L’EVENTO
Un appuntamento imperdibile, per celebrare in anteprima l’uscita della nuova edizione del libro di Bruno Leoni La libertà e il diritto e per ricordare Aldo Canovari, suo primo editore in Italia.
Martedì 23 aprile, alle ore 18.00, nella sede dell’Istituto Bruno Leoni a Milano in piazza Castello 23, avrà luogo la presentazione de La libertà e il diritto di Bruno Leoni, a cura di Carlo Lottieri, con un Saggio introduttivo di Raimondo Cubeddu.
Interverranno:
Raimondo Cubeddu, Istituto Bruno Leoni;
Carlo Lottieri, Istituto Bruno Leoni e Università di Verona;
Antonio Masala, Università di Pisa;
Alberto Mingardi, Istituto Bruno Leoni e Università IULM;
Michele Silenzi, Liberilibri;
Diana Thermes, Università Roma Tre.
INGRESSO LIBERO
LE ULTIME NOVITÀ LIBERILIBRI
Silvia Cecchi, Carcere, Prefazione di Aldo Ceretti.
Una riflessione estremamente approfondita, che prende spunto da una forte convinzione: oggi il carcere dovrebbe essere “altro” da quello esistente, ovvero deve perdere quella che è ancora la sua funzione punitiva e spesso criminogena. A tal fine, sostiene l’autrice, va ripensato il concetto di rieducazione, in modo tale da attivare effettivamente delle condizioni di vita in carcere in grado di far maturare e di responsabilizzare il detenuto.
Vince Ebert, Non è ancora la fine del mondo, Prefazione di Mario Abbadessa.
Una prospettiva finalmente ottimista sul futuro nostro e del pianeta. Mai come oggi abbiamo a disposizione tutti gli strumenti tecnologici necessari per arginare eventuali mutamente climatici. Occorre dunque privilegiare un approccio realistico e non ideologico, vedere cosa è possibile e conveniente fare, e come lo si può fare, senza stabilire utopistiche agende che rischiano di trasformarsi in un terribile boomerang politico, sociale ed economico.
Richard Millet, L’antirazzismo come terrore letterario, a cura di Renato Cristin.
Pubblicato nel 2016 e riproposto ora in una nuova edizione. La denuncia dell’antirazzismo odierno come nuova ideologia internazionale continua a dimostrarsi drammaticamente attuale: «In un mondo dai valori interamente rovesciati e in cui la parola vietata di “razza” diventa l’ossessiva metafora della donna, dell’omosessuale, dell’obeso, del “giovane”, dell’animale ecc., gli antirazzisti si dedicano, in nome del Diritto, a ciò in cui si sono distinti i razzisti più violenti: linciaggio mediatico, condanna giudiziaria, distruzione dell’uomo libero.»
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