mercoledì 17 aprile appena dopo la mezzanotte.
Informazioni sul contesto
L’attività di lobbying è uno strumento democratico essenziale che consente alle organizzazioni e ai singoli individui di contribuire alla definizione delle politiche e al processo decisionale. Tuttavia, senza meccanismi che assicurino trasparenza, può portare a influenze indebite, a una concorrenza sleale e persino alla corruzione. Nel 2011 il Parlamento e la Commissione hanno istituito il registro per la trasparenza dell’UE, al quale il Consiglio ha aderito nel 2021. Tali istituzioni hanno inoltre concordato il principio di condizionalità, in base al quale la registrazione è una condizione preliminare necessaria affinché i lobbisti possano praticare determinate attività. La Corte ha valutato se il registro sia uno strumento utile per assicurare la trasparenza delle attività di lobbying nella definizione delle politiche e nel processo decisionale dell’UE e se offra ai lobbisti un accesso equo e paritario. Gli auditor si sono concentrati sul periodo 2019–2022 (l’audit è iniziato prima del “Qatargate”).
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