Cala la domanda di lavoro a Lucca, Massa-Carrara e Pisa nel trimestre aprile-giugno 2024
Segno meno per i servizi, continua la corsa dell’edilizia. Sempre elevato il mismatch domanda-offerta di lavoro.
Viareggio, 19 aprile 2024. Cala di circa il 10% la domanda di lavoro nel trimestre aprile-giugno 2024, per le imprese delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa contrazione è principalmente attribuibile al settore dei servizi, con particolare riferimento a turismo, servizi a persone e imprese. È importante considerare, a questo proposito, il diverso posizionamento della Pasqua nei due anni, il che potrebbe aver influenzato le assunzioni, con una parte probabilmente spostata nel primo trimestre di quest’anno penalizzando, di conseguenza, il secondo. I dati mensili confermano questa tendenza, con una diminuzione nel confronto tra marzo dello scorso anno e marzo di quest'anno e una crescita nel confronto di aprile. Nel trimestre, si osserva un ulteriore aumento della domanda di lavoro nel settore edile, il che conferma l'ipotesi che i lavori avviati grazie ai bonus governativi siano ancora, almeno in parte, da completare. Sempre su livelli storicamente elevati il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Tra le professioni più richieste si registra una prevalenza di addetti nelle attività di ristorazione, giustificata dall’inizio della stagione turistica, seguono gli addetti alle vendite. Questo, in sintesi, è quanto emerge dai dati rilevati per il trimestre aprile-giugno 2024 su un campione di oltre 2.600 imprese con dipendenti delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa dal Sistema informativo Excelsior, indagine su base provinciale realizzata da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche – ISR.
“I dati dell'indagine Excelsior evidenziano, dopo un lungo periodo di crescita, una prima battuta d’arresto per la domanda di lavoro – afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest. – Al di là di fattori specifici che interessano il turismo e le costruzioni, è necessario monitorare attentamente queste tendenze e adottare misure appropriate per stimolare la crescita. Su questo versante la Camera si impegna per favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, sostenendo iniziative mirate. Ci adoperiamo infatti per offrire non solo attività formative, ma anche servizi di orientamento che aiutino i giovani e i meno giovani a sviluppare le competenze richieste dal mercato e a trovare opportunità occupazionali per promuovere una crescita inclusiva e sostenibile.”
In provincia di Lucca, nel trimestre aprile-giugno del 2024, la previsione delle assunzioni da parte delle imprese lucchesi con dipendenti arriva a 14.290 unità, con una sensibile diminuzione (-13%, corrispondente a -2.200 unità) rispetto al medesimo trimestre del 2023. Le imprese dichiarano che il 44% delle assunzioni sarà difficile da farsi. L’aver maturato una precedente esperienza nel settore è richiesta a oltre il 43% degli ingressi. Delle assunzioni in programma, il 27% interessa candidati con un livello di istruzione secondario, mentre il 42% è rivolto a personale con qualifica di formazione o diploma professionale. La domanda di laureati si attesta al 6%, mentre nel 24% dei casi è ritenuta sufficiente la sola scuola dell’obbligo. Solo l’1% è riferito a ITS. La dinamica della domanda di lavoro nel secondo trimestre dell’anno vede una rilevante crescita dell’Industria (+57%, corrispondente a +1.220 unità, grazie anche alle costruzioni), mentre risulta di segno negativo l’andamento dei Servizi, con una previsione di diminuzione delle assunzioni programmate del -24%, pari a -3.420 unità.
In provincia di Massa-Carrara, le assunzioni programmate dalle imprese, nel trimestre aprile-giugno 2024, arrivano a quota 5.240, segnando un calo di 590 unità rispetto allo stesso trimestre del 2023 per un -10% in termini percentuali. Le imprese della provincia restano attanagliate dall’elevata difficoltà di reperimento di personale provvisto delle conoscenze e competenze richieste: questione che interessa il 46% delle assunzioni. Al 45% delle figure ricercate dalle imprese apuane viene chiesto di aver maturato una precedente esperienza nel settore. Nel secondo trimestre dell’anno la ricerca di addetti laureati si attesta al 7% del totale delle entrate, quella di personale con titolo di studio di livello secondario al 30%, mentre la qualifica o formazione professionale al 35%. La sola scuola dell’obbligo è sufficiente per il 28% delle assunzioni programmate. Delle 5.240 entrate programmate nel trimestre il 28% (1.480 unità) riguarda l’Industria, in aumento di 490 addetti (+49%, crescono anche le costruzioni), mentre il 72% (3.760 unità) i Servizi, con una flessione del -22% (-1.080 unità) rispetto al 2023.
Le assunzioni di personale programmate dalle imprese pisane nel trimestre aprile-giugno 2024 superano le 10mila unità, un dato in decisa diminuzione (-11% corrispondente a -1.220 unità) rispetto allo stesso trimestre del 2023. Secondo gli imprenditori pisani il 55% delle assunzioni previste nel trimestre è previsto incontrare difficoltà. L’aver maturato una precedente esperienza nel settore è un requisito richiesto al 42% dei neo-assunti. Tra gli indirizzi di studio, la più elevata richiesta interessa il personale in possesso di qualifiche di formazione o diploma professionale con il 38% delle assunzioni programmate, seguite dal diploma di scuola secondaria con il 31%. Nell’11% dei casi viene richiesta la laurea, mentre la scuola dell’obbligo è ritenuta sufficiente per il 19% delle assunzioni in programma. L’ITS raggiunge l’1% delle richieste delle imprese pisane. La dinamica dei comparti nel trimestre aprile-giugno 2024 registra l’aumento della domanda di lavoro dell’Industria (+5% per +140 unità, anche qua crescono le costruzioni), con una previsione complessiva di ingressi di oltre 3.200 unità e, all’opposto, una decisa contrazione della richiesta di lavoratori da parte delle imprese dei Servizi (-17%, per -1.360 unità) che si ferma a quota 6.780 entrate nei tre mesi.
La nota completa di grafici e tabelle per ciascuna delle tre province è allegata a questo comunicato stampa ovvero scaricabile dal sito www.isr-ms.it.
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